23 Settembre 2025
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Starlink vs OneWeb: La sfida definitiva per Internet satellitare nel 2025 🚀🌐

Wi‑Fi Titans Clash: Starlink Gen3 vs TP‑Link Deco BE95 vs Netgear Orbi 970 – 2025 Mesh Router Showdown
  • Sviluppi recenti (2024–2025): Gli ultimi due anni sono stati cruciali nella corsa a Internet satellitare, con sia Starlink che OneWeb che hanno raggiunto nuovi traguardi:
    • L’ascesa di Starlink: Starlink di SpaceX ha lanciato a un ritmo incessante – oltre 100 missioni nell’ultimo anno soltanto [1] – dispiegando i suoi satelliti di seconda generazione che aumentano enormemente la capacità della rete. Entro metà 2025, Starlink aveva ~8.000 satelliti lanciati (circa 7.800 in orbita e operativi) [2], già ben oltre qualsiasi concorrente. Questa crescita rapida ha permesso a Starlink di superare 4 milioni di abbonati a livello globale entro la fine del 2024 (in aumento da ~1 milione nel 2022) [3] – una curva di adozione meteoritica per un servizio di telecomunicazioni. Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, ha confermato che Starlink ha raggiunto 4M di utenti attivi a settembre 2024 ed era sulla buona strada per arrivare a 5M poco dopo [4]. Gran parte di questa crescita è arrivata dall’espansione in nuovi mercati e settori. Nel 2023–2025 Starlink è passata dall’essere disponibile in ~40 paesi a oltre 60 paesi e territori, incluse importanti espansioni in Africa, Asia e Medio Oriente [5]. In particolare, India – con la sua enorme popolazione rurale – ha finalmente concesso a Starlink una licenza nel giugno 2025, unendosi a OneWeb e JioSat come operatori autorizzati [6] [7]. Questa è stata una vittoria normativa significativa, dato che l’India inizialmente aveva vietato le prevendite di Starlink in attesa dell’approvazione della licenza. Starlink ha anche siglato accordi con operatori indiani (inclusi il partner di OneWeb Airtel e il rivale Jio) per collaborare sulla connettività rurale una volta approvata [8], un segnale che Starlink potrebbe lavorare con i fornitori terrestri in alcuni mercati invece di competere semplicemente. Il 2024–2025 ha visto anche Starlink ampliare le sue offerte di servizi. Un importante sviluppo è stato l’avvento della connettività satellitare “Direct-to-Cell”: nell’estate 2025, SpaceX e T-Mobile hanno avviato la prima fase della loro partnership per connettere i normali telefoni cellulari tramite i satelliti Starlink [9]. A luglio 2025, i dispositivi abilitati Starlinkl’invio di messaggi (SMS) è diventato disponibile al pubblico per gli abbonati T-Mobile, AT&T e Verizon negli Stati Uniti e in alcune parti della Nuova Zelanda, utilizzando telefoni esistenti che ora possono collegarsi ai satelliti quando sono fuori dalla copertura delle torri [10]. Questa capacità di collegamento diretto satellite-telefono – inizialmente per i messaggi di testo, con piani futuri per voce e dati a bassa velocità – è un game changer, che di fatto cancella nel tempo le zone morte della rete cellulare. Sfrutta i più recenti satelliti V2 di Starlink, che trasportano carichi speciali per comunicare sulle bande cellulari standard. Non esiste un servizio analogo diretto al dispositivo per OneWeb (anche se altri come AST SpaceMobile ci stanno lavorando). Starlink si sta quindi posizionando non solo come un ISP ma come un extension of mobile networks. Come ha osservato un analista, “Starlink is likely to develop into an over-the-top service… moving up the value chain”, offrendo potenzialmente servizi di comunicazione integrati che competono con i tradizionali operatori di telecomunicazioni [11]. In effetti, l’incursione di Starlink nelle comunicazioni sicure per i governi (come l’accordo per fornire servizi satellitari criptati al governo italiano) ha rafforzato l’idea che SpaceX stia andando oltre la semplice connettività [12] [13]. Parallelamente, Starlink ha courting enterprise and government clients in modo più attivo. Entro il 2025 aveva fatto “deep inroads with corporate customers,” secondo Reuters [14], incluso la firma di accordi con compagnie aeree (dalle Hawaiian Airlines alle flotte di jet privati) per installare il Wi-Fi Starlink, e la vittoria di contratti per servire cruise lines (Royal Caribbean e altre ora usano Starlink per offrire la banda larga ai passeggeri in mare). SpaceX riferisce che, a partire dal 2025, “most major cruise lines and several commercial airlines” stanno fornendo internet Starlink ai loro passeggeri [15] – un risultato notevole in poco tempo. Starlink è stata anche in prima linea nella disaster response: ha fornito connettività di emergenza nell’Ucraina in guerra, a Maui e in Canada colpite da incendi, dopo gli uragani negli Stati Uniti, e altro ancora [16]. Questo ha aumentato il profilo di Starlink (e anche alcune controversie politiche, come si è visto quando il controllo di Musk sui terminali ucraini è stato oggetto di attenzione). Tuttavia, la rete ha dimostrato il suo valore nelle crisi grazie alla rapidità di dispiegamento dove le infrastrutture sono fuori uso <a href=”httstarlink.com. Sul fronte tecnico, Starlink ha trascorso il 2024 a perfezionare le prestazioni della sua rete. Entro la metà del 2025 l’azienda ha annunciato di aver raggiunto la sua latenza più bassa e le velocità più alte di sempre, toccando una latenza mediana di circa 25 ms negli Stati Uniti. [17] e aggiornando le infrastrutture di terra (oltre 100 gateway solo negli Stati Uniti) per ridurre al minimo i tempi di ping [18]. L’uso di collegamenti laser ottici sui satelliti più recenti ha permesso a Starlink di instradare i dati nello spazio per evitare percorsi terrestri lenti o distanti [19]. In sostanza, i satelliti Gen2 di Starlink (ognuno con una massa circa 3 volte superiore a quelli precedenti e 4 volte la capacità [20]) hanno trasformato la costellazione in un sistema molto più robusto e a rete mesh. SpaceX sta persino testando collegamenti laser satellite-satellite per coprire regioni senza stazioni di terra (ad es. aree polari). Tutti questi progressi hanno aiutato Starlink a migliorare affidabilità e costanza per gli utenti verso la fine del 2025.
