24 Settembre 2025
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Il salto quantico di Rigetti Computing: il titolo vola grazie a scoperte rivoluzionarie e scommesse audaci

Rigetti Computing’s Quantum Leap: Stock Soars on Breakthroughs and Bold Bets

Panoramica di Rigetti Computing (RGTI) e aggiornamento sul titolo al 23 settembre 2025

  • Prezzo delle azioni in forte ascesa: Le azioni di Rigetti Computing (NASDAQ: RGTI) hanno raggiunto un nuovo massimo a 52 settimane di $29,59, con un balzo di oltre l’85% da metà agosto, in mezzo a un’ondata di entusiasmo per il quantum computing e grandi annunci [1] [2]. Il titolo è stato recentemente scambiato intorno a $28,37 su volumi record (oltre 86 milioni di azioni) dopo un upgrade rialzista da parte di un analista [3], portando la capitalizzazione di mercato di Rigetti oltre i $9 miliardi [4].
  • Rally superiore al settore: L’ascesa vertiginosa di Rigetti (+100% nell’ultimo mese) ha superato il mercato più ampio e persino rivali come IonQ e D-Wave [5]. I titoli del quantum computing sono aumentati dell’80–90% di recente grazie ad accordi governativi e innovazioni tecnologiche, con Rigetti salita da circa $12 a $28 insieme ai concorrenti IonQ (da $37 a $70) e D-Wave (da $15 a $27) [6].
  • Vittoria del contratto con l’Air Force: Un catalizzatore per il rally di Rigetti è stato un contratto da $5,8 milioni con l’U.S. Air Force annunciato il 18 settembre, che ha fatto salire il titolo di circa il 14% in un solo giorno [7]. Rigetti collaborerà con il partner olandese QphoX per sviluppare il networking quantistico superconduttivo per l’Air Force Research Lab [8] – un progetto che gli addetti ai lavori definiscono la “prossima iterazione di internet” con collegamenti quantistici ultra-sicuri e a lunga distanza [9].
  • Traguardi tecnologici e partnership: Rigetti ha raggiunto un importante traguardo tecnologico lanciando un computer quantistico multi-chip da 36 qubit (Cepheus-1) con una fedeltà a due qubit del 99,5% [10]. Questo design modulare a quattro chip ha dimezzato i tassi di errore e mantiene Rigetti sulla buona strada per presentare un sistema da oltre 100 qubit entro la fine del 2025 [11]. Nuove partnership stanno espandendo la sua presenza globale – incluso un MOU del 2 settembre con l’istituto statale indiano di R&S C-DAC per co-sviluppare sistemi ibridi quantistico-classici [12], e una collaborazione con la Montana State University per installare un processore quantistico Rigetti per la ricerca accademica.
  • Analisti ottimisti ma cauti: Gli analisti di Wall Street sono unanimemente ottimisti su RGTI con 100% di valutazioni “Buy” [13], ma i target di prezzo sono in ritardo rispetto alla rapida ascesa del titolo. Prima di questa settimana, il target di consenso era di circa $19 [14]. Da notare che B. Riley Securities ha appena raddoppiato il suo target di prezzo a $35 (da $19) pur ribadendo il Buy, citando il progresso tecnico accelerato di Rigetti e il crescente interesse governativo per la commercializzazione della tecnologia quantistica [15]. Gli analisti vedono Rigetti come un leader pronto a beneficiare della rivoluzione del calcolo quantistico, ma alcuni avvertono che i guadagni a breve termine del titolo potrebbero essere “surriscaldati” rispetto ai fondamentali attuali [16].
  • Quadro finanziario: Rigetti rimane in una fase iniziale ad alta crescita con ricavi modesti e perdite consistenti. Nel secondo trimestre del 2025, ha registrato un fatturato di soli 1,8 milioni di dollari (leggermente al di sotto delle previsioni) e una perdita netta di 39,7 milioni di dollari [17] (inclusi ingenti costi non monetari legati a warrant). La perdita trimestrale di 0,05 dollari per azione è stata leggermente inferiore alle attese [18], suggerendo una gestione dei costi rigorosa anche con l’aumento degli sforzi in R&S. Fondamentale, il bilancio di Rigetti è solido: l’azienda ha raccolto 350 milioni di dollari tramite un’offerta azionaria at-the-market nel secondo trimestre, portando le sue riserve di liquidità a circa 572 milioni di dollari senza debiti [19]. Questo “tesoretto” offre la possibilità di espandere l’hardware quantistico e i servizi cloud.
  • Principali opportunità: Come pioniere nel calcolo quantistico superconduttivo, Rigetti si è posizionata all’avanguardia di una tecnologia potenzialmente in grado di trasformare l’industria. L’approccio “full-stack” dell’azienda – costruendo i propri chip, computer quantistici e piattaforma cloud – potrebbe offrire vantaggi competitivi in termini di prestazioni e integrazione. Il CEO Dr. Subodh Kulkarni sottolinea che l’architettura basata su chiplet di Rigetti sfrutta decenni di know-how nei semiconduttori, consentendo gate più veloci e un numero scalabile di qubit [20]. Con le agenzie governative che finanziano sempre più la R&S quantistica (ad es. il contratto AFRL, collaborazioni con il Dipartimento dell’Energia USA e la partnership con l’India), Rigetti sta attingendo a un flusso crescente di investimenti pubblici. I principali operatori cloud (Amazon, Microsoft) e clienti aziendali stanno inoltre esplorando soluzioni quantistiche, potenzialmente ampliando la base clienti di Rigetti tramite i suoi Quantum Cloud Services. Se il calcolo quantistico manterrà la promessa di rivoluzionare settori come la scoperta di farmaci o la crittografia, Rigetti potrebbe cavalcare quest’onda come una delle poche società quotate pure-play. Come osserva Motley Fool, se la tecnologia quantistica avrà un impatto simile a quello dell’IA, “Rigetti sarà un investimento fenomenale” [21] nel lungo periodo.
  • Rischi e sfide: Nonostante l’entusiasmo, Rigetti affronta rischi significativi in questa fase. L’azienda genera ricavi minimi ed è a diversi anni dall’adozione su scala commerciale della sua tecnologia – gli esperti non si aspettano veri computer quantistici tolleranti agli errori prima del ~2030 o oltre [22]. L’elevata valutazione di Rigetti (>9 miliardi di dollari) incorpora già molto successo futuro; tuttavia, oggi l’azienda rimane non redditizia con margini negativi e continuo consumo di cassa [23] [24]. Sebbene il recente aumento di capitale fornisca liquidità per ora, potrebbe verificarsi un’ulteriore diluizione se in futuro fosse necessario altro finanziamento. L’aumento del 3.300% del titolo anno su anno [25] esemplifica quanto questo titolo possa essere guidato dal sentiment e volatile – sono probabili forti oscillazioni mentre gli investitori reagiscono a ogni traguardo tecnico o battuta d’arresto. La concorrenza è un altro fattore importante: Rigetti “è indietro rispetto a IonQ in termini di trazione commerciale” e si trova di fronte a giganti tecnologici come IBM, Google e Amazon che investono risorse nella ricerca quantistica [26] [27], senza contare rivali ben finanziati come IonQ (tecnologia ion-trap) e D-Wave (quantum annealing). Qualsiasi superiorità di un approccio rivale o una svolta più rapida altrove potrebbe erodere il vantaggio percepito di Rigetti. Anche sul fronte governativo, i contratti sono competitivi e soggetti a cambiamenti politici di bilancio. Nel breve termine, gli analisti invitano alla cautela – ad esempio, uno osserva che a circa 28 dollari, Rigetti è triplicata in sei mesi sull’entusiasmo, quindi i nuovi investitori dovrebbero dimensionare le posizioni con moderazione ed essere pronti a un rischio di livello speculativo [28] [29].
  • Prospettive – Potenziale Quantistico vs. Hype: Il consenso tra gli esperti è che Rigetti si trovi all’incrocio tra un potenziale enorme e un’incertezza significativa. L’azienda sta eseguendo in modo impressionante la sua roadmap tecnologica – raggiungendo il traguardo dei 36 qubit e puntando a una macchina da 100 qubit entro la fine dell’anno – il che convalida il suo approccio alla scalabilità dei processori quantistici [30]. I suoi accordi strategici (U.S. AFRL, C-DAC indiano) e la raccolta di capitali hanno rafforzato la fiducia che Rigetti possa continuare a progredire nei prossimi anni senza difficoltà finanziarie [31]. Nel breve termine, tuttavia, il titolo potrebbe aver corso troppo in fretta, ora scambiato ben al di sopra del target medio degli analisti dopo un rally vorticoso [32] [33]. Non sarebbe sorprendente una certa fase di consolidamento o volatilità nel breve periodo, mentre il mercato assimila i recenti guadagni e attende ulteriori prove di validità. Nel lungo termine, il destino di Rigetti dipenderà dalla capacità di produrre chip quantistici più grandi e migliori e di trasformare i suoi risultati scientifici in un utilizzo commerciale reale. Se riuscirà a dimostrare il quantum advantage – risolvendo problemi che i computer classici non possono affrontare – e ad attrarre clienti paganti, la valutazione elevata di oggi potrebbe essere giustificata in futuro. Per ora, Rigetti rimane una storia ad alto rischio e alto rendimento: una scommessa su un “salto quantico” nella tecnologia informatica che è ancora all’orizzonte. Come ha detto un analista di Wall Street, il governo USA e l’industria non si chiedono più solo se il calcolo quantistico funzionerà, ma come commercializzarlo – un cambiamento che sostiene la tesi rialzista su Rigetti [34]. Tuttavia, finché le scoperte quantistiche non si tradurranno in ricavi significativi, gli investitori dovrebbero avvicinarsi con gli occhi ben aperti alla natura speculativa di questo titolo tecnologico pionieristico.

Andamento del titolo: verso nuovi massimi

Le azioni di Rigetti sono state in forte rialzo nel 2025, con un’accelerazione drammatica della crescita nelle ultime settimane. Il 22 settembre, le azioni hanno raggiunto un massimo intraday di $29,59, segnando un nuovo picco a 52 settimane [35]. Si tratta di una salita notevole considerando che RGTI veniva scambiata a poco più di dieci dollari solo un mese prima. Infatti, dalla fine di agosto, il titolo è più che raddoppiato, salendo di circa 100% in meno di un mese [36]. In un periodo leggermente più lungo – da metà agosto a oggi – Rigetti è cresciuta di circa l’85%, passando da circa $12 a quasi $30 [37]. Dall’inizio dell’anno, i guadagni sono ancora più impressionanti: i dati di TipRanks mostravano RGTI in crescita di circa il 42% per il 2025 prima dell’ultimo balzo [38], e su base annua il titolo è schizzato di un incredibile 3.300% (un aumento di 34 volte) [39]. Una crescita così esplosiva suggerisce che Rigetti fosse un titolo fortemente penalizzato che ha preso il volo quando il sentiment degli investitori è passato all’ottimismo sull’informatica quantistica.

