Aggiornato il 18 novembre 2025
La cometa interstellare 3I/ATLAS è oggi al centro dell’attenzione mediatica. A partire da oggi, 18 novembre 2025, gli astronomi hanno svelato una spettacolare nuova immagine multi-coda, la NASA ha confermato i dettagli di una trasmissione globale in diretta domani per mostrare le immagini più nitide mai ottenute da una sonda spaziale, e nuove ricerche stanno affinando il suo ruolo come caso di studio per la difesa della Terra da futuri intrusi cosmici.
Allo stesso tempo, nuovi commenti dell’astronomo di Harvard Avi Loeb stanno riaccendendo le speculazioni online secondo cui 3I/ATLAS potrebbe essere qualcosa di più di una cometa – speculazioni che la maggior parte degli scienziati planetari continua a respingere fermamente. [1]
Aggiornamenti chiave su 3I/ATLAS per il 18 novembre 2025
- Nuova foto mozzafiato con code multiple: Un astrofotografo del New Mexico ha catturato 3I/ATLAS mentre sfrecciava davanti alla galassia NGC 4691, rivelando una chioma verde, una lunga coda ionica, una “anti-coda” più corta e diversi getti di gas, pubblicata oggi da LiveScience. [2]
- Il grande evento della NASA è domani: Un comunicato stampa della NASA conferma un evento in diretta mercoledì 19 novembre alle 15:00 EST dal Goddard Space Flight Center, dove l’agenzia svelerà immagini inedite di 3I/ATLAS da diverse sonde spaziali e telescopi. [3]
- Traguardo per la difesa planetaria: L’ESA riferisce che il suo ExoMars Trace Gas Orbiter ha migliorato la traiettoria prevista della cometa di un fattore 10 utilizzando dati dall’orbita marziana – è la prima volta che una sonda attorno a un altro pianeta invia misurazioni astrometriche al Minor Planet Center. [4]
- Facile (più o meno) bersaglio per i telescopi: Nuove guide all’osservazione oggi indicano che 3I/ATLAS è intorno alla magnitudine 9–10 nella costellazione della Vergine, visibile prima dell’alba con telescopi amatoriali di media potenza, con una diretta streaming gratuita del Virtual Telescopededicata alla cometa prevista per questa sera. [5]
- Chimica strana, spiegazione naturale: Un nuovo preprint di ricerca evidenzia un arricchimento estremo di CO₂ e una crosta rossa, alterata dallo spazio, probabilmente modellata dai raggi cosmici galattici, rafforzando l’idea di una cometa molto antica ma naturale, non di un’astronave. [6]
- Torna a crescere il chiacchiericcio sulle sonde aliene: La copertura su testate come NDTV e Economic Times amplifica il nuovo blog di Avi Loeb sulle “anomalie” e su una ipotetica manovra a propulsione – mentre altri astronomi pubblicano dettagliate confutazioni che spiegano tali anomalie con la normale fisica delle comete. [7]
Cos’è esattamente 3I/ATLAS?
3I/ATLAS – formalmente C/2025 N1 (ATLAS) e precedentemente etichettato A11pl3Z – è il terzo oggetto interstellare confermato mai rilevato nel nostro Sistema Solare, dopo 1I/ʻOumuamua (2017) e 2I/Borisov (2019). [8]
Dati principali:
- Scoperta: 1 luglio 2025 dalla stazione Asteroid Terrestrial‑impact Last Alert System (ATLAS) a Río Hurtado, Cile. [9]
- Orbita: Segue una traiettoria fortemente iperbolica, a senso unico, dimostrando che non è legato gravitazionalmente al Sole e non tornerà mai più. [10]
- Dimensioni: I dati di Hubble e altre fonti suggeriscono un nucleo forse di 0,3–5,6 km – tra una grande città e una piccola montagna. [11]
- Velocità: Attraversa il Sistema Solare interno a circa 130.000–155.000 mph (210.000–250.000 km/h). [12]
- Approcci più ravvicinati:
- Terra: distanza minima prevista ~170 milioni di miglia (≈270 milioni di km) il 19 dicembre 2025. [15]
Sia la NASA che l’ESA sottolineano che 3I/ATLAS non rappresenta alcun rischio di impatto per la Terra; anche al massimo avvicinamento sarà quasi il doppio della distanza tipica di Marte all’opposizione. [16]
Immagine di copertina di oggi: 3I/ATLAS fa da photobomber a una galassia con molteplici code
Uno degli aggiornamenti più sorprendenti di oggi arriva da un astrofotografo del New Mexico, la cui nuova immagine – pubblicata da LiveScience – mostra 3I/ATLAS che sfreccia davanti alla galassia a spirale barrata NGC 4691, a circa 70 milioni di anni luce di distanza. [17]
La foto rivela:
- Una coma verde brillante (la nube di gas luminosa attorno al nucleo).