    • I progressi di OneWeb: Per OneWeb, il periodo 2023–2025 è stato all’insegna di ripresa, completamento e integrazione. Dopo essere uscita dalla bancarotta nel 2020 grazie al sostegno del governo britannico e di Bharti, OneWeb ha completato la sua costellazione di prima generazione a marzo 2023 – raggiungendo i circa 618 satelliti necessari per la copertura globale [21] [22]. A causa della geopolitica (la guerra in Ucraina), OneWeb ha dovuto cambiare fornitore di lanci – ha infatti ricevuto un aiuto da SpaceX, che ha lanciato satelliti OneWeb su Falcon 9 nel 2022–23, nonostante Starlink fosse un concorrente. All’inizio del 2023, OneWeb aveva abbastanza satelliti in orbita da fornire un servizio continuo sopra ~50° di latitudine N/S, e l’ultimo lotto di satelliti, più tardi nello stesso anno, ha colmato le restanti lacune di copertura [23]. L’azienda si è poi concentrata sulla distribuzione di stazioni di terra in tutto il mondo – un’impresa costosa e complessa, poiché OneWeb necessita di numerosi gateway terrestri per scaricare il traffico in banda Ku e reindirizzarlo su internet o sulle reti dei clienti. Alcuni ritardi nelle infrastrutture di terra hanno posticipato la piena disponibilità commerciale a inizio 2024, poi alla primavera 2025 per alcune regioni [24]. Ma a metà 2025, OneWeb (ora con il marchio “Eutelsat OneWeb”) ha annunciato che la sua rete era pienamente operativa a livello globale, con circa 50 stazioni gateway che collegano la costellazione LEO a internet terrestre [25]. Questo traguardo ha significato che OneWeb poteva finalmente iniziare a servire clienti ovunque (in precedenza alcune regioni, come parti dell’Africa e del Medio Oriente, erano in attesa dell’attivazione dei gateway). Vale la pena notare che il servizio globale di OneWeb esclude ancora alcuni luoghi per motivi normativi – ad esempio, come Starlink, non è attivo in Russia/Cina, e in alcuni paesi si affida ad accordi con partner locali (OneWeb ora ha un accordo di distribuzione esclusiva con Nelco (Tata) in India, ad esempio [26]). Un evento trasformativo per OneWeb è stata la sua fusione con Eutelsat, completata a fine 2023 [27] [28]. L’operatore francese di satelliti GEO Eutelsat ha acquisito OneWebin un accordo azionario, creando la prima azienda combinata GEO-LEO al mondo. A partire dal 2024, l’azienda fusa si chiama semplicemente Eutelsat (hanno abbandonato il marchio aziendale separato OneWeb) [29], anche se il servizio LEO stesso continua sotto il nome “OneWeb” come linea di prodotto [30]. Questa fusione ha portato a OneWeb la forza finanziaria di cui aveva bisogno e una forza vendita globale già esistente. Ha inoltre dato a Eutelsat una rete ibrida unica: 36 satelliti geostazionari e oltre 600 satelliti in orbita bassa che lavorano insieme [31]. La strategia è offrire soluzioni integrate – ad esempio, un operatore mobile potrebbe usare i satelliti GEO di Eutelsat per una copertura ampia e la diffusione, mentre utilizza OneWeb LEO per collegamenti a bassa latenza, tutto in un unico pacchetto. Eutelsat si è posizionata come un campione europeo per contrastare Starlink: l’azienda combinata si rivolge a governi e fornitori di telecomunicazioni che “molti paesi non allineati stanno cercando soluzioni alternative, non americane” per una connettività sicura [32]. Infatti, dopo la fusione, OneWeb ha acquisito nuovi clienti governativi in Europa, Medio Oriente e Asia che vedono una rete sostenuta dall’Europa come politicamente vantaggiosa [33] [34]. L’amministratore delegato di Eutelsat ha osservato nel 2025 che “con la geopolitica attuale c’è interesse da parte di molti paesi… soluzioni non americane, non cinesi” [35] – un chiaro riferimento al fatto che OneWeb è un’opzione interessante per chi diffida di Starlink (USA) o delle costellazioni LEO pianificate dalla Cina. Sul fronte commerciale, OneWeb nel 2024–2025 ha avviato il servizio live in settori chiave: nell’aviazione, come già detto, partner come Intelsat utilizzeranno OneWeb per soddisfare le esigenze Wi-Fi di diverse grandi compagnie aeree (pacchetti multi-orbita che combinano GEO+LEO) [36], e il servizio business aviation di OneWeb dovrebbe essere attivato all’inizio del 2025 tramite Gogo [37][38], indicando una forte domanda in quel settore. OneWeb ha inoltre avviato prove con governi e aziende: nel 2024 ha effettuato una dimostrazione di successo con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per le comunicazioni artiche, e ha fornito collegamenti a comunità remote dell’Alaska e avamposti scientifici che in precedenza non avevano banda larga affidabile. In termini di ricavi, OneWeb rimane più piccola di Starlink, ma Eutelsat ha riportato una solida crescita dei ricavi LEO nel 2024–25, con i servizi governativi tramite OneWeb in aumento del 10% in un trimestre [39]. La capacità di OneWeb di fornire reti sicure e private (nessun dato che transita su internet pubblico) è stata un punto di forza per alcuni governi e aziende preoccupati per la cybersicurezza [40]. Guardando al futuro, OneWeb si sta ora preparando per la sua costellazione di seconda generazione. Nel 2024, Eutelsat ha deciso di ridimensionare inizialmente la Gen2 completa e invece perseguire un aggiornamento graduale [41] [42]. Prevedono di lanciare prima circa 💯 nuovi satelliti intorno al 2026 come “estensione” della rete attuale [43] [44]. Airbus si è aggiudicata il contratto nel dicembre 2024 per costruire questi satelliti di nuova generazione a Tolosa, con consegne dalla fine del 2026 [45] [46]. Questi nuovi satelliti potenzieranno le capacità di OneWeb – aggiungendo, secondo quanto riferito, funzionalità come beam-hopping, integrazione 5G e persino servizi di Posizionamento, Navigazione e Timing (PNT) per fornire funzionalità simili al GPS <a href=”https://www.newspace.im/constellations/oneweb-gen2#:~:text=,start%20deployments%20as%20soon%20as” target=”_blank” rnewspace.im [47]. La visione Gen2 di OneWeb (prima della riduzione) era potenzialmente di crescere fino a diverse migliaia di satelliti, ma per ora Eutelsat sta dando priorità a “compatibilità e continuità” – assicurando che i nuovi satelliti funzionino senza problemi con la Gen1 e che la qualità del servizio migliori soltanto [48] [49]. L’obiettivo finale è allinearsi con la prevista costellazione sicura multi-orbita IRIS² dell’Europa entro il 2030, dove OneWeb costituirebbe la componente LEO [50] [51]. Dal punto di vista finanziario, per finanziare questa crescita, l’azienda è alla ricerca di nuovi capitali. A metà 2025, il nuovo CEO di Eutelsat Jean-François Fallacher si è affrettato a raccogliere circa €1,3–1,5 miliardi per l’espansione di OneWeb [52] [53]. Investitori già presenti in OneWeb come Bharti (India) e SoftBank, e fondi europei, sono stati coinvolti per ulteriori investimenti per “tenere a galla il rivale di Starlink”, come ha scritto senza mezzi termini un articolo di Bloomberg. Questo sottolinea che, sebbene OneWeb abbia un forte sostegno, il costo per restare competitivi con Starlink (che beneficia delle grandi risorse finanziarie e delle capacità di lancio di SpaceX) rappresenta una sfida seria.
    • Stato normativo e di licenza: Gestire un servizio globale di internet satellitare richiede di navigare regimi normativi complessi in ogni paese e il coordinamento delle frequenze a livello internazionale. Starlink e OneWeb hanno entrambi ottenuto vittorie e incontrato ostacoli su questo fronte: Frequenze e coordinamento: Entrambi i sistemi hanno presentato domanda tramite l’ITU e le autorità nazionali per l’uso su larga scala dello spettro LEO (principalmente nelle bande Ku/Ka). Le richieste di Starlink (sotto la FCC statunitense) coprono un totale previsto di 42.000 satelliti su molteplici orbite shell [54], e la FCC ha concesso licenze per circa 12.000 finora (inclusi circa 7.500 satelliti Gen2 approvati a fine 2022). Le richieste di OneWeb (tramite il regolatore del Regno Unito e ora della Francia dopo la fusione) hanno ottenuto i diritti per un’iniziale costellazione di 648 satelliti e avevano piani su carta per espansioni fino a circa 6.000. Il coordinamento internazionale ha generalmente permesso a entrambe le costellazioni di coesistere distanziando le orbite shell e le frequenze – anche se ci sono stati alcuni scontri (ad es. Kuiper di Amazon, Guanwang della Cina, OneWeb e Starlink che si contendono slot LEO simili). Ad oggi, nessuna grande disputa per interferenze ha bloccato le operazioni, ma la FCC e l’ITU stanno monitorando attentamente il potenziale affollamento dello spettro. Un attrito normativo degno di nota è stato tra OneWeb e Starlink riguardo allo spettro V-band: l’uso della V-band da parte di OneWeb per futuri collegamenti inter-satellitari potrebbe sovrapporsi ai piani di Starlink per i downlink in E-band, richiedendo un attento coordinamento [55]. Tali questioni tecniche vengono discusse nei forum regolatori. Accesso al mercato e licenze: A terra, ogni paese spesso richiede una licenza per i terminali utente (spesso sotto una categoria come GMPCS – Global Mobile Personal Communications by Satellite). OneWeb, grazie all’avvio anticipato e ai legami governativi, ha ottenuto alcune licenze prima di Starlink – ad esempio, OneWeb ha ottenuto la licenza GMPCS in India nel 2021 [56], mentre quella di Starlink è stata approvata solo nel 2025 [57]. Allo stesso modo, OneWeb (con partner locali) ha ottenuto l’accesso in mercati come Canada, Scandinavia e alcuni paesi africani in modo relativamente agevole. Starlink inizialmente ha adottato un approccio “move fast”, talvolta accettando preordini anche prima dell’approvazione formale, il che ha portato a qualche richiamo (ad es. l’India nel 2021 ha chiesto a Starlink di smettere di vendere preordini senza licenza). Ora, Starlink ha imparato a giocare secondo le regole: si sta attivamente confrontando con i regolatori di tutto il mondo e persino collaborando con operatori storici per facilitare l’ingresso. Ad esempio, in Giappone, Starlink ha collaborato con il provider mobile KDDI per la copertura rurale; in Canada ha lavorato con il governo su progetti pilota rurali; e come già detto, in India sia Jio che Airtel (rivali nelle telecomunicazioni!) hanno manifestato la volontà di distribuire Starlink una volta ottenuta la licenza <a href=”https://www.rcrwireless.com/20250609/5g/starlink-satellite-in-india#:~:text=significantly%20expand%20internet%20access%20across,and%20remote%20areas%20in%20India” target=”_blank” rel=”norefercrwireless.com. Tali