L’attività di trading dietro questo rally è stata intensa. Nel giorno in cui ha toccato i nuovi massimi, i volumi sono saliti a oltre 86,9 milioni di azioni, ben al di sopra della media giornaliera (il volume medio è di circa 46 milioni) [40] [41]. Questo suggerisce un’ondata di interesse sia da parte dei trader retail che, forse, degli investitori istituzionali, oltre a possibili short-seller costretti a ricoprire le posizioni. La capitalizzazione di mercato del titolo ora si attesta intorno ai 9,2–9,3 miliardi di dollari [42] [43] – una valutazione elevata per un’azienda con ricavi annui ancora nell’ordine di pochi milioni. Per dare un’idea, la capitalizzazione di mercato di Rigetti la colloca nella fascia delle small- e mid-cap e la mette al pari di alcune aziende tecnologiche affermate, nonostante il suo status di impresa pre-commerciale.

La corsa di Rigetti ha superato di gran lunga gli indici più ampi. L’S&P 500 e il Nasdaq sono rimasti pressoché stabili o leggermente in rialzo nelle ultime settimane, mentre RGTI ha offerto rendimenti multipli nel giro di pochi giorni. È anche istruttivo confrontare la performance di Rigetti con quella dei suoi pari nel settore del calcolo quantistico. IonQ (NYSE: IONQ), spesso considerata la principale azione pura del settore quantistico, ha visto le sue azioni schizzare da circa 37$ a metà agosto a circa 70$ a metà settembre [44], sostenuta da proprie notizie positive (di cui parleremo più avanti). D-Wave Quantum (NYSE: QBTS) è anch’essa balzata da circa 15$ a 27$ nello stesso periodo [45]. Il passaggio di Rigetti da circa 12$ a circa 28$ la colloca nella stessa categoria, con un aumento dell’80–90% circa [46]. In breve, un intero paniere di titoli tecnologici quantistici è letteralmente esploso, indicando che l’impennata di Rigetti fa parte di un più ampio rally di settore tra i nomi del calcolo quantistico.

Diversi fattori hanno guidato la performance azionaria di Rigetti. Uno è senza dubbio il momentum e il fermento di mercato – quando il prezzo ha iniziato a salire, più investitori se ne sono accorti e la paura di restare esclusi (FOMO) è entrata in gioco. Su forum e social media, Rigetti è recentemente diventata una delle preferite tra i “trader retail” nel settore tech [47]. Tuttavia, ci sono anche motivazioni concrete dietro il movimento. In particolare, il 18 settembre Rigetti ha annunciato un importante contratto governativo (di cui si parlerà sotto) che ha immediatamente acceso la miccia sul titolo, con le azioni salite di circa il 14% in quel giorno [48]. Solo pochi giorni dopo, il 22 settembre, un noto analista di Wall Street ha fissato un obiettivo di prezzo molto più alto, che ha ulteriormente catalizzato l’interesse all’acquisto [49]. Questa doppietta di notizie positive ha contribuito a spingere RGTI verso i suoi nuovi massimi.

Non è stato un percorso lineare verso l’alto: il titolo ha registrato alta volatilità lungo il cammino. Ad esempio, il 22 settembre, il prezzo delle azioni Rigetti è inizialmente sceso fino all’11% nelle prime contrattazioni a causa di un calo generale del mercato (gli investitori sono stati spaventati dall’aumento dei rendimenti dei Treasury quella mattina, che spesso danneggia i titoli a forte crescita) [50] [51]. Ma in modo sorprendente, Rigetti ha recuperato quelle perdite e ha registrato un guadagno del 2% a metà giornata, una volta che la notizia dell’upgrade degli analisti si è diffusa [52]. Questa oscillazione intraday sottolinea quanto RGTI sia sensibile alle notizie e al sentiment di mercato: può crollare o impennarsi rapidamente a seconda della narrazione del giorno. A fine settembre, la narrazione è stata in gran parte rialzista, sovrastando qualsiasi preoccupazione macroeconomica.

Gli osservatori di mercato ora si chiedono se il titolo Rigetti sia salito troppo, troppo in fretta. A circa 28–30 dollari per azione, sta scambiando ben al di sopra di quanto la maggior parte degli analisti pensasse valesse solo poche settimane fa (il target medio di prezzo era sotto i 20 dollari [53]). Gli indicatori tecnici hanno mostrato che il titolo è entrato in una zona di “ipercomprato” dopo la sua ascesa parabolica [54]. Non è insolito che i titoli che crescono rapidamente si prendano una pausa o addirittura subiscano un brusco ritracciamento. Finora, però, Rigetti ha sfidato la gravità, sostenuta da reali sviluppi nel suo business. La domanda chiave è se questi sviluppi potranno continuare a soddisfare le elevate aspettative degli investitori.

Catalizzatori recenti: contratti, upgrade e hype quantistico

Il recente rally di Rigetti può essere ricondotto a diversi eventi di notizie fondamentali nelle ultime settimane che hanno entusiasmato gli investitori sulle prospettive dell’azienda:

  • Contratto con l’Aeronautica Militare USA (18 settembre): Rigetti ha rivelato di aver vinto un contratto triennale da 5,8 milioni di dollari con l’U.S. Air Force Research Laboratory (AFRL) per sviluppare la tecnologia di networking quantistico [55] [56]. Questo annuncio ha rappresentato un grande incremento di credibilità: ha dimostrato che la competenza di Rigetti è apprezzata dalla comunità della difesa e che l’azienda avrà un ruolo nella ricerca e sviluppo delle comunicazioni militari di nuova generazione. In base al contratto, Rigetti collaborerà con QphoX, una startup quantistica con sede nei Paesi Bassi, per sviluppare tecniche di connessione tra computer quantistici superconduttori su lunghe distanze [57] [58]. In sostanza, stanno lavorando alla creazione di una “internet quantistica” in cui i qubit (bit quantistici) possono essere entangled e trasmessi tra processori tramite fotoni ottici, consentendo il calcolo quantistico distribuito [59] [60]. Si tratta di tecnologia all’avanguardia: se avrà successo, potrebbe permettere a più chip quantistici in luoghi diversi di lavorare insieme come un unico sistema, in modo simile a come i supercomputer classici collegano i processori in rete. L’amministratore delegato di Rigetti, il dottor Subodh Kulkarni, ha definito il progetto un “passo trasformativo” verso sistemi quantistici in rete [61] [62]. Per Rigetti, l’accordo con l’Aeronautica non solo porta qualche entrata, ma soprattutto convalida la sua tecnologia ai massimi livelli e potrebbe aprire le porte a programmi governativi più ampi. Gli investitori hanno immediatamente riconosciuto l’importanza: la stock è salito alle stelle dopo la notizia, chiudendo in rialzo di circa 14% quel giorno [63]. La copertura mediatica su Barron’s e altri media ha evidenziato la vittoria di Rigetti come parte di un più ampio aumento delle azioni di società di calcolo quantistico quella settimana [64].
  • Upgrade dell’analista di B. Riley (22 settembre): Pochi giorni dopo la notizia del contratto, un analista di Wall Street ha rafforzato ulteriormente il sentiment rialzista. Craig Ellis di B. Riley Securities – uno dei pochi a coprire Rigetti – ha alzato il suo target di prezzo a 12 mesi da 19 a 35 dollari e ha ribadito un rating di Buy [65]. Questa chiamata aggressiva (un aumento dell’84% del target price) ha attirato l’attenzione del mercato perché implicava un ulteriore potenziale rialzo anche dopo il forte rally di Rigetti. Nella sua nota di ricerca, Ellis ha indicato il progresso accelerato nell’industria quantistica e un ambiente normativo più favorevole come motivi per essere ottimisti [66]. In particolare, ha menzionato che i laboratori nazionali del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti sono ora interessati non solo a testare il quantum computing, ma anche a commercializzarlo [67]. Questo cambiamento – dalla pura ricerca all’implementazione nel mondo reale – potrebbe significare più contratti e collaborazioni per aziende come Rigetti. In sostanza, Ellis ha sostenuto che il quantum computing sta entrando in una nuova fase di investimenti e adozione, e che Rigetti è strategicamente posizionata per trarne vantaggio. La notizia di questa dimostrazione di fiducia da parte di B. Riley ha contribuito a spingere il titolo Rigetti al suo nuovo massimo il 22 settembre [68]. Ha anche segnalato al mercato che gli analisti professionisti vedono ulteriore potenziale rialzista in Rigetti, conferendo legittimità al rally. (Per contestualizzare, B. Riley è una società di investimento più piccola ma spesso focalizzata sulle tecnologie emergenti; la loro valutazione su Rigetti è stata una delle più ottimistiche di Wall Street.)
  • Partnership con il governo indiano (2 settembre): All’inizio del mese, Rigetti ha annunciato un Memorandum d’Intesa con il Centre for Development of Advanced Computing (C-DAC) dell’India, una delle principali organizzazioni di ricerca e sviluppo sostenute dal governo [69]. Attraverso questo MOU, Rigetti e C-DAC esploreranno la co-sviluppo di sistemi di calcolo ibridi quantistici-classici da utilizzare nei laboratori governativi e nelle università indiane [70]. Si tratta di una mossa strategica: l’India ha aumentato gli investimenti nella tecnologia quantistica e collaborare con un’istituzione di rilievo potrebbe dare a Rigetti un punto d’appoggio nell’ecosistema quantistico asiatico in rapida crescita. La notizia non ha avuto un impatto immediato sul titolo tanto quanto il contratto con l’Aeronautica (anche perché il MOU è un accordo di collaborazione, non ancora un contratto remunerato). Tuttavia, ha rafforzato la narrazione secondo cui Rigetti sta diventando un player globale nel settore quantistico, allineandosi con iniziative internazionali. Ha anche rispecchiato una mossa simile del concorrente D-Wave, che ha annunciato una propria partnership in India nello stesso periodo [71]. Per Rigetti, l’alleanza con C-DAC potrebbe portare allo sviluppo congiunto di hardware quantistico o algoritmi su misura per problemi reali (come la logistica o l’IA) di interesse per l’India [72]. È un esempio di come Rigetti stia sfruttando le partnership per far progredire la propria tecnologia e potenzialmente assicurarsi clienti futuri.
  • Slancio del settore quantistico e iniziative governative: Oltre agli eventi specifici delle singole aziende, Rigetti ha beneficiato quest’anno di uno zeitgeist favorevole attorno alla tecnologia quantistica. I governi di tutto il mondo (e in particolare quello degli Stati Uniti) hanno intensificato il sostegno al calcolo quantistico, considerandolo strategicamente vitale. Infatti, recenti rapporti suggeriscono che la Casa Bianca si stia preparando a un’importante iniziativa per coordinare la ricerca quantistica e rafforzare le misure di cybersicurezza post-quantistica [73] [74]. Una strategia federale per il quantistico – simile a quanto fatto per l’IA – potrebbe convogliare più finanziamenti verso attori come Rigetti e aumentare la fiducia degli investitori nel fatto che questo settore abbia il sostegno dello Zio Sam [75]. Inoltre, proprio a fine settembre, un’altra azienda quantistica, Quantum Computing Inc. (QUBT), ha annunciato un finanziamento di 500 milioni di dollari da parte di investitori istituzionali [76]. Il titolo QUBT è schizzato in seguito a questa notizia, generando un effetto alone anche sui concorrenti quantistici, segnalando che i grandi capitali sono interessati al settore [77]. Inoltre, IonQ – leader del settore – ha registrato una serie di sviluppi positivi (approvazione nel Regno Unito di un’acquisizione chiave, un progetto del DOE per utilizzare il quantistico nello spazio con Honeywell e un Analyst Day di successo) [78] [79], tutti fattori che hanno alimentato l’entusiasmo per la traiettoria del calcolo quantistico. Come ha osservato 24/7 Wall St., “il calcolo quantistico è tornato prepotentemente sotto i riflettori degli investitori… cavalcando un’ondata di scoperte che ricordano la frenesia iniziale dell’IA” [80]. Rigetti, IonQ e altri sembrano muoversi di pari passo, con ogni buona notizia che solleva l’intero settore. In sintesi, il supporto macroeconomico e le notizie dei concorrenti hanno amplificato i catalizzatori propri di Rigetti, creando la tempesta perfetta per l’ascesa del titolo.