- Una lunga, classica coda ionica che punta lontano dal Sole.
- Una più corta, simile a una punta, “anti-coda” creata dalla geometria della polvere e dall’angolo di osservazione.
- Diversi getti più piccoli di gas, visibili come minuscole punte che emergono dalla coma, generati dai ghiacci riscaldati dal Sole che “degassano” dalle crepe della superficie. [18]
Fondamentale, il fotografo respinge esplicitamente le speculazioni sugli alieni, affermando che questa scena drammatica è un promemoria delle origini interstellari perfettamente naturali della cometa, non una prova di un oggetto artificiale. [19]
L’immagine chiarisce anche una voce recente: all’inizio di novembre, 3I/ATLAS per un breve periodo sembrava aver perso le sue code, portando a sussurri online su un’esplosione. In realtà, si trattava di un’illusione prospettica: la coda principale era puntata quasi direttamente lontano dalla Terra, rendendola difficile da vedere. [20]Tracciamento da Marte: una prova generale per difendere la Terra
Un altro elemento importante del puzzle di 3I/ATLAS è il tracciamento della traiettoria, dove la copertura odierna si concentra davvero sull’aspetto della difesa planetaria.
L’ESA riporta che tra il 1–7 ottobre, il suo ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) ha puntato la fotocamera CaSSIS lontano da Marte e verso la cometa mentre questa passava vicino al Pianeta Rosso a una distanza minima di circa 29 milioni di km il 3 ottobre. [21]
Combinando quelle immagini dall’orbita marziana con le osservazioni dalla Terra, l’ESA:
- Ha aumentato la precisione della posizione prevista di 3I/ATLAS di circa un fattore 10.
- Ha fornito le prime misurazioni astrometriche mai effettuate da una sonda in orbita attorno a un altro pianeta al Minor Planet Center.
- Ha dimostrato come la triangolazione da più mondi possa affinare il tracciamento di visitatori in rapido movimento. [22]
L’ESA inquadra esplicitamente l’intera esercitazione come un test di difesa planetaria: una prova generale per il giorno in cui qualcosa davvero si dirigerà verso di noi su una traiettoria rischiosa. Collega inoltre 3I/ATLAS a missioni future come NEOMIR, progettata per individuare oggetti nascosti nel bagliore del Sole, e la missione Comet Interceptor, che mira ad “assaltare” una futura cometa di lungo periodo o interstellare. [23]
Nel frattempo, l’ESA segnala che la sua sonda JUICE, in viaggio verso Giove, sta anch’essa osservando 3I/ATLAS ora che la cometa ha superato il perielio. Questi dati non arriveranno prima dell’inizio del 2026, ma dovrebbero catturare la cometa in uno stato altamente attivo. [24]
Come e dove vedere 3I/ATLAS oggi
Per gli osservatori del cielo, il 18 novembre porta buone – anche se impegnative – notizie.
Luminosità e posizione
I rapporti di osservazione aggiornati oggi da Sky & Telescope, BBC Sky at Night e i servizi di effemeridi in tempo reale concordano che: [25]
- 3I/ATLAS è intorno alla magnitudine 9–10 – troppo debole per l’occhio nudo, ma raggiungibile con telescopi amatoriali di medie dimensioni (15–20 cm / 6–8 pollici) sotto cieli bui.