partnership indicano che i regolatori vedono Starlink come complementare alla chiusura del divario digitale, piuttosto che puramente come concorrenza. Entrambe le aziende hanno affrontato condizioni nazionali uniche. Nell’UE, i regolatori sono stati generalmente favorevoli ma hanno richiesto il rispetto delle leggi locali. L’ARCEP francese ha concesso la licenza a Starlink nel 2021, poi l’ha sospesa brevemente dopo una contestazione legale da parte di un rivale, prima di ripristinarla con alcune condizioni (come il monitoraggio e una revisione annuale) – segnalando che anche gli operatori dirompenti devono seguire le regole. In Africa, molte nazioni hanno accelerato le licenze Starlink nel 2023–25 per aumentare la connettività, mentre il Sudafrica ha resistito a causa delle leggi sull’ownership di empowerment (che richiedono il 30% di capitale locale, cosa a cui Starlink/SpaceX non ha acconsentito) [58] [59]. Russia e Cina hanno esplicitamente respinto le operazioni di Starlink/OneWeb (la Russia ha persino approvato leggi contro internet da “satelliti stranieri”), principalmente per ragioni politiche e di sicurezza – preferiscono sviluppare le proprie costellazioni ed evitare reti occidentali. OneWeb aveva effettivamente stazioni di terra in Russia in base a un accordo del 2019, ma sono state chiuse dopo l’invasione del 2022; ora OneWeb e Starlink di fatto non possono servire la Russia (anche se terminali Starlink sono stati contrabbandati in alcuni paesi da utenti in cerca di internet non censurato). La tensione geopolitica gioca infatti un ruolo: Valour Consultancy ha osservato che le reti LEO sono “particolarmente suscettibili alle tensioni geopolitiche”, con l’accesso spesso bloccato nei regimi autoritari [60]. In termini di tendenze politiche, i regolatori si concentrano sempre più su sicurezza spaziale e condivisione dello spettro per le megacostellazioni. Enti come la FCC statunitense hanno introdotto regole che richiedono il rapido deorbiting dei satelliti LEO dopo la missione (SpaceX si conforma deorbitando rapidamente i Starlink guasti; i satelliti OneWeb, a 1200 km, hanno propulsione a bordo per deorbitare a fine vita ed evitare decenni di decadimento). Sono in corso discussioni presso l’ONU e l’ITU sull’aggiornamento delle linee guida per la mitigazione dei detriti dato il numero di Starlink. Inoltre, la governance dei dati è una questione emergente: l’India, ad esempio, ha imposto che Starlink (e OneWeb) debbano instradare i dati degli utenti localmente e avere capacità di intercettazione legale per motivi di sicurezza [61]. Tali requisiti significano che gli operatori satellitari spesso necessitano di gateway locali o partnership per rispettare la localizzazione dei dati (la strategia di OneWeb di gateway locali si adatta bene; Starlink è più decentralizzato ma ha iniziato a creare nodi di interconnessione locali per soddisfare le normative). In sintesi, sia Starlink che OneWeb stanno navigando in un mosaico di regole nazionali – Starlink con una reputazione un po’ da ribelle che sta ammorbidendo tramite partnership, e OneWeb con un approccio più tradizionale da telecomunicazioni sfruttando la sua parziale proprietà governativa per guadagnare fiducia. Entro la fine del 2025, entrambe avranno licenze in molte decine di paesi, ma ciascuna dovrà ancora affrontare resistenze e continuare l’attività di lobbying. La competizione tra loro ha persino stimolato nuove regolamentazioni (ad es. allocazione dello spettroi quadri normativi in India sono stati in parte influenzati dalla corsa tra Starlink, OneWeb e altri [62]).
    • Strategie aziendali e partnership: Il diverso DNA di Starlink e OneWeb è evidente nelle loro strategie aziendali. La strategia di Starlink è stata fin dal primo giorno integrata verticalmente e diretta all’utente finale. SpaceX possiede e gestisce i satelliti, costruisce internamente i terminali utente, vende il servizio online e fino a poco tempo fa non si affidava a distributori terzi. Questo ha permesso una rapida scalabilità e il controllo dei costi – come afferma SpaceX, tenere tutto internamente consente di trasferire i risparmi ai consumatori [63]. Tuttavia, riconoscendo i diversi segmenti di mercato, Starlink ha iniziato a stringere partnership dove ha senso. Ad esempio, SpaceX ha autorizzato una rete di rivenditori Starlink come Speedcast e Clarus che confezionano Starlink per settori specifici (marittimo, minerario, imprese rurali) [64] [65]. Questi partner aggiungono valore integrando Starlink con altre connettività (ad esempio Speedcast combina Starlink con collegamenti satellitari GEO e LTE in un servizio gestito [66]). Starlink ha inoltre concluso partnership di rilievo: l’alleanza con T-Mobile per il direct-to-cell non solo espande la portata di Starlink a miliardi di dispositivi mobili nei prossimi anni, ma le consente anche di ottenere una quota del mercato terrestre tramite il marketing di un grande operatore. Nell’aviazione, SpaceX ha negoziato direttamente con le compagnie aeree – ottenendo accordi per dotare gli aerei di Wi-Fi gratuito (ad esempio Delta ha testato Starlink e Hawaiian Airlines lo offrirà a tutti i passeggeri). Nel settore pubblico e aziendale, Starlink sta perseguendo contratti dal Pentagono (la versione criptata “Starshield” di Starlink è proposta per uso militare) fino agli ISP locali (alcuni ISP rurali in Brasile e altrove rivendono Starlink a villaggi remoti). Anche la spettacolarità di Elon Musk gioca un ruolo: l’elevato profilo pubblico di Starlink crea una domanda dei consumatori che talvolta spinge le compagnie di telecomunicazioni a collaborare invece che a combatterla. La strategia di OneWeb è stata fin dall’inizio fortemente collaborativa. OneWeb ha sempre previsto di collaborare con gli operatori di telecomunicazioni esistenti – “connettere i non connessi” in cooperazione con i fornitori locali. Non vende un kit accattivante agli utenti finali; piuttosto, può vendere capacità a un operatore mobile che poi estende la propria rete tramite OneWeb. Un esempio emblematico è l’accordo con AT&T: AT&T utilizza OneWeb per fornire banda larga ai clienti business in aree remote degli Stati Uniti (il gigante delle telecomunicazioni “colma le lacune” nella sua rete in fibra/ wireless usando i satelliti di OneWeb) [67]. Allo stesso modo, BT nel Regno Unito ha collaborato con OneWeb per testare il backhaul per siti difficili da raggiungere, e Orange in Francia ha lavorato con OneWeb per territori remoti del Pacifico. OneWeb ha inoltre intelligentemente stretto partnership con Hughes Network Systems e Intelsat fin dall’inizio per la distribuzione; questi sono attori satcom affermati thche ha portato canali di vendita e competenze nell’installazione. Un altro aspetto delle partnership è l’alleanza di OneWeb con Iridium (annunciata nel 2023) – il veterano delle comunicazioni LEO per telefoni satellitari portatili. I due prevedono di offrire un servizio combinato che unisce la rete L-band a bassa larghezza di banda di Iridium con la banda larga di OneWeb, offrendo ai clienti “il meglio di entrambi” (la copertura e mobilità veramente globale di Iridium, più i dati ad alta velocità di OneWeb) – un pacchetto rivolto direttamente agli utenti marittimi e governativi che desiderano ridondanza e versatilità [68] [69]. E naturalmente, la più grande “partnership” di OneWeb è stata la sua fusione con Eutelsat, che di fatto unisce LEO e GEO sotto lo stesso tetto [70]. Questo ha un’importanza strategica: Eutelsat può includere i servizi LEO di OneWeb nelle sue offerte GEO consolidate (ad esempio, un’azienda remota potrebbe ottenere una soluzione con uptime garantito al 99,999% dove OneWeb è il servizio primario e un collegamento GEO è il backup in caso di maltempo o interruzione, tutto su un’unica fattura). L’azienda combinata sta anche sfruttando le relazioni di Eutelsat con emittenti TV, governi e operatori marittimi per promuovere la capacità OneWeb. In business strategy, Starlink è spesso vista come dirompente – va direttamente al cliente, taglia i prezzi e aggiorna rapidamente la tecnologia. OneWeb è considerata più tradizionale – si concentra sulle relazioni B2B, soddisfa i requisiti carrier-grade e ottiene il supporto strategico dei governi. Gli esperti hanno osservato che Starlink mira a essere un ISP globale unico, mentre OneWeb si inserisce nell’ecosistema delle telecomunicazioni esistente. Un’analisi dell’industria satellitare del 2025 lo ha descritto così: Starlink è simile a un gigante tecnologico aggressivo che costruisce un nuovo mercato (con analogie secondo cui “Musk gestisce un McDonald’s interstellare” — alto volume, ovunque — mentre altri sono boutique di hamburger [71]). OneWeb, con molti meno satelliti e un modello all’ingrosso, in effetti non può inseguire ogni singolo cliente, ma può concentrarsi su mercati redditizi (come aviazione, governo, marittimo) dove può essere profondamente integrata. Un aspetto interessante è come ciascuno affronta innovazione vs. legacy. Starlink notoriamente fa quasi tutto internamente (progetta i suoi chip, scrive il suo software, lancia con i propri razzi). OneWeb ha esternalizzato molto – ha fatto costruire i suoi satelliti ad Airbus (in una joint venture), li ha fatti lanciare da Arianespace e altri, e si affida a operatori partner di teleporto a terra. Questo significa che Starlink può muoversi più velocemente nel distribuire nuove funzionalità (ad esempio, rilasciando aggiornamenti software settimanali su tutta la costellazione, o progettando un nuovo terminale utente come la parabola piatta ad alte prestazioni e producendo in massa). I cambiamenti di OneWeb arrivano più lentamente e tramite collaborazione (ad esempio, il suo satellite dimostrativo beam-hopping “Joey-Sat” lanciato nel 2023 è stato un progetto congiunto con l’Agenzia Spaziale Europea per testare tecnologie per usi futuri [72]). OneWeb ora sta lavorando a stretto contatto con i governi europei (tramite IRIS²), il che potrebbe portare finanziamenti e supporto istituzionale, ma potrebbe anche comportare una tempistica burocratica. SpaceX, guidata dalla visione di Musk (e dagli incentivi di valutazione), sta correndo avanti per lanciare decine di migliaia di satelliti ed esplorare persino nuovi mercati (come IoT, direct-to-device, ecc.) alle proprie condizioni.