Nel complesso, questi catalizzatori delineano Rigetti come protagonista di una rinnovata narrativa sul quantum computing. L’azienda non sta semplicemente beneficiando passivamente dell’hype; sta contribuendo direttamente al ciclo delle notizie con risultati tangibili (contratti, partnership, traguardi tecnologici) che rafforzano la sua credibilità. La sfida del mercato ora è distinguere quanto di questo flusso di notizie sia “hype” – entusiasmo per possibilità future – rispetto a quanto si tradurrà in valore concreto (ricavi, profitti, vantaggio competitivo) nel tempo. Nelle prossime sezioni, vedremo cosa dicono esperti e analisti, e come i dati finanziari e la roadmap tecnologica di Rigetti si confrontano con l’ottimismo.

Previsioni degli analisti e commenti degli esperti

La copertura di Rigetti da parte di Wall Street è ancora relativamente scarsa (il che non sorprende per una giovane azienda in un settore emergente), ma gli analisti che seguono il titolo sono diventati sempre più ottimisti. Tutti e sei gli analisti monitorati da MarketBeat attualmente valutano RGTI come “Buy” [81]. Questa posizione unanimemente rialzista riflette fiducia nella tecnologia e nelle opportunità di mercato di Rigetti. Tuttavia, fino a poco tempo fa, la maggior parte dei target di prezzo era ben al di sotto dell’attuale range di negoziazione del titolo, il che implica che anche gli analisti sono stati colti di sorpresa dalla rapidità dell’ascesa di Rigetti.

Prima dell’ultimo rally, il target di prezzo consensuale a 12 mesi era intorno a $19–$20 [82]. Ad esempio, Benchmark Capital ad agosto ha alzato il suo target a $20 (da $14 precedenti) e Alliance Global Partners ha ribadito una visione rialzista durante l’estate [83]. Cantor Fitzgerald ha avviato la copertura a luglio con un rating “Overweight” e un target più conservativo di $15 [84], affermando in sostanza che il titolo era interessante ma riconoscendo un’elevata incertezza. Questi target si concentravano nella fascia tra la metà e i 20 dollari, suggerendo che, sebbene gli analisti vedessero un notevole potenziale di rialzo rispetto ai livelli di qualche mese fa (singole cifre), non prevedevano che potesse avvicinarsi ai $30 entro settembre.

Il vero punto di svolta è stato l’aggiornamento di B. Riley Securities del 22 settembre. L’analista Craig Ellis ha espresso la previsione più ottimistica finora: un target di prezzo di $35 insieme alla conferma del suo rating Buy [85]. Il target di Ellis implica che vede Rigetti circa raddoppiare rispetto al prezzo delle azioni subito prima della sua nota (~$17–$18) e ancora circa il 25% sopra l’attuale livello di ~$28. Cosa alimenta questa visione rialzista? Nella nota, Ellis ha citato i rapidi progressi nel campo del quantum computing e un’inversione di tendenza nell’interesse del governo [86]. Ha sottolineato in particolare che i National Labs del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e altre agenzie stanno passando dalla pura ricerca a veri e propri piani di commercializzazione per il quantum – una tendenza che fa ben sperare per aziende come Rigetti che possono fornire hardware e servizi al governo [87]. Ellis ha senza dubbio considerato anche i recenti successi di Rigetti (il contratto con l’Air Force, il traguardo dei 36 qubit) come eventi che riducono il rischio e supportano una valutazione più alta. Anche se non abbiamo una citazione diretta dalla sua nota oltre al riassunto, il punto chiave è che un analista professionista con conoscenza del settore ritiene che i fondamentali di Rigetti stiano migliorando più rapidamente del previsto, giustificando così un prezzo delle azioni molto più alto.

Altri commentatori finanziari hanno espresso la loro opinione sull’ascesa spettacolare di Rigetti, spesso con un mix di entusiasmo e cautela. The Motley Fool, in un articolo dal titolo eloquente “Why Rigetti Computing Is Extremely Volatile Today”, ha osservato che Rigetti potrebbe diventare “la cosa più grande dai tempi dell’intelligenza artificiale” se il quantum computing manterrà le sue promesse [88]. Sottolineano che Rigetti è considerata un leader nel settore, e se i computer quantistici diventeranno davvero così trasformativi come si spera, i primi investitori in Rigetti potrebbero vedere rendimenti fenomenali [89]. Tuttavia, lo stesso articolo invita subito alla prudenza: “c’è ancora molto che deve accadere da qui ad allora”, e Rigetti con una capitalizzazione di mercato di circa $9 miliardi sta generando al momento ricavi estremamente bassi [90]. L’analista di The Motley Fool ha suggerito di considerare Rigetti come una posizione speculativa – da mantenere piccola nel proprio portafoglio – perché il successo dell’azienda è tutt’altro che garantito [91]. Questo riassume il sentimento generale: enorme potenziale a lungo termine, ma fondamentali a breve termine difficili da giustificare.

24/7 Wall St., un sito di notizie finanziarie, ha anche valutato Rigetti in una recente analisi “Buy, Sell or Hold” delle azioni quantistiche. L’autore, Rich Duprey, ha descritto l’impennata dell’85% del titolo di Rigetti come “un intreccio quantistico di hype e corsa all’hardware” – attribuendo il movimento all’accordo con l’Air Force e ad altri “accordi che consolidano la sua nicchia nei qubit superconduttori” [92]. Ha evidenziato la serie di partnership (AFRL, C-DAC in India, ecc.) e i successi tecnologici (sistema a 36 qubit) che sono alla base della storia di Rigetti [93]. Tuttavia, Duprey ha assunto una posizione neutrale-scettica sul titolo ai livelli attuali. In pratica, ha valutato Rigetti come un “Hold” se si è già diversificati in un ETF quantistico (dove Rigetti è uno dei principali componenti) [94], ma potenzialmente un “Sell” per chi non è preparato ai suoi rischi [95]. La motivazione: sebbene Rigetti abbia un potenziale enorme, i suoi margini negativi e i rischi di diluizione sono rilevanti, e il titolo “è triplicato negli ultimi sei mesi” e cresciuto del 3.300% anno su anno, il che indica che molto ottimismo è già incorporato nel prezzo [96]. Duprey ha anche sottolineato che Rigetti è indietro rispetto a IonQ in termini di trazione commerciale – cioè IonQ è stata più rapida a generare ricavi e firmare clienti – il che potrebbe giustificare la maggiore capitalizzazione di mercato di IonQ rispetto a Rigetti [97]. La sua conclusione ha inquadrato Rigetti come “attraente per gli speculatori pazienti, ma da vendere per tutti gli altri in mezzo a ostacoli di esecuzione” [98]. In altre parole, ottima per chi crede con un orizzonte lungo e alta tolleranza al rischio, ma probabilmente troppo rischiosa per l’investitore medio in questo momento.

Voci autorevoli della finanza tecnologica hanno allo stesso modo evidenziato sia le potenzialità che i rischi di Rigetti. Un segmento di Yahoo Finance ha visto protagonista il CEO di Rigetti, che ha discusso dei progressi dell’azienda e del concetto di “doppio vantaggio” nel quantum (probabilmente riferendosi alla capacità del calcolo quantistico di affrontare problemi irrisolvibili dai computer classici, oltre alle possibili sinergie con l’IA). In quell’intervista, il Dr. Kulkarni ha riconosciuto che l’uso commerciale è ancora a diversi anni di distanza, anche se oggi vengono raggiunte tappe importanti [99]. Questa valutazione onesta – che il calcolo quantistico non è una miniera d’oro commerciale immediata – è in linea con quanto affermano molti esperti: il 2025 è ancora agli inizi per questo settore.

D’altra parte, c’è un entusiasmo reale negli ambienti scientifici e del venture capital per l’approccio di Rigetti. Alcuni analisti hanno osservato che la strategia di Rigetti di utilizzare qubit superconduttori e moduli multi-chip potrebbe potenzialmente scalare più velocemente rispetto all’approccio a ioni intrappolati di IonQ, se riusciranno a risolvere le sfide ingegneristiche. Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, che in passato era tiepido sul quantum, di recente è diventato ottimista e ha persino investito tramite il ramo venture di Nvidia in un round di finanziamento quantum da 600 milioni di dollari [100] (non specificamente in Rigetti, ma un segnale del momento positivo del settore). Mosse di questo tipo da parte dei giganti tech danno credibilità all’idea che il calcolo quantistico sia vicino a un punto di svolta, il che fa ben sperare per aziende come Rigetti agli occhi degli investitori.

In sintesi, il consenso di analisti ed esperti sembra essere:

  • Ottimismo a lungo termine: Il calcolo quantistico è visto come potenzialmente rivoluzionario, e Rigetti è una delle poche società quotate in questo ambito. Se sapranno eseguire bene, il potenziale di crescita è enorme, e gli sviluppi attuali (contratti, progressi tecnologici) sono incoraggianti.
  • Prudenza a breve termine: La valutazione del titolo è molto avanti rispetto ai fondamentali. Rigetti dovrà dimostrare di saper trasformare gli esperimenti scientifici in un business sostenibile. Fino ad allora, aspettatevi volatilità. Diversi esperti affermano in sostanza “va bene speculare su Rigetti, ma trattatela come tale – una speculazione, non una certezza” [101] [102].
  • Metriche chiave da monitorare: Progressi nell’aumento del numero di qubit e della fedeltà (traguardi tecnici), qualsiasi crescita dei ricavi (anche da contratti di ricerca), tasso di consumo di cassa (quanto velocemente utilizzano quei 572 milioni di dollari), e nuove partnership o acquisizione di clienti. Le previsioni degli analisti probabilmente si adatteranno con l’evolversi di questi fattori. Per ora, si potrebbe riassumere la visione di Wall Street come cautamente ottimista: ottimista sul quantum e sulla posizione di Rigetti in esso, ma consapevole dell’enorme rischio di esecuzione che li attende.