- Attualmente si trova nella costellazione della Vergine, bassa nel cielo orientale prima dell’alba.
- A metà novembre circa, si trova un paio di gradi sotto la stella brillante Porrima (Gamma Virginis), un utile punto di riferimento. [26]
Gli osservatori riportano la cometa come una piccola, compatta palla di fuzz con una coda sottile visibile con strumenti più grandi. Un osservatore citato da Sky & Telescope nota che è già visibile con un cannocchiale da 4,5 pollici da siti bui, meglio di quanto previsto da molte previsioni iniziali. [27]
Nelle prossime settimane, 3I/ATLAS salirà più in alto prima dell’alba, spostandosi dalla Vergine verso Leone e avvicinandosi di più alla Terra il 19 dicembre, quando si troverà non lontano dalla stella brillante Regolo – ancora un oggetto telescopico, ma più facile da individuare. [28]
Guardalo online stasera
Se non hai un telescopio, c’è comunque un modo per “vedere” questo visitatore interstellare stasera.
Space.com segnala una Virtual Telescope Project diretta streaming, ora programmata per 23:15 EST del 18 novembre (04:15 UTC del 19 novembre), che offre viste in tempo reale di 3I/ATLAS dai telescopi robotici di Manciano, Italia. [29]
Questo evento, rinviato dal 16 novembre a causa del meteo, è programmato perfettamente per il ritorno della cometa nel cielo del primo mattino e dovrebbe mostrare la sua coda mentre si allontana dal Sole su una traiettoria di fuga fuori dal Sistema Solare. [30]
Il grande evento della NASA di domani: immagini ad alta risoluzione da Marte e oltre
Diverse testate – incluso l’avviso stampa della stessa NASA, LiveScience, ScienceAlert, EarthSky, Space.com, il Houston Chronicle e il Times of India – stanno tutte diffondendo oggi lo stesso messaggio: domani è il grande momento NASA di 3I/ATLAS. [31]
Ecco cosa sappiamo:
- Quando: mercoledì, 19 novembre 2025, alle 15:00 EST (20:00 UTC). [32]
- Dove guardare:
- NASA+ servizio di streaming
- L’app NASA
- Il sito web e il canale YouTube di NASA Live
- Copertura incorporata su siti partner come Space.com e ScienceAlert [33]
- Cosa vedremo:
- Immagini ad alta risoluzione dalla HiRISE camera del Mars Reconnaissance Orbiter, scattate intorno al flyby del 3 ottobre, quando 3I/ATLAS è passato a circa 18–19 milioni di miglia da Marte. [34]
- Ulteriori immagini da altre missioni NASA e osservatori da terra che hanno seguito la cometa mentre passava dietro il Sole e riemergeva. [35]
- Perché il ritardo?
- Gran parte della pipeline per la divulgazione pubblica è stata bloccata durante un blocco del governo degli Stati Uniti dal 1 ottobre al 12 novembre, lasciando le immagini in coda fino al ritorno del personale. [36]
La NASA descrive 3I/ATLAS come un’opportunità per utilizzare la “capacità unica dell’agenzia di osservarlo quasi per tutto il tempo in cui attraversa il nostro vicinato celeste” grazie a una rete di missioni su Marte, vicino alla Terra e nello spazio profondo. [37]
Scienza fresca: una cometa cotta dai raggi cosmici più antica del Sistema Solare
Oltre alle belle immagini, 3I/ATLAS sta guidando una nuova scienza seria.
Un recente articolo evidenziato su Astrobiology.com utilizza dati di JWST/NIRSpec e SPHEREx per mostrare che 3I/ATLAS è estremamente arricchita in anidride carbonica, con CO₂/H₂O circa 7,6 e anche un monossido di carbonio insolitamente alto – molto al di sopra delle tipiche comete del Sistema Solare. [38]
Gli autori sostengono che:
- Gli strati esterni del nucleo della cometa sono stati pesantemente processati dai raggi cosmici galattici durante il suo lungo esilio tra le stelle.