    • Sfide e Limitazioni: Nonostante i loro successi, sia Starlink che OneWeb affrontano sfide significative mentre ci avviciniamo al 2026 e oltre: Le sfide di Starlink: La scala di Starlink è sia la sua forza che il suo tallone d’Achille. Gestire una costellazione in continua crescita (potenzialmente 42.000 satelliti) presenta una complessità operativa senza precedenti. Gli esperti di sicurezza spaziale avvertono che i satelliti Starlink ora costituiscono la “prima fonte di rischio di collisione nell’orbita terrestre” [73] – più della metà di tutti i satelliti attivi sono Starlink. Ci sono già stati migliaia di avvicinamenti ravvicinati; il sistema autonomo di evitamento delle collisioni di SpaceX deve costantemente manovrare i satelliti per prevenire incidenti con altri veicoli spaziali o detriti. Un errore potrebbe innescare una reazione a catena (il temuto Sindrome di Kessler). Nel frattempo, gli astronomi denunciano la “minaccia astronomica” delle megacostellazioni: i satelliti Starlink sono luminosi e rovinano le osservazioni dei telescopi, e le loro emissioni radio minacciano la radioastronomia [74]. Il team di Musk ha lavorato su misure di mitigazione (rivestimenti più scuri, parasole, orari di osservazione coordinati [75]), ma con migliaia di satelliti, l’impatto sui cieli notturni e sulla scienza resta una preoccupazione costante. Un’altra sfida è rappresentata da resistenze normative e politiche. Poiché Starlink diventa parte integrante delle comunicazioni (utilizzato anche da militari e manifestanti nei conflitti), i governi temono che un’entità privata abbia così tanto controllo. L’incidente in Ucraina – in cui Musk avrebbe rifiutato di estendere la copertura Starlink per un’operazione militare – ha sollevato interrogativi sulla dipendenza dalla buona volontà di Starlink. Questo ha stimolato discussioni nell’UE su alternative sovrane (da qui IRIS²) e negli Stati Uniti sulla necessità che il Pentagono contratti servizi garantiti invece di affidarsi a condizioni commerciali. Inoltre, alcuni paesi impongono restrizioni (ad es. richiedendo l’installazione di gateway locali, capacità di intercettazione dei dati) a cui Starlink deve adeguarsi, complicando potenzialmente la sua visione di copertura globale senza soluzione di continuità [76]. La sostenibilità finanziaria è anch’essa una questione: Starlink ha investito miliardi nella produzione e nel lancio dei satelliti. Musk ha rivelato alla fine del 2022 che Starlink era ancora lontano dall’essere positivo in termini di flusso di cassa e ha persino avuto un “crisi di liquidità” quando i ritardi del razzo Starship hanno minacciato la distribuzione. Sebbene il business dei razzi di SpaceX e i finanziamenti degli investitori abbiano finora sostenuto Starlink, la domanda è se i ricavi degli abbonati (e nuove fonti di reddito come il direct-to-cell) copriranno alla fine gli enormi costi di rimpiazzare i satelliti ogni ~5 anni. Per raggiungere la redditività, Starlink potrebbe aver bisogno di circa 10+ milioni di abbonati, o di contratti governativi redditizi – nessuno dei due è garantito, data la concorrenza e le sfide tecnologiche. Infine, il modello di Starlink di internet aperta per i consumatori incontra opposizione nei regimi autoritari (che preferiscono reti controllate e gestite dallo Stato) e dagli operatori tradizionali (gli ISP terrestri in alcuni paesi vedono Starlink come una minaccia competitiva).L’azienda deve destreggiarsi tra una rete frammentata di regole sullo spettro, leggi sull’importazione (ad esempio, le parabole Starlink vietate in alcuni paesi) e persino controlli sulle esportazioni (gli Stati Uniti limitano le spedizioni di Starlink verso alcuni paesi sanzionati). Le sfide di OneWeb: OneWeb può avere meno satelliti, ma affronta la sfida di essere l’outsider contro un rivale molto più grande. Capacità e scalabilità: Con solo 600 satelliti (contro le migliaia di Starlink), la capacità totale della rete di OneWeb è naturalmente limitata. Può servire bene i clienti aziendali, ma non può facilmente scalare a milioni di utenti individuali o ad applicazioni ad alta larghezza di banda per il mercato di massa. Questo significa che OneWeb deve rimanere concentrata su nicchie ad alto valore e non disperdere troppo le proprie risorse. Se un gran numero di utenti in una zona cercasse di usare OneWeb come si usa Starlink, il servizio potrebbe diventare sovraccarico. I satelliti Gen2 pianificati aggiungeranno capacità, ma il loro dispiegamento inizierà solo nel 2026–2027 [77]. Fino ad allora, OneWeb deve gestire attentamente le proprie risorse (ad esempio, forse limitando il numero di clienti aeronautici o marittimi serviti in una regione per non sovraccaricare i fasci). Pressione finanziaria è un altro grande problema: OneWeb è già fallita una volta e, sebbene l’acquisizione da parte di Eutelsat l’abbia salvata, la società combinata ora ha un debito significativo e deve raccogliere capitali per l’espansione [78] [79]. A differenza di SpaceX, che gode di molto entusiasmo e appetito degli investitori (e ricavi dai lanci), Eutelsat-OneWeb deve convincere gli investitori che finanziare una costellazione LEO europea possa essere redditizio, in un momento in cui Starlink domina la conversazione. Nel maggio 2025 il CFO di Eutelsat ha dichiarato apertamente che stavano “cercando investitori di capitale” per la prossima fase di OneWeb [80] [81], e poco dopo, il CEO è stato sostituito – segno di una certa urgenza nel migliorare il piano finanziario. Se OneWeb non riuscisse a ottenere tutti i finanziamenti per Gen2, rischia di rimanere ulteriormente indietro dal punto di vista tecnologico. Scenario competitivo: OneWeb non compete solo con Starlink, ma presto dovrà affrontare anche il Project Kuiper di Amazon (che ha iniziato a lanciare satelliti LEO prototipo alla fine del 2023 e prevede di dispiegarne oltre 3.000 entro il 2026 circa). Amazon ha grandi risorse finanziarie e mira a servire sia i consumatori che le aziende – potenzialmente invadendo sia il territorio di Starlink che quello di OneWeb. Infatti, Amazon ha già firmato un accordo per il Wi-Fi in volo con una grande compagnia aerea (JetBlue), scegliendo esplicitamente Kuiper invece di Starlink per il futuro [82]. Se Kuiper e altri (Telesat Lightspeed, costellazioni LEO cinesi, ecc.) entreranno in funzione, OneWeb potrebbe trovarsi in un campo affollato di opzioni LEO. Alcuni analisti sono scetticitical se il mercato può supportare molti attori – “Kuiper e OneWeb non hanno la forza per sfidare Starlink… SpaceX e Starlink sono anni luce avanti rispetto ai loro concorrenti,” ha affermato la società di consulenza Strand Consult [83]. Sebbene forse eccessivamente ottimista su Starlink, ciò sottolinea che OneWeb deve differenziarsi fortemente (probabilmente tramite servizi specializzati, contratti governativi e integrazione multi-orbita) per sopravvivere alla prossima selezione del mercato. Ostacoli operativi e tecnici: La dipendenza di OneWeb dai gateway terrestri può essere una limitazione nel servire alcune aree (ad es. in mezzo all’oceano o nelle regioni polari) dove costruire un gateway è impraticabile. Fino a quando OneWeb non aggiungerà collegamenti inter-satellitari in una futura iterazione, non potrà fornire servizio a località veramente remote che non dispongono di una stazione di terra vicina – a differenza di Starlink, che ora può trasmettere tra satelliti sopra oceani o poli. Ecco perché la copertura completa Artica di OneWeb è stata raggiunta posizionando gateway in luoghi come Svalbard, Alaska e Canada settentrionale; qualsiasi interruzione in questi potrebbe influenzare gli utenti ad alta latitudine. Anche i vincoli normativi possono pesare: OneWeb, essendo in parte di proprietà governativa, potrebbe affrontare