Performance finanziaria e risultati trimestrali

I risultati finanziari di Rigetti riflettono un’azienda in modalità R&S, con ricavi molto modesti e significativi investimenti continui nello sviluppo tecnologico. Per il secondo trimestre del 2025 (riportato il 12 agosto), il fatturato totale di Rigetti è stato di soli 1,8 milioni di dollari [103]. Questi ricavi provengono principalmente dalla fornitura di accesso ai suoi computer quantistici (quantum-computing-as-a-service) e da eventuali contratti o collaborazioni di R&S in corso. I ricavi del secondo trimestre sono stati leggermente inferiori alle aspettative degli analisti di circa 1,87 milioni di dollari [104], ma su una base così bassa, piccole variazioni assolute non sono troppo rilevanti.

Nel frattempo, le spese operative per il secondo trimestre sono ammontate a 20,4 milioni di dollari [105], riflettendo l’elevata spesa in ricerca & sviluppo, ingegneria e i costi generali di gestione di un’azienda tecnologica in crescita. La perdita operativa di Rigetti è stata di circa 19,9 milioni di dollari per il trimestre [106]. Tuttavia, la perdita netta è risultata molto più elevata, pari a 39,7 milioni di dollari [107]. La differenza qui è dovuta ad alcune voci contabili non monetarie – in particolare, Rigetti ha dovuto registrare una perdita di 22,8 milioni di dollari legata alla variazione del fair value di alcuni warrant e passività da earn-out [108]. Si tratta di voci ereditate dal momento in cui Rigetti è diventata pubblica (probabilmente tramite SPAC, che spesso comporta warrant e azioni contingenti). Escludendo queste voci, la perdita netta “core” derivante dalle operazioni si avvicina ai 17 milioni di dollari, ma includendole si arriva a quella perdita netta GAAP di 39,7 milioni di dollari.

Su base per azione, Rigetti ha registrato una perdita di $0,05 nel secondo trimestre (escludendo voci una tantum), che in realtà è stata di un centesimo migliore rispetto alle aspettative degli analisti (il consenso era una perdita di $0,06) [109]. Questo piccolo “beat” sugli utili suggerisce che Rigetti ha gestito i costi leggermente meglio o ha ottenuto margini leggermente superiori sulle sue entrate rispetto alle previsioni. Tuttavia, la società è ben lontana dall’essere redditizia – il suo margine netto è stato profondamente negativo (oltre il -2000% nel secondo trimestre) [110] perché la base di ricavi è così piccola rispetto alle spese.

I confronti anno su anno mostrano che i ricavi di Rigetti non sono cresciuti in modo significativo (il quantum computing non è ancora un business di volume nel 2025), e le perdite restano sostanziali mentre l’azienda amplia il suo team e sperimenta. L’espressione “perdita del Q2 si amplia, i ricavi calano” [111] è stata utilizzata in un titolo di notizia, indicando che i risultati sono stati peggiori rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, presumibilmente in termini di perdita netta. Tuttavia, gli investitori non hanno reagito negativamente al report del Q2 – forse perché l’attenzione è rivolta ai traguardi tecnologici e alla liquidità piuttosto che agli utili a breve termine.

Parlando di liquidità, la solidità finanziaria di Rigetti è un punto positivo. Durante il secondo trimestre, la società ha completato un programma di offerta azionaria “at-the-market” (ATM), raccogliendo 350 milioni di dollari di proventi lordi tramite la vendita di nuove azioni sul mercato [112]. Questo è stato fatto nel tempo (probabilmente approfittando dell’aumento dei prezzi delle azioni nel 2025) e si è concluso entro giugno. Di conseguenza, alla fine del secondo trimestre Rigetti aveva un consistente 571,6 milioni di dollari in cassa, equivalenti di cassa e investimenti a breve termine nel suo bilancio [113]. È importante sottolineare che la società non ha debiti [114]. Questo significa che Rigetti è ben capitalizzata – ha oltre mezzo miliardo di dollari per finanziare la sua ricerca e le sue operazioni. Con l’attuale tasso di consumo (decine di milioni a trimestre), dispone di liquidità sufficiente per diversi anni, riducendo il rischio di una crisi di liquidità immediata.

Tuttavia, questo denaro non è arrivato gratuitamente: l’emissione di 350 milioni di dollari in azioni probabilmente ha aumentato in modo significativo il numero di azioni in circolazione (possibilmente diluendo gli azionisti esistenti). Finora il mercato azionario ha assorbito questa nuova offerta di azioni, presumibilmente perché la domanda per i titoli esposti al settore quantistico è stata alta nel 2025. Il management di Rigetti ha dichiarato di voler utilizzare i proventi per “supportare la crescita commerciale” dei suoi computer quantistici e potenzialmente per iniziative strategiche come partnership o acquisizioni [115]. In altre parole, il denaro finanzierà il costoso processo di miglioramento dell’hardware quantistico e di ampliamento dei sistemi (che comporta costose infrastrutture di fabbricazione, raffreddamento, ecc.), oltre che per scopi aziendali generali.

Guardando al cash burn: nel secondo trimestre, la perdita operativa è stata di circa 20 milioni di dollari, ma il reale cash burn dalle operazioni potrebbe essere leggermente diverso (sarebbe necessario il rendiconto finanziario per saperlo con precisione). Considerando le indicazioni dell’azienda e le esigenze di spesa, non sarebbe sorprendente se Rigetti bruciasse nell’ordine di 60–80 milioni di dollari all’anno al ritmo attuale (anche se potrebbe essere superiore se accelerano le assunzioni o gli investimenti in nuovi macchinari per la fabbricazione). Con circa 572 milioni di dollari in cassa, ciò implica almeno 7-9 anni di autonomia al ritmo attuale – una situazione piuttosto confortevole. Ovviamente, con l’avanzare dei lavori, le spese potrebbero aumentare (ad esempio, costruire un sistema di nuova generazione da 1000 qubit potrebbe richiedere più capitale). Ma per ora, la posizione finanziaria di Rigetti è abbastanza solida da non doversi preoccupare di una nuova raccolta fondi a breve. Questo è un elemento distintivo chiave: molte aziende tecnologiche a bassa capitalizzazione faticano trimestre dopo trimestre a finanziare la loro R&S, mentre Rigetti ha raccolto capitale in modo proattivo quando il mercato era favorevole.

Il comunicato sugli utili del secondo trimestre è stato accompagnato anche da una grande novità tecnologica: Rigetti ha annunciato la disponibilità generale del suo processore quantistico “Cepheus-1” da 36 qubit sul proprio servizio cloud e prossimamente sulla piattaforma Azure Quantum di Microsoft [116]. Non si è trattato di un annuncio che genera ricavi di per sé, ma è significativo per il business. Rendendo disponibile il sistema da 36 qubit a clienti paganti (ricercatori, aziende, ecc.), Rigetti potrebbe potenzialmente vedere un aumento delle tariffe di utilizzo. Attualmente, i ricavi (1,8 milioni di dollari nel trimestre) provengono presumibilmente principalmente da contratti governativi di R&S e da un po’ di utilizzo cloud; un sistema 36Q più performante potrebbe attirare più utenti o consentire prezzi più alti rispetto ai precedenti sistemi da 24 o 84 qubit.

Un’altra possibile fonte di ricavi futuri potrebbe essere la vendita di sistemi on-premise. Rigetti ha dichiarato di vendere computer quantistici on-premise (nel 2021 hanno iniziato a offrire modelli da 24 e 84 qubit a laboratori nazionali e centri di ricerca [117]). Se partnership come quella con la Montana State University (dove Rigetti ha installato un processore quantistico in una nuova struttura di ricerca) o con il C-DAC in India portassero a implementazioni hardware effettive, queste potrebbero generare vendite da diversi milioni di dollari o contratti di servizio a lungo termine. Questi ricavi sono irregolari e non ricorrenti come l’accesso cloud, ma aiutano a diffondere la tecnologia e potrebbero essere significativi se se ne concretizzassero altri.

In termini di previsioni: Gli analisti si aspettano che Rigetti continui a operare in perdita per il prossimo futuro. Secondo la raccolta dati di MarketBeat, il consenso è che Rigetti registrerà una perdita di circa -0,34 dollari per azione per l’intero anno 2025 [118]. Poiché hanno perso 0,11 dollari nel primo semestre (ipotizzando circa -0,06 dollari nel Q1 e -0,05 dollari nel Q2), ciò implica che le perdite potrebbero aumentare leggermente nel secondo semestre mentre l’azienda intensifica gli sforzi. Le stime sui ricavi non vengono spesso pubblicate per aziende così giovani, ma si può dedurre che i ricavi potrebbero aggirarsi su pochi milioni di dollari per l’anno (forse tra i 5 e i 7 milioni, a meno che non arrivino nuovi grandi contratti).

La considerazione finanziaria chiave per gli investitori è che Rigetti non punta ai guadagni a breve termine – si tratta di avere le risorse e la capacità di esecuzione per raggiungere traguardi tecnici che portino infine all’adozione commerciale. Finché l’azienda raggiunge i suoi obiettivi tecnici (e non spende in modo eccessivo), il mercato sembra disposto a tollerare le perdite. Naturalmente, se tra un anno o due i ricavi non inizieranno a salire o se gli obiettivi verranno mancati, il titolo potrebbe subire forti penalizzazioni dato l’elevato valore di mercato.

Un rischio da segnalare: poiché la valutazione di Rigetti è molto alta rispetto ai ricavi attuali (molte centinaia di volte i ricavi), qualsiasi intoppo finanziario o il sospetto che il consumo di cassa stia accelerando potrebbe spaventare gli investitori. Ad esempio, se Rigetti annunciasse improvvisamente di dover costruire un nuovo e costoso impianto di produzione o che un guasto a un chip ha ritardato la tabella di marcia di un anno (significando altri trimestri di perdite), il mercato potrebbe reagire negativamente. Al contrario, un improvviso aumento dei ricavi (ad esempio se Rigetti ottenesse un contratto da circa 10 milioni di dollari o facesse crescere significativamente l’utilizzo) potrebbe rafforzare la tesi rialzista secondo cui l’azienda può monetizzare la propria tecnologia.