- L’irradiazione da raggi cosmici può convertire il CO in CO₂ e costruire una crosta rossa ricca di composti organici, corrispondente ai colori e alla composizione osservati.
- L’attuale degassamento coinvolge solo i ~15–20 metri esterni di questa crosta processata, il che significa che non stiamo ancora vedendo i veri ghiacci interni incontaminati. [39]
Questo ribalta una vecchia ipotesi: invece di essere capsule del tempo perfette dei loro sistemi di origine, 3I/ATLAS suggerisce che gli oggetti interstellari a lunga permanenza ci mostrano soprattutto cosa fanno miliardi di anni di radiazioni ai corpi ghiacciatiche vagano nella galassia. [40]
Le stime di team collegati alla NASA suggeriscono anche che 3I/ATLAS potrebbe essere più vecchia di 7 miliardi di anni, antecedente il nostro Sistema Solare di diversi miliardi di anni. [41]
La questione aliena: cosa sta realmente succedendo nel dibattito su 3I/ATLAS?
Con tutto il comportamento strano – code multiple, cambi di colore, chimica insolita, rilevamenti radio e piccole accelerazioni non gravitazionali – probabilmente era inevitabile che 3I/ATLAS diventasse un test di Rorschach su internet.
Cosa sta dicendo Avi Loeb
L’astronomo di Harvard Avi Loeb ha pubblicato un nuovo saggio su Medium e rilasciato interviste sostenendo che 3I/ATLAS mostra abbastanza “anomalie” da lasciare aperta la possibilità di tecnologia aliena:
- Egli evidenzia la composizione insolita ricca di CO₂ della cometa, le sue dimensioni notevoli e il comportamento dopo il perielio.
- Nella copertura riassunta oggi da NDTV e altri, discute di una ipotetica “manovra post-perielio” azionata da propulsori puntati verso il Sole, che in teoria potrebbero spingere l’oggetto verso l’esterno usando la gravità solare. [42]
Testate di tecnologia e scienza come Futurism hanno amplificato queste idee con titoli su propulsori, “tentacoli” che si estendono verso il Sole e un oggetto che “inchioda i freni.” [43]
Come stanno rispondendo la maggior parte degli astronomi
Questa volta la comunità più ampia della scienza planetaria è stata insolitamente esplicita:
- Le pagine ufficiali FAQ e di divulgazione della NASA sottolineano che tutti i dati attuali sono coerenti con una cometa naturale, osservando che 3I/ATLAS ha una chioma, code e composizione standard, in generale simili ad altre comete (sebbene più estreme in alcuni rapporti). [44]
- BBC Sky at Night ha pubblicato un articolo molto condiviso con il titolo “Non sono mai gli alieni”, smontando esplicitamente le affermazioni secondo cui 3I/ATLAS avrebbe “cambiato direzione”, sarebbe metallica o starebbe segretamente trasmettendo segnali. [45]
- Astronomi come Jason Wright hanno esaminato una per una le “anomalie” elencate da Loeb, mostrando che possono essere spiegate da getti di degassamento, geometria di osservazione, incertezze di misurazione e chimica alterata dai raggi cosmici– tutte cose attese per una cometa interstellare altamente irradiata. [46]
In altre parole, 3I/ATLAS è davvero strana, ma “strana” è esattamente ciò che gli scienziati si aspettavano da una cometa antica che ha trascorso eoni nello spazio interstellare e che ora viene osservata con strumenti all’avanguardia.
Finora non ci sono prove credibili che sia altro che una cometa naturale insolitamente attiva e chimicamente estrema.