vincoli geopolitici (ad es. la difesa USA si fiderebbe di una rete in parte di proprietà di stati esteri? Al contrario, i paesi sospettosi dell’Occidente si fideranno di OneWeb dato il coinvolgimento di UK/Francia? Serve un posizionamento delicato). Sul lato prodotto, OneWeb attualmente non dispone nemmeno di un terminale consumer a basso costo – le sue antenne utente sono pannelli piatti a puntamento elettronico più complessi (prodotti da Intellian e altri) destinati alle imprese, che costano molto più del piatto Starlink da 600 dollari. Questo significa che se OneWeb volesse mai entrare nel mercato consumer diretto, avrebbe bisogno di hardware più economico – una sfida ingegneristica non banale. Sfide comuni: Entrambe le reti condividono anche alcune grandi sfide generali. Una è la sostenibilità dello spazio: il numero enorme di satelliti previsti (decine di migliaia in totale) intensifica le preoccupazioni sui detriti orbitali. SpaceX e OneWeb si sono entrambe impegnate a pratiche responsabili – ad es. deorbitare i satelliti fuori uso. Gli Starlink di SpaceX a 550 km di altitudine decadono naturalmente in circa 5 anni se falliscono, il che è una salvezza, mentre l’orbita più alta di OneWeb significa che i satelliti guasti potrebbero rimanere per decenni (anche se OneWeb afferma di avere un sistema di propulsione robusto e di aver già deorbitato con successo diversi satelliti malfunzionanti). Tuttavia, la comunità astronomica sollecita ulteriori sforzi per oscurare i satelliti e condividere gli efemeridi orbitali per evitare incidenti. Un’altra sfida comune è il meteo e le interferenze: i segnali in banda Ku possono essere influenzati da forti piogge (rain fade). Sia Starlink che OneWeb mitigano questo con l’adattività del collegamento (cambiando modulazione) e avendo satelliti da direzioni diverse, ma in caso di piogge monsoniche o tempeste, i terminali utente possono comunque subire rallentamenti. Inoltre, le infrastrutture di terra per entrambe possono essere vulnerabili – i gateway necessitano di backhaul in fibra ad alta capacità e alimentazione; un taglio della fibra o un’interruzione di corrente in un gateway può degradare il servizio in quella regione (Starlink mitiga con molti gateway e instradamento laser; OneWeb mitiga con ridondanza e handover multi-gateway per i terminali quando possibile). Scalabilità del servizio clienti è un altro problema: man mano che Starlink cresce fino a milioni di utenti, mantenere un supporto di qualità (attualmente principalmente tramite self-help ed email) può essere difficile – questo è spesso citato dagli utenti come punto dolente. I clienti enterprise di OneWeb richiederanno un supporto di alto livello, che è costoso ma necessario. Infine, entrambe affrontano la sfida della gestione delle aspettative – hype contro realtà. Starlink, essendo molto visibile, spesso si trova di fronte a utenti che presumono che sarà affidabile quanto la fibra; ci sono state segnalazioni di interruzioni occasionali o rallentamenti che attirano critiche. OneWeb, essendo sostenuta dal governo, subisce la pressione di mantenere le promesse politiche di colmare il divario digitale in luoghi come le zone rurali del Regno Unito o le aree remote dell’India. In sintesi, mentre la tecnologia ha fatto passi da gigante, l’esecuzione e la gestione su scala globale in condizioni reali continueranno a mettere alla prova queste aziende.
    • Commento e prospettive degli esperti: La competizione tra Starlink e OneWeb viene spesso descritta come Davide contro Golia, ma gli esperti del settore vedono spazio (e ruoli) per entrambi – se sapranno valorizzare i propri punti di forza. Tim Farrar, analista del settore satellitare, ha osservato che il modello consumer di Starlink potrebbe alla fine renderla “il più grande provider internet al mondo per copertura, ma non necessariamente per ricavi” – poiché l’ARPU (ricavo medio per utente) potrebbe essere più basso, puntando alle famiglie, mentre OneWeb potrebbe ottenere ricavi superiori da una base più piccola di clienti governativi e aziendali. Questa dicotomia è ripresa anche da Roslyn Layton di Strand Consult, che ha previsto che Starlink andrà presto oltre la connettività per offrire servizi a valore aggiunto (VPN, comunicazioni sicure, content delivery) per aumentare l’ARPU [84] [85]. Tali servizi potrebbero portare Starlink in una competizione più diretta con gli operatori di telecomunicazioni, ma anche differenziarla dal semplice “vendere tubi stupidi”. Ha citato l’accordo di Starlink con il governo italiano – che a quanto pare non riguarda solo internet, ma anche reti criptate per uso militare – come segno che Starlink “si sta diversificando… non è solo una connessione di base” [86] [87]. Se Starlink dovesse davvero evolversi in una piattaforma di comunicazione completa (immagina Starlink che offre connettività IoT globale, o servizi cloud ottimizzati per la latenza Starlink), potrebbe diventare una forza ancora maggiore nelle telecomunicazioni. Per quanto riguarda OneWeb, gli esperti sottolineano spesso il suo sostegno istituzionale come punto di forza. Con Eutelsat, e per estensione l’UE (tramite Iris²) e partner come l’indiana Bharti, OneWeb si posiziona come “l’alternativa internazionale” all’approccio incentrato su Musk di Starlink. “Molti paesi non vogliono dipendere esclusivamente da un sistema americano”, ha sottolineato il CFO di Eutelsat Christophe Caudrelier [88]. Questo suggerisce che OneWeb può sfruttare la neutralità geopolitica per aggiudicarsi contratti governativi (ad esempio negli stati del Golfo, in Asia centrale, in Africa, ecc., dove avere un partner non statunitense è preferibile). Abbiamo già visto delle prove: nel 2024, il Canada ha scelto OneWeb per connettere le comunità indigene rurali (invece di Starlink) grazie alle garanzie di servizio e alla partnership locale; e l’Arabia Saudita ha investito in OneWeb e potrebbe utilizzarla per i propri progetti di smart city. Sunil Mittal, il maggiore investitore di OneWeb, sostiene spesso che la combinazione di satelliti e reti terrestri sia la chiave per colmare il divario digitale: al MWC 2025 ha invitato le telco a “collaborare con i fornitori satellitari… per connettere gli ultimi 400 milioni” di persone non servite <a href=”https://www.rcrwireless.com/20250609/5g/starlink-satellite-in-india#:~:text=Bharti%20Airtel%E2%80%99s%20chairman%20Sunil%20Mittal,consolidation%20and%20lowrcrwireless.com. Questa filosofia è in linea con il modello cooperativo di OneWeb, che potrebbe far sì che OneWeb si ingrati con le industrie delle telecomunicazioni invece di sconvolgerle. Detto ciò, alcuni prevedono una futura consolidazione nel settore della banda larga LEO. Se la domanda non cresce velocemente quanto l’offerta, non tutte le costellazioni sopravviveranno. Starlink ha il vantaggio del primo arrivato e un enorme vantaggio in termini di scala; OneWeb ha pedigree e una differenziazione mirata. Matthew Desch, CEO di Iridium, ha commentato nel 2023 che non tutte queste reti LEO prospereranno – suggerendo che le partnership (come la sua con OneWeb) potrebbero essere la strada da seguire invece di scontri diretti. Anche le politiche governative potrebbero determinare l’esito: ad esempio, l’Iris² europea probabilmente affiderà a OneWeb il compito di fornire servizi per l’uso governativo europeo, garantendo di fatto una base di clienti (e finanziamenti) per OneWeb 2.0. Nel frattempo, il governo degli Stati Uniti potrebbe affidarsi a Starlink o persino considerare di sovvenzionare servizi per le aree rurali tramite Starlink o altri (c’è stato dibattito sull’idoneità di Starlink ai fondi FCC per la banda larga rurale, inizialmente negata nel 2022 ma che potrebbe essere riesaminata con il miglioramento delle prestazioni). Se