In sintesi, la situazione finanziaria di Rigetti al Q3 2025 è: pochi ricavi, forti investimenti, grandi perdite, ma molta liquidità. Il recente aumento di capitale è stata una mossa intelligente per garantire che l’azienda possa continuare ad avanzare con decisione. Nei prossimi risultati (Q3 e Q4 2025), gli investitori osserveranno eventuali aumenti di ricavi da nuovi contratti (ad esempio, il contratto AFRL inizierà a contribuire?) e aggiornamenti sui piani di spesa. Tuttavia, il titolo probabilmente continuerà a muoversi più in base alle notizie tecnologiche e agli sviluppi generali che ai risultati trimestrali, almeno finché questi ultimi non raggiungeranno livelli più significativi.

Sviluppi Tecnologici e Aziendali: Roadmap Quantistica, Traguardi e Partnership

Alla sua base, Rigetti è una azienda guidata dalla tecnologia, e la sua valutazione dipende dai progressi della sua roadmap nel calcolo quantistico. L’azienda ha compiuto alcuni passi fondamentali nel 2025 che rafforzano la sua posizione di leader nel calcolo quantistico superconduttivo:

  • Processore quantistico multi-chip da 36 qubit (Cepheus-1): A metà 2025, Rigetti ha presentato “Cepheus-1”, che è il più grande computer quantistico multi-chip del settore fino ad oggi [119]. A differenza dei chip quantistici monolitici, Cepheus-1 collega insieme quattro “chiplet” più piccoli in un unico sistema con un totale di 36 qubit. Questo approccio modulare è una parte fondamentale della strategia di Rigetti per aumentare il numero di qubit. Utilizzando più chip in concerto, Rigetti può evitare alcuni problemi di resa e di ingegneria che si presentano cercando di fabbricare un numero molto elevato di qubit su un singolo die. Le prestazioni di Cepheus-1 sono state impressionanti: Rigetti ha raggiunto una fidelità mediana delle porte a due qubit del 99,5%, che è una misura fondamentale di quanto siano affidabili le interazioni tra due qubit (tassi di errore più bassi sono cruciali per eseguire algoritmi più lunghi) [120]. Questa fidelità è circa il doppio delle prestazioni del precedente sistema a chip singolo da 84 qubit di Rigetti (Ankaa-3) – in pratica una riduzione dell’errore di 2x [121]. Il Dr. Kulkarni ha celebrato questo risultato come il raggiungimento dell’obiettivo di metà anno e ha sottolineato che è stato ottenuto solo 6 mesi dopo il precedente record, dimostrando un miglioramento accelerato [122]. Con 36 qubit e alta fidelità, Rigetti può tentare calcoli più complessi e dimostrare la fattibilità della scalabilità. Hanno reso Cepheus-1 disponibile sul loro cloud e hanno annunciato che sarà accessibile anche tramite Microsoft Azure Quantum [123], aumentando la sua accessibilità agli utenti. Questo traguardo contribuisce a validare l’approccio “chiplet” di Rigetti come una “strada chiara verso il vantaggio quantistico e la tolleranza agli errori”, secondo Kulkarni [124]. In sostanza, Rigetti sta dicendo: possiamo continuare ad aggiungere chiplet (prossima tappa, forse da 4 chip a 16 chip, ecc.) e mantenere un’alta fidelità,che è il modo in cui arriveremo a processori quantistici molto grandi.
  • Sistema da 100+ Qubit previsto entro la fine del 2025: Sulla base di Cepheus-1, Rigetti ha dichiarato pubblicamente un obiettivo ambizioso: consegnare un processore quantistico da oltre 100 qubit con una fedeltà superiore al 99% entro la fine del 2025 [125] [126]. Se raggiunto, sarebbe un grande salto in avanti e collocherebbe Rigetti saldamente nell’élite dei produttori di hardware quantistico (per contesto, Google e IBM hanno dimostrato dispositivi da 50–100 qubit in laboratorio con alta fedeltà; IonQ punta a 64+ qubit entro il 2026 usando una tecnologia diversa). L’obiettivo di 100 qubit di Rigetti probabilmente implica un’ulteriore scalabilità dell’architettura multi-chip (forse collegando 9 o più chiplet). Il CEO ha indicato che si tratterà di un sistema da oltre 100 qubit basato su chiplet con una fedeltà mediana simile del 99,5% [127]. La capacità di quadruplicare il numero di chip (da 36 a circa 144 qubit in una matrice multi-chip) mantenendo comunque bassi gli errori sarebbe rivoluzionaria. Potrebbe anche attirare molta attenzione – sia da parte di clienti che vogliono sperimentare su un dispositivo all’avanguardia, sia da potenziali partner/investitori (forse anche grandi aziende tecnologiche). Raggiungere questo obiettivo entro la fine dell’anno è ambizioso; anche se dovesse slittare all’inizio del 2026, sarebbe comunque un risultato degno di nota. Da tenere d’occhio: raggiungere i 100 qubit potrebbe essere il prossimo catalizzatore per il titolo se annunciato in tempo.
  • Fabbricazione Quantistica Proprietaria (Fab-1): Un aspetto notevole della strategia aziendale di Rigetti è che possiede e gestisce il proprio impianto di fabbricazione (Fab-1 a Fremont, CA) dedicato alla realizzazione di dispositivi quantistici [128]. Questo è insolito: la maggior parte delle startup quantistiche utilizza fabbriche universitarie o commerciali condivise. La fabbrica interna di Rigetti, istituita anni fa, le consente di iterare rapidamente sui progetti dei chip e mantenere la proprietà intellettuale all’interno. Fa parte dell’approccio “full-stack” di Rigetti (costruiscono il chip, l’hardware, i sistemi di controllo e lo stack software). Questa integrazione verticale è simile a quella che fanno aziende come Apple nell’informatica classica. Può essere costosa, ma Rigetti probabilmente la considera un vantaggio strategico: possono innovare su materiali e design dei chip senza dover aspettare il proprio turno in una fabbrica di terzi. Fab-1 è stata presentata come “la prima struttura industriale dedicata alla produzione di dispositivi quantistici” [129]. Con il recente afflusso di capitali, Rigetti dispone di fondi per aggiornare e utilizzare Fab-1 per produrre le nuove generazioni di chip come Cepheus e oltre.
  • Superconduttori vs. Altre Tecnologie: La tecnologia scelta da Rigetti sono i qubit superconduttori, lo stesso approccio utilizzato da IBM e Google nei loro computer quantistici. Kulkarni si è espresso apertamente sul motivo per cui rimangono sui superconduttori: cita che i qubit superconduttori possono operare a velocità di gate oltre 1.000 volte superiori rispetto ai qubit a ioni intrappolati (il metodo di IonQ) e che sfruttano decenni di progressi dell’industria dei semiconduttori [130]. La maggiore velocità di gate significa potenzialmente una minore accumulazione di errori negli algoritmi, e l’uso di tecniche di fabbricazione note (come la fotolitografia, simile ai chip classici) potrebbe rendere più facile la scalabilità. Naturalmente, i qubit superconduttori richiedono frigoriferi a diluizione ultra-freddi e affrontano sfide come il crosstalk e i limiti di tempo di coerenza. Ma i miglioramenti di Rigetti nella fedeltà dimostrano che stanno affrontando alcune di queste sfide. La scommessa dell’azienda è che qubit superconduttori + scalabilità multi-chip prevarranno sulle altre modalità. Questa è una scelta strategica cruciale. Se gli ioni intrappolati di IonQ o altri approcci (qubit fotonici, ecc.) si dimostrassero più scalabili, Rigetti potrebbe essere superata. Ma al 2025, i design superconduttori detengono molti dei record per volume quantistico e dimostrazioni di algoritmi, dando credibilità al percorso di Rigetti.
  • Ibrido quantistico-classico e “Quantum Advantage”: Rigetti spesso promuove il concetto di sistemi ibridi – dove i computer classici gestiscono parti di un calcolo e i processori quantistici si occupano delle parti più complesse, lavorando in tandem. Il loro servizio cloud si chiama letteralmente Quantum Cloud Services (QCS) per offrire questo tipo di calcolo ibrido. Un termine spesso utilizzato è “quantum advantage”, che si riferisce a un computer quantistico che fa qualcosa oltre le capacità classiche. La leadership di Rigetti ha suggerito che puntano a raggiungere una forma di quantum advantage ristretto nei prossimi anni utilizzando hardware migliorato e algoritmi ibridi. Ad esempio, potrebbero puntare a problemi in chimica o machine learning dove un sistema con più di 100 qubit potrebbe mostrare un vantaggio. Le partnership di Rigetti con istituzioni di ricerca (come quelle sotto) spesso ruotano attorno all’esplorazione di questi casi d’uso ibridi.
  • Partnership con C-DAC (India): Come menzionato, il protocollo d’intesa con il C-DAC indiano potrebbe essere significativo nel lungo periodo. L’India ha lanciato una National Quantum Mission con un budget di quasi 1 miliardo di dollari fino al 2031, quindi ci sono investimenti reali nel settore quantistico in quella regione. La collaborazione con C-DAC riguarda “co-sviluppare sistemi di calcolo quantistico ibridi” [131]. Sebbene i dettagli siano scarsi, si può immaginare che Rigetti fornisca alcune competenze hardware o software, e C-DAC contribuisca con esperienza sui casi d’uso o integrazione con i centri HPC indiani. Se questa collaborazione avrà successo, potrebbe portare all’implementazione di sistemi Rigetti nei laboratori governativi o nel cloud indiano. Al minimo, aumenta la visibilità internazionale di Rigetti.
  • Collaborazione con la Montana State University (QCORE): Il 20 agosto, Rigetti ha annunciato una partnership con MSU per promuovere la ricerca quantistica e ha lanciato il Quantum Computing Core (QCORE) presso l’università [132]. Un’unità di elaborazione quantistica (QPU) Rigetti “Nôvera” a 9 qubit è installata presso QCORE, rendendola uno dei primi sistemi quantistici on-premise in un contesto accademico [133]. Questo è notevole perché la maggior parte delle università attualmente accede ai computer quantistici tramite cloud (come quelli di IBM o Rigetti). Avere una macchina Rigetti fisica nel campus consente un’integrazione e una sperimentazione più profonde. È una mossa intelligente da parte di Rigetti: posizionare una macchina in un’università può formare una nuova generazione di studenti sulla piattaforma Rigetti e potenzialmente stimolare l’innovazione utilizzando il suo hardware. La collaborazione con MSU probabilmente prevede ricerche co-firmate e dimostra la disponibilità di Rigetti a collaborare per favorire l’adozione.
  • Altre iniziative di R&S e industriali: Rigetti ha già partecipato a programmi di ricerca del governo statunitense (ad esempio, programmi DARPA) e probabilmente ne sta perseguendo altri. Ha inoltre lavorato allo sviluppo di software quantistico – il loro toolkit software Forest (con un linguaggio di programmazione chiamato Quil) è disponibile per gli sviluppatori che vogliono scrivere programmi quantistici per i chip Rigetti. Sebbene l’hardware sia al centro dell’attenzione, l’approccio full-stack di Rigetti significa che contribuiscono anche a software e applicazioni. Qualsiasi progresso in questo ambito (come un compilatore migliore o algoritmi che ottengono nuovi risultati sull’hardware Rigetti) potrebbe ulteriormente differenziarli.
  • Panorama competitivo e partnership: Rigetti sta contemporaneamente competendo e collaborando nell’ecosistema. Ad esempio, collabora con Microsoft Azure per offrire le macchine Rigetti tramite la piattaforma Azure (il che significa che i clienti Microsoft possono eseguire lavori sull’hardware Rigetti nel cloud). Collabora anche con aziende come Strangeworks e altri che aggregano backend quantistici. Allo stesso tempo, Rigetti compete con grandi player come IBM, che offre il proprio cloud quantistico a superconduttori, e IonQ, che collabora anch’essa con Azure e AWS per fornire computer quantistici a trappola ionica sul cloud. Il vantaggio di Rigetti potrebbe essere la sua focalizzazione e agilità come pure-play, e forse la sua volontà di perseguire uno scaling multi-chip più rapidamente. Ma la competizione è intensa. Da notare che il round di finanziamento da 600 milioni guidato da NVIDIA (menzionato su 24/7 Wall St.) era per una startup chiamata Quantum Machines e/o altre nel settore [134] – evidenziando che grandi aziende tech e VC stanno investendo molto in vari approcci quantistici, ognuno dei quali potrebbe superare gli altri.