Perché 3I/ATLAS è importante per il futuro
Il ciclo di notizie di oggi sottolinea anche perché gli astronomi sono così entusiasti di 3I/ATLAS al di là del rumore sul dibattito sugli alieni:
- È un laboratorio per materiale interstellare
- 3I/ATLAS ci offre un campione diretto di materiale ghiacciato formatosi attorno a un altro sistema stellare, potenzialmente più antico del Sole. [47]
- È un test di stress per la nostra rete di osservazione
- La NASA e l’ESA hanno utilizzato di tutto, da Hubble e JWST a missioni dirette verso Marte e Giove, oltre a telescopi da terra, per tracciare la cometa da più angolazioni. [48]
- Questo è esattamente il tipo di “esercitazione globale” di cui i pianificatori della difesa planetaria hanno bisogno per esercitarsi a individuare e caratterizzare oggetti in rapido movimento. [49]
- Sta plasmando le missioni future
- L’ESA collega esplicitamente le lezioni apprese da 3I/ATLAS a NEOMIR (per monitorare oggetti provenienti dalla direzione del Sole) e a Comet Interceptor, che un giorno potrebbe intercettare intenzionalmente un futuro visitatore interstellare. [50]
FAQ veloce: 3I/ATLAS il 18 novembre 2025
La cometa 3I/ATLAS è pericolosa?
No. Il suo massimo avvicinamento alla Terra il 19 dicembre 2025 sarà comunque a circa 170 milioni di miglia (270 milioni di km) di distanza – ben oltre qualsiasi preoccupazione di impatto. [51]
Posso vedere 3I/ATLAS a occhio nudo?
No. Anche ora che è diventata più luminosa del previsto, si trova intorno alla magnitudine 9–10, richiedendo almeno un telescopio di media potenza o un telescopio smart sensibile. Non diventerà mai uno spettacolo visibile a occhio nudo. [52]
Dove si trova 3I/ATLAS nel cielo stasera?
Prima dell’alba del 18–19 novembre, si trova in Vergine, un paio di gradi sotto Porrima come visto dalle latitudini medio-settentrionali, sorgendo a est nelle prime ore del mattino. Gli orari esatti di levata e transito dipendono dalla tua posizione; servizi come TheSkyLive forniscono effemeridi aggiornate. [53]
Come posso guardare l’evento 3I/ATLAS della NASA?
Sintonizzati mercoledì 19 novembre alle 15:00 EST (20:00 UTC) su NASA+, sull’app NASA, sul sito web NASA Live o sul canale YouTube della NASA. Molti siti, tra cui Space.com e ScienceAlert, incorporeranno la diretta. [54]
Quindi… 3I/ATLAS è un’astronave aliena?
Tutte le prove concrete al momento indicano “no”. La sua chioma, le code, il degassamento e la composizione sono tutti coerenti con una cometa interstellare molto insolita ma naturale le cui stranezze possono essere spiegate dall’azione della radiazione e dall’attività dei getti. L’ipotesi della sonda aliena resta una visione minoritaria e speculativa, non il consenso scientifico. [55]
References
1. www.ndtv.com, 2. www.livescience.com, 3. www.nasa.gov, 4. www.esa.int, 5. skyandtelescope.org, 6. astrobiology.com, 7. www.ndtv.com, 8. science.nasa.gov, 9. science.nasa.gov, 10. earthsky.org, 11. earthsky.org, 12. www.esa.int, 13. www.livescience.com, 14. www.space.com, 15. www.livescience.com, 16. www.nasa.gov, 17. www.livescience.com, 18. www.livescience.com, 19. www.livescience.com, 20. www.livescience.com, 21. www.esa.int, 22. www.esa.int, 23. www.esa.int, 24. www.space.com, 25. skyandtelescope.org, 26. skyandtelescope.org, 27. skyandtelescope.org, 28. www.skyatnightmagazine.com, 29. www.space.com, 30. www.space.com, 31. www.nasa.gov, 32. www.nasa.gov, 33. www.nasa.gov, 34. www.livescience.com, 35. www.nasa.gov, 36. www.livescience.com, 37. www.sciencealert.com, 38. astrobiology.com, 39. astrobiology.com, 40. astrobiology.com, 41. earthsky.org, 42. www.ndtv.com, 43. futurism.com, 44. science.nasa.gov, 45. www.skyatnightmagazine.com, 46. sites.psu.edu, 47. earthsky.org, 48. www.space.com, 49. www.esa.int, 50. www.esa.int, 51. www.livescience.com, 52. skyandtelescope.org, 53. skyandtelescope.org, 54. www.nasa.gov, 55. science.nasa.gov