il servizio direct-to-cell di Starlink funzionerà brillantemente, potrebbe stringere partnership con più operatori globali, rafforzando ulteriormente la sua posizione. Se dovesse incontrare ostacoli (ad esempio, problemi di capacità o difficoltà tecniche nella comunicazione cellulare bidirezionale), ciò potrebbe offrire a OneWeb (o ad altri) l’opportunità di fornire backhaul per altre soluzioni direct-to-device. Anche le considerazioni astronomiche e ambientali influenzeranno la percezione pubblica e le politiche. L’astronoma Meredith Rawls ha osservato che gli sforzi di SpaceX per ridurre la luminosità dei satelliti, sebbene utili, non hanno risolto completamente il problema – “Se un astronomo scatta 100 immagini, le scie di Starlink potrebbero rovinarne una o due”, ha detto, indicando un impatto operativo ma non una catastrofe [89]. La comunità scientifica sta spingendo per regolamentazioni sulla luminosità e trasmissione dei satelliti per proteggere le osservazioni celesti. Se tali regole verranno introdotte, Starlink potrebbe dover adeguare le proprie operazioni (magari limitando i flare o condividendo i dati orbitali affinché gli astronomi possano evitare i “photobomb” dei satelliti). OneWeb, con meno satelliti, è passata più inosservata su questo tema, ma i suoi satelliti ad altitudine maggiore possono essere visibili di notte più a lungo. Il modo in cui entrambe le aziende risponderanno a queste responsabilità di tutela potrebbe influenzare il loro marchio e il loro sostegno. Già ora, la collaborazione di SpaceX con gli astronomi per mitigare i problemi è vista come un passo positivo [90] [91]. In conclusione, la fine del 2025 vede Starlink e OneWeb in fasi molto diverse del gioco dell’internet satellitare. Starlink è in una fase di espansione frenetica, spingendo i limiti tecnologici e operativi per consolidare un servizio quasi ubiquo – sta sfruttando innovazione e pura scala per mantenere il vantaggio. OneWeb, dopo aver completato la sua prima fase di dispiegamento, si sta consolidando sotto l’ala di Eutelsat, puntando a nicchie redditizie e pianificando metodicamente il suo sistema di nuova generazione. È un po’ una dinamica da lepre e tartaruga. La lepre (Starlink) corre molto avanti, conquistando l’attenzione globale e milioni di utenti – un vantaggio invidiabile, ma con l’onere di mantenere le prestazioni e soddisfare i regolatori man mano che la costellazione cresce esponenzialmente. La tartaruga (OneWeb) può essere più lenta e piccola, ma sta tracciando un percorso inei mercati aziendali/governativi dove l’affidabilità e le relazioni contano più della velocità, ed è sostenuta da attori che ragionano in decenni, non in trimestri. In definitiva, entrambe potrebbero prosperare se rimangono fedeli a ciò che sanno fare meglio: Starlink che offre internet ad alta velocità e a prezzi accessibili alle masse – dagli insediamenti in Alaska alle scuole africane fino ai proprietari di yacht – e OneWeb che fornisce collegamenti sicuri e garantiti per operazioni critiche – dalle compagnie aeree a 35.000 piedi alle miniere remote, dalle stazioni di ricerca artiche alle reti di difesa nazionale. Come ha osservato l’esperto del settore Chris Quilty, stiamo probabilmente entrando in un’era in cui “la connettività sarà un mix di fibra, 5G, LEO, GEO – qualunque cosa serva” – Starlink e OneWeb sono entrambi elementi chiave di questo puzzle. Gli utenti comuni potrebbero non sentire mai parlare molto di OneWeb, poiché lavora dietro le quinte tramite il loro operatore mobile o il Wi-Fi dell’aereo, mentre Starlink continuerà a far notizia ogni volta che un nuovo paese si collega o emerge un nuovo caso d’uso (come connettere direttamente il prossimo miliardo di smartphone). Nello scontro del 2025 tra Starlink e OneWeb, non c’è ancora un vero “vincitore” – piuttosto, ciascuno sta plasmando la rivoluzione della banda larga satellitare a modo suo. Mentre SpaceX continua a lanciare flotte di satelliti (a volte due lanci Falcon 9 in un solo giorno) e OneWeb passa metodicamente alla sua prossima fase con satelliti costruiti da Airbus, una cosa è chiara: la corsa a connettere il globo dallo spazio è iniziata, ed entrambi i contendenti stanno spingendo i limiti della tecnologia e del business per rendere internet orbitale una parte permanente del nostro futuro connesso.

    Fonti:

    • Speedcast, “OneWeb vs Starlink – Come si confrontano?” (gen 2024) [92] [93] [94]
    • Clarus Networks, “Starlink vs OneWeb – Un confronto completo” (ott 2023) [95] [96]
    • Geekabit Wi-Fi, “Come si confronta Starlink con OneWeb?” (11 giugno 2024) [97] [98]
    • Space.com, “Satelliti Starlink: fatti, tracciamento e impatto sull’astronomia” (1 ago 2025) [99] [100]
    • Reuters, “I ricavi di Eutelsat in linea mentre il rivale di Starlink attira clienti governativi” (15 mag 2025) [101] [102]
    • RCR Wireless News, “Starlink ottiene la licenza per lanciare servizi satellitari in India” (9 giugno 2025) [103] [104]
    • RunwayGirl Network, “Approccio graduale di Eutelsat OneWeb Gen 2” – Mary Kirby (set 2024) [105] [106]
    • Broadband Breakfast, “Analista: Starlink ‘anni luce’ avanti alla concorrenza” – Blake Ledbetter (9 gen 2025) [107] [108]
    • Comunicato stampa Airbus, “Airbus costruirà l’estensione della costellazione OneWeb” (17 dic 2024) [109] [110]
    • Extensia Tech, “Starlink in Africa – 46 paesi entro il 2026” (gen 2025) [111] [112]
    • SpaceNews (tramite NewSpace Index), “Piani OneWeb Gen2 e fusione con Eutelsat” (2023) [113] [114]
    • Comunicato stampa Speedcast, “Partnership esclusiva Speedcast-OneWeb per le crociere” (mar 2024) [115]
    • T-Mobile News, “T-Mobile e SpaceX lanciano SMS satellitari (T-Satellite)” (lug 2025) [116]
    • SpazioX (Starlink.com), “Aggiornamento della rete Starlink – Velocità e Latenza” (luglio 2025) [117] [118]
  • Starlink vs OneWeb: The Ultimate Comparison for 2025!
    • Scala e altitudine delle costellazioni: Starlink di SpaceX gestisce una megacostellazione di satelliti in orbita terrestre bassa (LEO) senza precedenti – oltre 7.000 in orbita nel 2025 – a circa 550 km di altitudine [119]. Al contrario, OneWeb di Eutelsat gestisce una rete molto più piccola di ~600 satelliti LEO che orbitano a circa 1.200 km [120]. La minore altitudine di Starlink comporta una latenza più bassa (~20–40 ms) [121] ma richiede molti più satelliti per una copertura globale, mentre l’orbita più alta di OneWeb copre più area per satellite (raggiungendo una copertura quasi globale con oltre 600 satelliti) a costo di una latenza leggermente superiore (tipicamente <100 ms) [122].
    • Tecnologia e capacità: Entrambi i sistemi utilizzano frequenze Ku/Ka-band, ma Starlink e OneWeb sfruttano anche diverse bande alte – Starlink impiega la banda E (60–90 GHz) mentre OneWeb utilizza la banda V (40–75 GHz) per capacità aggiuntiva [123]. I più recenti satelliti “Gen2” di Starlink sono dotati di collegamenti laser inter-satellitari che permettono ai veicoli spaziali di instradare i dati in orbita, garantendo connettività anche in caso di interruzione delle stazioni di terra locali o dei collegamenti in fibra [124]. I satelliti di prima generazione di OneWeb non dispongono di laser inter-satellitari, affidandosi a una fitta rete globale di gateway terrestri – un’infrastruttura critica completata solo all’inizio del 2025 per offrire un servizio mondiale completo [125]. La rete di Starlink ha rapidamente aumentato la capacità (aggiungendo circa 5 Tbps a settimana nel 2025 grazie ai lanci Gen2) [126], offrendo centinaia di Mbps per utente in condizioni ideali, mentre OneWeb si concentra su qualità di servizio garantita (offrendo tassi di informazione garantiti e uptime coperto da SLA) piuttosto che sulla pura velocità di trasmissione [127].