In sintesi, i recenti sviluppi aziendali e la strategia di Rigetti segnalano un’azienda che punta con decisione a un numero maggiore di qubit e stringe alleanze per espandere l’uso della propria tecnologia. Ha una roadmap chiaramente definita (oltre 100 qubit entro il 2025, oltre 1000 qubit forse in pochi anni [135], ecc.) e sembra rispettare gli obiettivi intermedi. Ogni traguardo raggiunto (come il sistema 36Q) aumenta la credibilità. Inoltre, Rigetti sta sfruttando partnership (con governo, accademia e industria) per accelerare i progressi e trovare early adopter per le sue soluzioni quantistiche.

Per investitori e osservatori del settore, gli sviluppi chiave da monitorare saranno:

  • Traguardi tecnici: Riusciranno a consegnare oltre 100 qubit nei tempi previsti? E i tassi di errore – riusciranno a mantenere una fedeltà di circa il 99% o superiore su larga scala?
  • Casi d’uso: Ci sono dimostrazioni dei computer quantistici di Rigetti che risolvono un problema reale o superano i metodi classici? (Questo rafforzerebbe notevolmente la narrazione “commerciale”.)
  • Risultati delle partnership: Il progetto AFRL produrrà una rete prototipo o contratti successivi? Il MOU con l’India si trasformerà in un contratto o in una implementazione? Nuove partnership (ad esempio con big tech o integratori) potrebbero essere grandi validatori.
  • Mosse della concorrenza: Se un concorrente annuncia una svolta importante (come IonQ che supera i 100 qubit o IBM che raggiunge il vantaggio quantistico), come risponde Rigetti?
  • Assunzioni e talenti: I talenti nel calcolo quantistico sono scarsi; la capacità di Rigetti di attrarre i migliori scienziati e ingegneri è fondamentale. Nuove assunzioni o partenze possono influenzare l’esecuzione.
  • IP e brevetti: L’approccio multi-chip e la fabbrica di Rigetti potrebbero generare IP di valore. Al contrario, un rischio sono le battaglie sui brevetti (il settore è pieno di brevetti su design di qubit, ecc.)

Finora, la strategia di Rigetti di concentrarsi su “quantum computing pratico” – bilanciando prestazioni all’avanguardia con una visione orientata alla costruzione di sistemi reali che possano essere collegati in rete e scalati – sembra risuonare sia con gli investitori che con i partner. Il prossimo anno sarà cruciale per dimostrare che il loro approccio può passare dal successo in laboratorio a una prima fattibilità commerciale.

Rischi, Opportunità e Prospettive

Rigetti Computing si trova a un bivio di grande opportunità e alto rischio, come tipico per una startup tecnologica dirompente. Qui analizziamo i principali rischi e opportunità, e forniamo una prospettiva a fine settembre 2025:

Opportunità e Punti di Forza:

  • Pioniere in un settore potenzialmente trasformativo: Il quantum computing è spesso descritto come la prossima grande rivoluzione tecnologica – paragonabile all’avvento dei semiconduttori o dell’IA. Rigetti è una delle poche aziende di quantum computing pure-play accessibili agli investitori pubblici. Se il quantum computing manterrà anche solo in parte le sue promesse (risolvendo problemi complessi in chimica, crittografia, ottimizzazione che i computer attuali non possono affrontare), il potenziale di crescita per leader come Rigetti è enorme. Esiste essenzialmente un TAM (mercato totale indirizzabile) da mille miliardi di dollari se il quantum computing diventerà mainstream, abbracciando farmaceutica, finanza, difesa e oltre. Rigetti non deve conquistarne la totalità; anche una leadership di nicchia in un’applicazione quantistica iniziale potrebbe giustificare una valutazione elevata.
  • Slancio tecnico e proprietà intellettuale: Rigetti ha dimostrato una forte traiettoria tecnica – aumentando il numero di qubit, riducendo i tassi di errore e innovando con architetture multi-chip. È stata la prima nel settore a mostrare entanglement tra chip (nel 2021) e ora la prima sul mercato con un sistema multi-chip [136]. Questo conferisce a Rigetti un know-how prezioso e proprietà intellettuale che potrebbero accumularsi nel tempo. Ad esempio, la loro architettura proprietaria chiplet e i progetti per i coupler inter-chip rappresentano fossati competitivi se altri non riescono a replicare facilmente questi progressi [137]. In un settore in cui le prestazioni sono fondamentali, la capacità di Rigetti di raggiungere traguardi potrebbe attrarre clienti e partner di alto livello che desiderano la migliore tecnologia disponibile.
  • Solida posizione di cassa e accesso ai finanziamenti: A differenza di molte aziende tecnologiche nelle prime fasi, Rigetti è ben finanziata (con circa 572 milioni di dollari in banca [138]) e ha dimostrato di poter accedere ai mercati dei capitali quando necessario (la raccolta di 350 milioni di dollari tramite ATM). Questo riduce il rischio di esecuzione: hanno i mezzi per continuare a investire in R&S senza preoccuparsi di dover chiudere i laboratori per mancanza di liquidità. Inoltre, il prezzo elevato delle azioni diventa esso stesso una valuta; Rigetti potrebbe potenzialmente utilizzare le proprie azioni per acquisizioni o ulteriori raccolte di fondi a condizioni favorevoli se l’entusiasmo degli investitori persiste. Il fatto che istituzioni come Bank of America e hedge fund abbiano preso posizione (BofA ha aumentato la sua partecipazione del 536% alla fine del 2024 [139]) suggerisce una crescente presenza istituzionale, che potrebbe fornire stabilità.
  • Sostegno governativo e strategico: Le vittorie di Rigetti con l’AFRL statunitense e le partnership con enti governativi (DOE USA tramite progetti, C-DAC indiano, ecc.) sono più che semplici fonti di ricavo: sono endorsement strategici. I contratti governativi spesso portano ad altri contratti se vengono raggiunti i traguardi, e possono essere un trampolino di lancio verso programmi redditizi a lungo termine. L’attenzione della Casa Bianca sul quantistico e i recenti finanziamenti legislativi (come il National Quantum Initiative Act) significano che c’è un vento favorevole di fondi pubblici che Rigetti può intercettare. Inoltre, con l’intensificarsi della competizione geopolitica nella tecnologia quantistica (USA vs Cina, ecc.), aziende come Rigetti potrebbero beneficiare dell’interesse per la sicurezza nazionale (ad esempio, essere scelte per progetti critici o persino protette dalla concorrenza straniera). Rigetti ha anche fatto parte di consorzi chiave (come il testbed della U.S. Quantum Network): queste relazioni potrebbero trasformarsi in implementazioni reali.
  • Ecosistema in crescita e integrazione: L’integrazione di Rigetti nelle piattaforme cloud (come Azure) e negli stack software quantistici significa che non opera in isolamento. Può sfruttare i canali distributivi dei giganti (ad esempio, Microsoft, Amazon) per raggiungere i clienti. Più Rigetti collabora, più la sua tecnologia si radica nell’ecosistema, il che potrebbe portare a una quota di mercato e di attenzione superiore quando le soluzioni quantistiche inizieranno a essere adottate. Ad esempio, se una società Fortune 500 vuole sperimentare il quantistico tramite Azure, potrebbe facilmente provare la macchina di Rigetti perché è disponibile lì. Il focus di Rigetti sul calcolo ibrido quantistico-classico si allinea anche con il modo in cui molti credono che il quantistico verrà utilizzato: come acceleratore insieme all’HPC classico. Questo approccio potrebbe permettere a Rigetti di ottenere risultati pratici (anche se piccoli) prima rispetto a un approccio puramente quantistico.
  • Leadership e Talento: Il CEO Subodh Kulkarni ha un background nei semiconduttori e nella fotonica (è stato CEO di CyberOptics, un’azienda di apparecchiature per semiconduttori). La sua esperienza tecnica e nel settore sembra rilevante per portare avanti una roadmap ad alta intensità hardware. Sotto la sua guida (è entrato in Rigetti alla fine del 2022), l’azienda ha migliorato l’esecuzione e raggiunto traguardi nei tempi previsti. Se Rigetti continuerà ad attrarre fisici quantistici e ingegneri qualificati, rimarrà all’avanguardia. C’è l’opportunità per Rigetti di diventare la “Nvidia del quantistico” – un fornitore di hardware di riferimento – se riuscirà a mantenere un vantaggio in termini di talento e leadership tecnologica.

Rischi e Sfide:

  • Nessuna Garanzia di Scoperte – Incertezza Scientifica: Il calcolo quantistico è ancora un campo di ricerca attiva. Non c’è alcuna garanzia che Rigetti o chiunque altro raggiunga il livello di vantaggio quantistico o di qubit corretti dagli errori necessari per un uso commerciale su larga scala nei prossimi anni. È possibile che ostacoli fisici imprevisti (ad esempio, rumore, decoerenza, problemi di scalabilità) possano rallentare i progressi. Se Rigetti dovesse incontrare un limite, ad esempio a 100 qubit, e non riuscisse a migliorare ulteriormente la fedeltà, la promessa del vantaggio quantistico potrebbe rimanere sfuggente più a lungo di quanto sperano gli investitori. La tempistica per un computer quantistico tollerante agli errori è molto dibattuta – molti esperti dicono non prima del 2030-2035 [140]. Ciò significa che Rigetti potrebbe trascorrere un decennio in R&S senza un’applicazione rivoluzionaria, il che metterebbe alla prova la pazienza degli investitori e le finanze dell’azienda.
  • Rischio di Commercializzazione – Quando Arriveranno i Ricavi?: I ricavi attuali di Rigetti sono estremamente bassi (~2 milioni di dollari a trimestre) rispetto alla sua capitalizzazione di mercato. Questo evidenzia un grande rischio: la monetizzazione potrebbe essere lenta e limitata nel breve termine. Attualmente, i governi e i laboratori di ricerca sono praticamente gli unici clienti. L’adozione aziendale del quantistico è in fase sperimentale; molti potenziali clienti sono “curiosi del quantistico” ma non pronti a pagare cifre elevate finché un computer quantistico non sarà in grado di risolvere un problema meglio o a costi inferiori rispetto ai metodi classici. Se Rigetti non riuscirà a trovare clienti paganti oltre i progetti di ricerca, i suoi ricavi potrebbero non crescere in modo significativo per diversi anni. Un’elevata combustione di cassa a fronte di bassi ricavi non è un modello sostenibile all’infinito. A un certo punto (tra qualche anno), gli investitori vorranno vedere segnali di un modello di business emergente – che si tratti di tariffe per l’uso cloud, vendite di prodotti o accordi di licenza/IP. Il rischio è che la computazione quantistica si riveli più lontana dalla commercializzazione di quanto suggerisca l’hype, portando a una “fase di disillusione” in cui titoli come RGTI potrebbero crollare se le aspettative venissero ridimensionate.
  • Concorrenza e Alternative Superiori: Rigetti opera in un panorama affollato e competitivo. Alcuni concorrenti:
    • IonQ (IONQ) – utilizza la tecnologia a ioni intrappolati, ha probabilmente una qualità dei qubit migliore anche se con gate più lenti. IonQ ha riportato un quantum volume più elevato e maggiori ricavi ($5,5M nel Q2 2025, ben al di sopra degli $1,8M di Rigetti) [141]. Il titolo di IonQ è salito alle stelle ed è considerata un leader; se IonQ continuerà a superare Rigetti in termini di prestazioni (ad esempio, raggiungendo 256 qubit entro il 2026 come prevedono [142]) o ottenendo grandi contratti (come il recente accordo da $25M con la U.S. Air Force), potrebbe oscurare Rigetti.
    • D-Wave (QBTS) – si concentra sull’annealing quantistico, che è un approccio diverso più adatto a problemi di ottimizzazione. D-Wave ha generato più ricavi (~$4M/trimestre) dalla sua tecnologia di annealing in casi d’uso di nicchia (ad es. scheduling). Ha anche 11 valutazioni “Buy” da Wall Street secondo 24/7 Wall St., anche se alcuni la considerano meno scalabile nel lungo termine [143]. Se l’approccio di D-Wave trovasse una nicchia redditizia o se riuscisse a passare con successo al modello gate, potrebbe rappresentare una sfida.
    • Big Tech: IBM, Google, Microsoft, Amazon – IBM ha già un processore da 127 qubit e punta a oltre 1000 qubit entro il 2026 con le sue roadmap sui superconduttori. Google ha dimostrato un esperimento di supremazia quantistica nel 2019. Questi giganti hanno risorse immense e i migliori talenti. Tipicamente non sono agili come le startup, ma i loro progressi non vanno sottovalutati. Ad esempio, se il sistema IBM da 127 qubit o il prossimo processore Osprey da 433 qubit mostreranno operazioni ad alta fedeltà in modo costante, IBM potrebbe attrarre i clienti a cui punta Rigetti. Inoltre, le big tech spesso collaborano o acquisiscono startup promettenti; è sia un rischio che un’opportunità per Rigetti (potrebbe essere acquisita, oppure superata dalla concorrenza, a seconda di come si evolveranno le cose).
    • Player internazionali:
      • La Cina sta investendo molto nel quantum computing (anche se le aziende cinesi non sono accessibili agli investitori occidentali, i loro progressi tecnologici potrebbero fare un salto e raggiungere traguardi che cambiano lo scenario globale).
      • L’Europa ha aziende come IQM (in Finlandia) che lavorano sui qubit superconduttori, e il Canada ha Xanadu (quantum computing fotonico). Quindi la competizione è globale.
    • Se un concorrente dovesse ottenere una svolta significativa (ad es. qubit stabili e corretti dagli errori, o un risultato di vantaggio quantistico pratico), potrebbe attirare clienti e capitali a discapito degli altri. Rigetti deve mantenere il ritmo o rischia di perdere il suo vantaggio da first mover. 24/7 Wall St. ha osservato che attualmente Rigetti “è indietro rispetto a IonQ” in termini di trazione commerciale [144] – è un avvertimento che Rigetti non può permettersi di restare troppo indietro nei casi d’uso reali.
  • Volatilità del titolo e sentimento degli investitori: Il titolo Rigetti è chiaramente volatile – può subire forti oscillazioni a causa di notizie o speculazioni. Questo di per sé è un rischio: una notizia negativa (ad esempio, un trimestre con imprevisti o l’annuncio di una diluizione) potrebbe causare un forte calo del titolo. L’elevata volatilità potrebbe scoraggiare alcuni investitori istituzionali (che spesso preferiscono aziende stabili e prevedibili). Inoltre, c’è il rischio di una più ampia rotazione di mercato fuori dal settore tech speculativo. Se fattori macroeconomici (tassi d’interesse, ecc.) spingono gli investitori verso modalità di minor rischio, aziende come Rigetti potrebbero subire forti cali poiché i capitali si spostano verso asset più sicuri. Ne abbiamo avuto un assaggio il 22 settembre, quando l’aumento dei rendimenti obbligazionari ha inizialmente fatto scendere Rigetti dell’11% prima che rimbalzasse [145]. Se i tassi d’interesse continuano a salire, il valore attuale dei progetti speculativi a lungo termine diminuisce nei modelli degli investitori, il che potrebbe danneggiare RGTI. Inoltre, il titolo è salito così tanto che eventuali insider o primi investitori potrebbero voler incassare (in effetti, ci sono state vendite da parte di insider: ad esempio, un direttore ha venduto azioni a circa $24,75 a metà settembre [146]). Forti vendite da parte di insider o offerte secondarie potrebbero esercitare una pressione al ribasso sul titolo.
  • Diluizione e diluizione degli azionisti: Rigetti ha già diluito gli azionisti con l’offerta ATM (da cui il grande aumento della capitalizzazione di mercato anno su anno riflette in parte un maggior numero di azioni in circolazione). Se il titolo rimane alto, il management potrebbe essere tentato di raccogliere ancora più capitale (battendo il ferro finché è caldo). Sebbene più liquidità non sia negativa per le prospettive dell’azienda, ogni nuova azione emessa riduce la percentuale di proprietà esistente. Se non viene fatto in modo accrescitivo, la diluizione può danneggiare i parametri per azione. Gli investitori dovranno fidarsi del management per bilanciare le esigenze di raccolta fondi con il rischio di diluizione. La buona notizia è che la liquidità attuale dovrebbe bastare per un po’; ma se, ad esempio, Rigetti decidesse di costruire un secondo impianto di produzione o acquisire un’azienda, potrebbe esserci un nuovo aumento di capitale.
  • Rischi di esecuzione e di scalabilità: I progetti di R&S non sempre vanno a buon fine nei tempi previsti. Rigetti ha fissato obiettivi tecnici molto ambiziosi (oltre 100 qubit entro la fine del 2025, presumibilmente ancora di più in seguito). Esiste un reale rischio di ritardi o problemi tecnici. Ad esempio, integrare 16 chiplet potrebbe introdurre modalità di errore impreviste; oppure l’elettronica di controllo per 100 qubit potrebbe incontrare colli di bottiglia. Se Rigetti non dovesse raggiungere un obiettivo molto pubblicizzato, il titolo potrebbe reagire negativamente. Allo stesso modo, man mano che l’organizzazione cresce (serviranno più ingegneri, ecc.), il rischio di esecuzione aumenta – gestire team più grandi e operazioni più complesse è una sfida. Abbiamo visto altre aziende quantistiche avere difficoltà dopo i primi successi a causa di problemi di scalabilità o cambi di management. Rigetti dovrà eseguire quasi alla perfezione per giustificare la sua valutazione.
  • Nessun profitto e percorso incerto verso la redditività: In definitiva, il valore di un’azione si sostiene grazie ai profitti generati dall’azienda o almeno da una chiara creazione di valore. Rigetti è probabilmente ancora lontana anni dalla redditività (gli analisti prevedono perdite continue almeno fino al 2026). Se i ricavi non aumenteranno prima che i fondi si esauriscano, Rigetti potrebbe dover raccogliere nuovamente capitali o tagliare le spese, entrambe opzioni problematiche. Gli investitori oggi stanno concedendo a Rigetti il beneficio del dubbio sui profitti, ma ciò potrebbe non durare indefinitamente. Il rischio è che, quando Rigetti proverà a diventare commerciale (ad esempio nel 2027 o oltre), la concorrenza e il costo del calcolo potrebbero ridurre i margini o richiedere investimenti ancora maggiori, ritardando ulteriormente il punto di pareggio. Nel peggiore dei casi, se la tecnologia quantistica dovesse richiedere troppo tempo, Rigetti potrebbe bruciare tutta la liquidità e dover ristrutturare drasticamente – questo è lo scenario ribassista.

Prospettive:

Al 23 settembre 2025, le prospettive per Rigetti Computing sono cautamente ottimistiche con una alta variabilità degli esiti possibili:

Breve termine (prossimi 3-6 mesi): Il titolo probabilmente si muoverà in base alle notizie. Possibili catalizzatori positivi includono il raggiungimento del prototipo da 100 qubit entro il quarto trimestre, eventuali nuove commesse governative (magari un annuncio a una conferenza o ulteriori finanziamenti dagli Stati Uniti), oppure upgrade degli analisti di altre società che si allineano alla visione di B. Riley. Rigetti potrebbe anche presentare a eventi di settore (come la call sugli utili del secondo trimestre, il CEO ha partecipato a interviste su Yahoo Finance e CNBC) – qualsiasi dichiarazione forte potrebbe muovere il titolo. Al contrario, segnali di ritardi nelle tempistiche o un selloff tecnologico più ampio potrebbero penalizzare RGTI. Non sarebbe sorprendente vedere una certa consolidazione del prezzo intorno ai livelli attuali mentre gli investitori attendono la conferma del prossimo traguardo. La volatilità rimarrà elevata; il range di negoziazione potrebbe essere ampio (ad esempio, supporto a 20$ e resistenza oltre i 30$) a meno che nuove informazioni non indirizzino un trend.