    • Presenza sul mercato e disponibilità:Starlink ha adottato un modello diretto al consumatore, ora disponibile in decine di paesi in Nord America, Europa, America Latina, Oceania e oltre – inclusa una recente espansione in Africa e Asia. Entro la metà del 2025 Starlink aveva lanciato il servizio in 20 paesi africani (con piani per altri 20+ entro il 2026) [128], e ottenuto il via libera normativo in mercati chiave come l’India [129]. Da notare che Starlink rimane assente in mercati come Cina e Russia (dove non è autorizzato), e ha incontrato ritardi nell’ingresso in alcuni paesi (ad es. le regole sulla proprietà del Sudafrica hanno tenuto Starlink lontana) [130] [131]. OneWeb, invece, ha adottato un approccio business-to-business. La sua connettività è venduta tramite partner di telecomunicazioni e rivenditori piuttosto che direttamente agli individui [132]. La rete di OneWeb ha raggiunto una copertura quasi globale nel 2023-24 una volta che gli ultimi satelliti e gateway sono entrati in funzione, con il servizio inizialmente prioritario per le alte latitudini (ha iniziato collegando prima le regioni artiche e le comunità remote del Nord). Oggi il servizio di OneWeb, orientato alle imprese, è disponibile a livello globale dove i partner hanno accesso al mercato, incluse le Americhe, l’Europa, il Medio Oriente, gran parte dell’Asia, Africa e Oceania (in particolare tramite accordi nel Regno Unito, USA, Canada, India, Giappone e altri). In India – un mercato di riferimento – OneWeb (sostenuta da Bharti Airtel) ha ottenuto la licenza già nel 2021 e ha ricevuto tutte le autorizzazioni operative entro la fine del 2023 [133], mentre la licenza di Starlink è stata approvata nel 2025 dopo una lunga revisione [134]. In generale, Starlink ha corso avanti in termini di pura presenza (spesso grazie all’agilità normativa e alla spinta di Musk a “servire ovunque”), mentre la presenza di OneWeb è legata alla creazione di partnership locali e al rispetto dei requisiti specifici dei paesi (attraendo anche governi che preferiscono un fornitore non statunitense).
    • Clienti target e casi d’uso: Le due reti divergono nella strategia di go-to-market e nel pubblico. Starlink è progettata per “fornire internet ad alta velocità a tutti” – con un focus iniziale su famiglie individuali, comunità rurali e utenti privati che non dispongono di una buona banda larga terrestre [135]. SpaceX commercializza Starlink come “banda larga dal cielo” per i consumatori di tutti i giorni, ma ha anche lanciato offerte per aziende e mobilità. Ad esempio, Starlink ha introdotto piani specializzati: Starlink Roam (portabilità per camper e viaggiatori), Starlink Maritime (per navi e yacht) e Starlink Aviation (per aerei). Molte case e fattorie remote, piccole imprese e persino passeggeri su navi da crociera o traghetti ora usano Starlink per la connettività generica [136]. Tuttavia, il servizio standard di Starlink è best-effort – la larghezza di banda su ciascun fascio satellitare è condivisa tra gli utenti senza priorità garantita [137]. Questo va bene per usi non critici come web, video e social media, ma significa che Starlink non promette una qualità minima del servizio in caso di congestione della rete [138]. Infatti, Starlink esplicitamente non prevede nessun Accordo sul Livello di Servizio (SLA) globale per uptime o throughput; è una soluzione broadband “così com’è” – ottima per guardare Netflix in una baita o connettere un villaggio remoto, ma non originariamente pensata per esigenze aziendali mission-critical [139]. OneWeb, al contrario, ha fin dall’inizio puntato a mercati enterprise, governativi e di mobilità invece di vendere direttamente ai singoli consumatori [140]. I suoi servizi sono forniti tramite intermediari – operatori di telecomunicazioni, ISP, fornitori di connettività marittima e aerea, aziende cloud e IoT – che integrano la capacità LEO di OneWeb nelle soluzioni per gli utenti finali [141]. OneWeb si posiziona come una rete di livello enterprise: offre connettività di rete privata, throughput garantito (tramite piani di banda CIR dedicata) e alta affidabilità adatta a grandi aziende, backhaul telecom, compagnie aeree, navi, enti governativi e forze armate [142] [143]. OneWeb può mantenere il traffico dei clienti completamente fuori da Internet pubblica, instradandolo direttamente tramite gateway dedicati – un requisito chiave per casi d’uso sensibili come intranet private, transazioni finanziarie, VoIP e comunicazioni governative sicure [144]. Nelle parole del CEO di OneWeb, Neil Masterson, l’azienda mira a “fornire fibra dove non c’è fibra” – agendo essenzialmente come un backhaul di qualità fibra ottica via satellite per siti remoti [145]. Questo rende OneWeb interessante per scenari come la connessione di torri cellulari in aree isolate (ad esempio, OneWeb ha un accordo con AT&T per il backhaul di siti mobili remoti negli Stati Uniti [146]), l’abilitazione dell’IoT industriale in miniere o piattaforme petrolifere remote, il collegamento di campi di aiuto/ONG, e l’offerta di Wi-Fi in volo e banda larga marittima con impegni SLA. (Infatti, OneWeb ha stretto partnership per fornire internet in volo: Intelsat sta integrando il servizio LEO di OneWeb per aerei passeggeri entro la fine del 2024 [147], e il fornitore di jet privati Gogo prevede di offrire il servizio alimentato da OneWeb dall’inizio del 2025 [148].) Anche governi e forze armate sono clienti chiave – OneWeb ha firmato accordi per comunicazioni sicure con, ad esempio, unità militari artiche e altri, promuovendosi come un’alternativa non statunitense e non cinese per le comunicazioni satellitari strategiche [149]. In sintesi, Starlink punta al mercato di massa (dalle famiglie rurali ai vacanzieri sulle navi da crociera), mentre OneWeb si rivolge al segmento enterprise e istituzionale che richiede connettività garantita e resiliente (anche tramite contratti su misura a costi più elevati).
    • Prestazioni (Velocità e Latenza): Entrambe le costellazioni LEO offrono un enorme salto nelle prestazioni rispetto a Internet satellitare tradizionale (che si basava su satelliti geostazionari lenti e ad alta latenza). I collegamenti Starlink e OneWeb di solito riducono la latenza a poche decine di millisecondi invece dei ~600+ ms dei satelliti GEO [150] [151]. In pratica, gli utenti Starlink vedono spesso una latenza di ~25–50 ms, mentre le connessioni OneWeb tendono a restare sotto i ~70–100 ms – entrambe supportano comodamente applicazioni in tempo reale come videochiamate o giochi online [152] [153]. In termini di velocità pura, Starlink ha il vantaggio nei numeri di punta, grazie al suo spettro abbondante e alla rete densa. Il servizio residenziale Starlink pubblicizza download di 20–220 Mbps, con molti utenti che ora superano i 100 Mbps nell’uso reale [154] [155]. In condizioni favorevoli, alcune configurazioni Starlink raggiungono persino i 300+ Mbps in downstream [156] (soprattutto nelle aree con i satelliti più recenti o meno utenti). Gli upload sono tipicamente 5–20 Mbps per il piano standard [157] [158]. I continui aggiornamenti di Starlink hanno spinto le prestazioni ancora più in alto – a metà 2025, SpaceX ha riportato velocità medie di download negli Stati Uniti vicine a 200 Mbps nelle ore di punta [159], e persino il loro piano “Standard” di fascia più bassa offriva ~100 Mbps in download / 20 Mbps in upload nella maggior parte delle regioni [160] [161].Questo è drammaticamente più veloce rispetto ai vecchi sistemi satcom e spesso competitivo con la banda larga terrestre. Tuttavia, poiché la larghezza di banda di Starlink è condivisa e allocata dinamicamente, le velocità possono calare se molti utenti in una stessa cella sono attivi (alcuni utenti in aree affollate hanno riscontrato rallentamenti nel 2022–23 fino all’entrata in funzione di nuovi satelliti). Non c’è una velocità minima garantita per utente su Starlink – le prestazioni sono “best effort”, anche se la crescente capacità della rete mira a restare davanti alla domanda. OneWeb ha generalmente fornito velocità grezze leggermente inferiori per terminale, in parte a causa della sua costellazione più piccola e del diverso design. Ma anche OneWeb può offrire banda larga ad alta velocità: una recente prova sul campo di OneWeb per la NATO ha trasmesso in streaming video 4K e app simultanee, raggiungendo circa 195 Mbps in download e circa 32 Mbps in upload con una latenza di circa 70 ms [162]. Questi risultati hanno impressionato gli osservatori, dato il minor numero di satelliti di OneWeb. Nell’uso operativo, i pacchetti enterprise di OneWeb spesso offrono decine di Mbps in upload/download, scalabili utilizzando più terminali o acquistando porzioni garantite di capacità. Fondamentale, OneWeb può offrire un Committed Information Rate (CIR) – ad esempio, un cliente può pagare per una velocità fissa di 10 Mbps o 50 Mbps che è sempre disponibile per lui (anche se la rete è occupata) [163] [164]. Questo è reso possibile dall’approccio di servizio gestito di OneWeb e da rapporti di contesa intenzionalmente più bassi per i clienti enterprise. Per molti usi critici, quella affidabilità è più importante della velocità di picco. OneWeb in sostanza sacrifica parte della massima velocità per offrire banda larga costante e prevedibile con alta disponibilità (vantano circa il 99,95% di uptime), simile a un circuito dedicato privato anche se fornito tramite satelliti LEO [165]. Starlink, invece, è più simile a una connessione a banda larga potenziata che può essere fulminea ma potrebbe occasionalmente rallentare o interrompersi brevemente (“hiccups” come li chiamano gli utenti [166]), poiché non è supportata da un SLA. Entrambe le reti richiedono una visuale libera del cielo e sono soggette a brevi interruzioni durante i passaggi tra satelliti o in caso di condizioni meteorologiche estreme, ma la bassa latenza dei LEO rende l’esperienza molto più simile a quella di una normale connessione terrestre rispetto ai vecchi sistemi satellitari.