Medio termine (prossimi 1-2 anni): Questo periodo sarà cruciale per trasformare l’hype in sostanza. Entro la fine del 2025 sapremo se Rigetti avrà raggiunto l’obiettivo dei 100 qubit. Nel 2026, l’attenzione si sposterà sulla capacità di Rigetti di iniziare a dimostrare i primi casi d’uso pratici e forse generare più ricavi (magari dall’uso cloud o dai primi clienti aziendali). Gli analisti cercheranno anche indicazioni su quando l’azienda potrebbe raggiungere ~1000 qubit o tentare esperimenti con qubit corretti dagli errori, poiché questa soglia è spesso citata come punto di svolta per il vantaggio quantistico diffuso. Le prospettive tra gli analisti sono che Rigetti rimarrà una story stock in questo periodo – valutata più sulla narrazione e sui traguardi che sui parametri finanziari. Possiamo aspettarci più partnership (magari con aziende della finanza o della farmaceutica per progetti pilota) man mano che il quantum computing si avvicina alle applicazioni reali. Se Rigetti continuerà sulla sua roadmap e il quantum computing resterà una priorità nazionale, l’azienda potrebbe continuare a crescere in valore strategico. Esiste anche la possibilità di M&A – grandi aziende tech potrebbero guardare a Rigetti per un’acquisizione se questa possiede IP critici e volessero accelerare i propri sforzi quantistici. Potrebbe essere uno scenario di uscita (anche se presumibilmente Rigetti vorrebbe arrivare fino in fondo in modo indipendente). Il rovescio della medaglia è che, se il progresso tecnologico dovesse rallentare o un concorrente dovesse superarli, il titolo Rigetti potrebbe ristagnare o scendere, e l’azienda dovrebbe allora riorganizzarsi sotto una maggiore attenzione.

Lungo termine (oltre 3 anni): Fare previsioni a così lungo termine è difficile dato lo stadio iniziale del settore. Se Rigetti avrà successo, tra 3-5 anni potrebbe fornire computer quantistici di medie dimensioni che alcune industrie utilizzano regolarmente, e possibilmente generare decine di milioni di ricavi da servizi cloud, contratti governativi e vendite di sistemi. A quel punto, la conversazione si sposterebbe sulla commercializzazione su larga scala e forse anche sulle tempistiche per raggiungere il pareggio. La visione di Rigetti sarebbe quella di offrire, alla fine, computer quantistici abbastanza potenti da risolvere problemi che i supercomputer classici non possono affrontare – a quel punto la domanda potrebbe esplodere. Non è inconcepibile che Rigetti (e i suoi pari) servano infine un mercato analogo a quello dei supercomputer o del cloud computing di oggi. In questo scenario ottimistico, l’attuale valutazione di Rigetti di circa 9 miliardi di dollari potrebbe essere giustificata o addirittura sembrare bassa. Tuttavia, ci sono molte miglia di esecuzione tra qui e lì. L’azienda dovrà affrontare incognite tecnologiche, mantenere la liquidità durante lo sviluppo dei prodotti e difendersi da una concorrenza molto capace.

In conclusione, Rigetti Computing è una scommessa ad alto rischio sul futuro dell’informatica. Offre agli investitori una parte del sogno del calcolo quantistico – un sogno in cui accelerazioni esponenziali rendono risolvibili problemi prima irrisolvibili. Il recente balzo del titolo riflette sia i reali progressi di Rigetti sia una generosa dose di ottimismo che il sogno si stia avvicinando alla realtà. Nei prossimi trimestri, Rigetti dovrà sostenere quell’ottimismo con progressi continui e infine risultati tangibili (sotto forma di accordi commerciali o di un vantaggio quantistico dimostrabile). L’azienda si è fatta notare con grandi annunci e forti rialzi in borsa; ora arriva la parte più difficile: mantenere quelle aspettative.

Per un pubblico interessato sia alla finanza che alla tecnologia, Rigetti rappresenta un caso affascinante in cui la scienza d’avanguardia incontra la speculazione di mercato. È un promemoria che in campi come il calcolo quantistico, il confine tra svolta e clamore può essere sottile. Come ha notato ironicamente un analista, le azioni del calcolo quantistico hanno “echi della prima frenesia dell’IA” [147] – entusiasmo enorme ma necessità di distinguere il progresso sostenibile dal clamore di breve periodo. Il percorso di Rigetti a settembre 2025 incarna questa dualità: l’azienda sta raggiungendo risultati tecnici notevoli, ma il ritorno commerciale è ancora all’orizzonte.

Gli investitori che considerano Rigetti devono essere pronti a una corsa movimentata. Il titolo potrebbe continuare a salire se la traiettoria quantistica rimane positiva, specialmente con catalizzatori come spinte governative o nuovi traguardi tecnologici. Tuttavia, date le incertezze, dimensionamento della posizione e gestione del rischio sono fondamentali – si dovrebbe investire solo ciò che si è disposti a perdere in un’operazione speculativa come questa. Alla fine, la storia di Rigetti sarà probabilmente scritta dal suo successo scientifico e ingegneristico. Per ora, si presenta come un attore audace nella rivoluzione quantistica, con un prezzo delle azioni all’altezza delle sue ambizioni.

Fonti:

  • MarketBeat – Rigetti Computing raggiunge un nuovo massimo annuale dopo l’upgrade di B. Riley [148] [149] [150]
  • Motley Fool via Nasdaq – Perché Rigetti Computing è estremamente volatile oggi [151] [152] [153]
  • 24/7 Wall St. – Compra, Vendi e Mantieni: D-Wave, IonQ e Rigetti Computing [154] [155] [156]
  • GlobeNewswire (Rigetti IR) – Rigetti vince un contratto AFRL per il networking quantistico da 5,8 milioni di dollari [157] [158]
  • GlobeNewswire (Rigetti IR) – Risultati finanziari Rigetti Q2 2025 e lancio del sistema 36Q [159] [160] [161]
  • Carbon Credits/Tech News – Le azioni quantistiche salgono grazie alla strategia e ai finanziamenti USA [162] [163]
  • TipRanks News – Perché le azioni Rigetti stanno salendo (riassunto generato automaticamente) [164] [165]
  • Yahoo Finance / Rigetti Newsroom – Interviste al CEO e rassegna stampa [166] [167]
  • Yahoo Finance – Investitori istituzionali e operazioni interne su RGTI [168] [169]
Rigetti Computing CEO on quantum roadmap

References

1. 247wallst.com, 2. www.marketbeat.com, 3. www.marketbeat.com, 4. carboncredits.com, 5. 247wallst.com, 6. 247wallst.com, 7. 247wallst.com, 8. 247wallst.com, 9. www.nasdaq.com, 10. www.globenewswire.com, 11. www.globenewswire.com, 12. 247wallst.com, 13. www.marketbeat.com, 14. www.marketbeat.com, 15. www.nasdaq.com, 16. www.tipranks.com, 17. www.globenewswire.com, 18. www.marketbeat.com, 19. www.globenewswire.com, 20. www.globenewswire.com, 21. www.nasdaq.com, 22. 247wallst.com, 23. 247wallst.com, 24. 247wallst.com, 25. 247wallst.com, 26. 247wallst.com, 27. 247wallst.com, 28. 247wallst.com, 29. www.nasdaq.com, 30. www.globenewswire.com, 31. www.globenewswire.com, 32. www.marketbeat.com, 33. www.tipranks.com, 34. www.nasdaq.com, 35. www.marketbeat.com, 36. 247wallst.com, 37. 247wallst.com, 38. www.tipranks.com, 39. 247wallst.com, 40. www.marketbeat.com, 41. www.tipranks.com, 42. carboncredits.com, 43. www.tipranks.com, 44. 247wallst.com, 45. 247wallst.com, 46. 247wallst.com, 47. stocktwits.com, 48. 247wallst.com, 49. www.marketbeat.com, 50. www.nasdaq.com, 51. www.nasdaq.com, 52. www.nasdaq.com, 53. www.marketbeat.com, 54. www.tipranks.com, 55. www.globenewswire.com, 56. 247wallst.com, 57. www.globenewswire.com, 58. www.globenewswire.com, 59. www.globenewswire.com, 60. www.globenewswire.com, 61. www.globenewswire.com, 62. www.globenewswire.com, 63. 247wallst.com, 64. x.com, 65. www.marketbeat.com, 66. www.nasdaq.com, 67. www.nasdaq.com, 68. www.marketbeat.com, 69. www.rigetti.com, 70. www.rigetti.com, 71. 247wallst.com, 72. 247wallst.com, 73. carboncredits.com, 74. carboncredits.com, 75. carboncredits.com, 76. carboncredits.com, 77. carboncredits.com, 78. 247wallst.com, 79. 247wallst.com, 80. 247wallst.com, 81. www.marketbeat.com, 82. www.marketbeat.com, 83. www.marketbeat.com, 84. www.marketbeat.com, 85. www.marketbeat.com, 86. www.nasdaq.com, 87. www.nasdaq.com, 88. www.nasdaq.com, 89. www.nasdaq.com, 90. www.nasdaq.com, 91. www.nasdaq.com, 92. 247wallst.com, 93. 247wallst.com, 94. 247wallst.com, 95. 247wallst.com, 96. 247wallst.com, 97. 247wallst.com, 98. 247wallst.com, 99. finance.yahoo.com, 100. 247wallst.com, 101. www.nasdaq.com, 102. 247wallst.com, 103. www.globenewswire.com, 104. www.marketbeat.com, 105. www.globenewswire.com, 106. www.globenewswire.com, 107. www.globenewswire.com, 108. www.globenewswire.com, 109. www.marketbeat.com, 110. www.marketbeat.com, 111. www.marketscreener.com, 112. www.rigetti.com, 113. www.globenewswire.com, 114. www.globenewswire.com, 115. www.globenewswire.com, 116. www.globenewswire.com, 117. www.globenewswire.com, 118. www.marketbeat.com, 119. www.globenewswire.com, 120. www.globenewswire.com, 121. www.globenewswire.com, 122. www.globenewswire.com, 123. www.globenewswire.com, 124. www.globenewswire.com, 125. www.globenewswire.com, 126. www.globenewswire.com, 127. www.globenewswire.com, 128. www.globenewswire.com, 129. www.globenewswire.com, 130. www.globenewswire.com, 131. www.rigetti.com, 132. www.rigetti.com, 133. www.rigetti.com, 134. 247wallst.com, 135. www.tipranks.com, 136. www.globenewswire.com, 137. www.globenewswire.com, 138. www.globenewswire.com, 139. www.marketbeat.com, 140. 247wallst.com, 141. 247wallst.com, 142. 247wallst.com, 143. 247wallst.com, 144. 247wallst.com, 145. www.nasdaq.com, 146. www.marketbeat.com, 147. 247wallst.com, 148. www.marketbeat.com, 149. www.marketbeat.com, 150. www.marketbeat.com, 151. www.nasdaq.com, 152. www.nasdaq.com, 153. www.nasdaq.com, 154. 247wallst.com, 155. 247wallst.com, 156. 247wallst.com, 157. www.globenewswire.com, 158. www.globenewswire.com, 159. www.globenewswire.com, 160. www.globenewswire.com, 161. www.globenewswire.com, 162. carboncredits.com, 163. carboncredits.com, 164. www.tipranks.com, 165. www.tipranks.com, 166. www.rigetti.com, 167. www.rigetti.com, 168. www.marketbeat.com, 169. www.marketbeat.com

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