    • Prezzi e attrezzature:Starlink ha fatto notizia per i suoi prezzi relativamente accessibili (secondo gli standard satellitari). Il kit residenziale standard di Starlink (parabola, router WiFi, treppiede) costa poco meno di 600 dollari come spesa iniziale, e le tariffe mensili vanno da circa 90 a 120 dollari per gli utenti domestici nella maggior parte dei paesi [167]. (Starlink ha introdotto prezzi regionali – ad esempio tariffe più basse nelle aree scarsamente popolate e più alte in quelle congestionate – ma in generale mira a essere competitivo nei prezzi rispetto alla banda larga terrestre [168].) Queste tariffe mensili, intorno ai 100 dollari, sono radicalmente più basse rispetto alle offerte VSAT tradizionali che richiedevano molte centinaia o migliaia di dollari per una frazione della velocità. Non sono richiesti contratti a lungo termine per Starlink [169]; i clienti possono annullare in qualsiasi momento, il che aumenta il suo fascino nel mercato consumer. Per i servizi premium, SpaceX offre fasce di prezzo più alte: Starlink Business (precedentemente “Starlink Premium”) con un’antenna ad alte prestazioni più grande costa circa 2500 dollari per l’hardware e 250–500 dollari al mese per un servizio prioritario e a maggiore capacità, rivolto alle aziende. I servizi di mobilità di nicchia sono più costosi – Starlink Maritime, ad esempio, inizialmente costava 5.000 dollari/mese (più un kit a doppia parabola da 10.000 dollari) per internet globale sulle navi, anche se i prezzi sono in evoluzione. Tuttavia, rispetto alla banda larga marittima tradizionale, anche queste tariffe erano dirompenti. L’approccio integrato verticalmente di Elon Musk – produzione su larga scala di satelliti e terminali utente – ha ridotto i costi unitari, permettendo questi “prezzi storicamente bassi” per bit di banda satellitare [170]. I prezzi di OneWeb sono meno trasparenti poiché non viene venduto direttamente agli individui. Come servizio B2B, la connettività OneWeb è tipicamente inclusa in soluzioni offerte da partner (ad esempio un ISP rurale che acquista capacità di backhaul, o una compagnia aerea che acquista un servizio Wi-Fi a bordo che utilizza OneWeb come parte della rete). Pertanto, i costi possono variare molto a seconda del contratto. In generale, i costi hardware per terminale di OneWeb sono stati indicati nell’ordine di diverse migliaia di dollari (simili alle apparecchiature VSAT aziendali). Il prezzo del servizio è personalizzato per il cliente, spesso strutturato come piani basati sulla capacità o accordi di servizio gestito con SLA. Ad esempio, una compagnia mineraria potrebbe pagare una tariffa mensile fissa per un collegamento garantito da 50 Mbps tramite OneWeb, potenzialmente a un prezzo più alto rispetto a quanto paga un utente Starlink per un servizio “fino a 200 Mbps” best-effort, ma con la garanzia di avere sempre quei 50 Mbps disponibili. OneWeb ha indicato che il suo prezzo per la banda è competitivo rispetto ai satcom GEO esistenti per le aziende, e poiché può offrire flessibilità (come l’acquisto di un pool di capacità che può essere indirizzato a diversi siti secondo necessità), propone la convenienza per le imprese [171]. Inoltre, OneWeb permette ai clienti di scegliere le posizioni dei gateway per instradare il traffico (per motivi di sovranità dei dati o di prestazioni) [172] – un livello di controllo che ha un costo premium. In breve, Starlink è generalmente più economico e più plug-and-play (basta ordinare online, installare la parabola da soli e si è online), mentre OneWeb è personalizzato e più “high-touch” – probabilmente coinvolgendo integratori, SLA e costi più elevati giustificati da prestazioni e supporto garantiti. È indicativo che Starlink richieda agli utenti di auto-installare e persino di gestire il supporto solo via email [173], mentre OneWeb offre assistenza telefonica 24/7 e servizio diretto tramite i suoi partner [174]. Le due aziende sono quasi agli estremi opposti dello spettro per modello di servizio e struttura dei prezzi.
    • Sviluppi recenti (2024–2025): Gli ultimi due anni sono stati cruciali nella corsa a Internet satellitare, con sia Starlink che OneWeb che hanno raggiunto nuovi traguardi:
      • L’ascesa di Starlink: Starlink di SpaceX ha lanciato a un ritmo incessante – oltre 100 missioni nell’ultimo anno soltanto [175] – dispiegando i suoi satelliti di seconda generazione che aumentano enormemente la capacità della rete. Entro metà 2025, Starlink aveva ~8.000 satelliti lanciati (circa 7.800 in orbita e operativi) [176], già ben oltre qualsiasi concorrente. Questa crescita rapida ha permesso a Starlink di superare 4 milioni di abbonati a livello globale entro la fine del 2024 (in aumento da ~1 milione nel 2022) [177] – una curva di adozione meteoritica per un servizio di telecomunicazioni. Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, ha confermato che Starlink ha raggiunto 4M di utenti attivi a settembre 2024 ed era sulla buona strada per arrivare a 5M poco dopo [178]. Gran parte di questa crescita è arrivata dall’espansione in nuovi mercati e settori. Nel 2023–2025 Starlink è passata dall’essere disponibile in ~40 paesi a oltre 60 paesi e territori, incluse importanti espansioni in Africa, Asia e Medio Oriente [179]. In particolare, India – con la sua enorme popolazione rurale – ha finalmente concesso a Starlink una licenza nel giugno 2025, unendosi a OneWeb e JioSat come operatori autorizzati [180] [181]. Questa è stata una vittoria normativa significativa, dato che l’India inizialmente aveva vietato le prevendite di Starlink in attesa dell’approvazione della licenza. Starlink ha anche siglato accordi con operatori indiani (inclusi il partner di OneWeb Airtel e il rivale Jio) per collaborare sulla connettività rurale una volta approvata [182], un segnale che Starlink potrebbe lavorare con i fornitori terrestri in alcuni mercati invece di competere semplicemente. Il 2024–2025 ha visto anche Starlink ampliare le sue offerte di servizi. Un importante sviluppo è stato l’avvento della connettività satellitare “Direct-to-Cell”: nell’estate 2025, SpaceX e T-Mobile hanno avviato la prima fase della loro partnership per connettere i normali telefoni cellulari tramite i satelliti Starlink [183]. A luglio 2025, i dispositivi abilitati Starlinkl’invio di messaggi (SMS) è diventato disponibile al pubblico per gli abbonati T-Mobile, AT&T e Verizon negli Stati Uniti e in alcune parti della Nuova Zelanda, utilizzando telefoni esistenti che ora possono collegarsi ai satelliti quando sono fuori dalla copertura delle torri [184]. Questa capacità di collegamento diretto satellite-telefono – inizialmente per i messaggi di testo, con piani futuri per voce e dati a bassa velocità – è un game changer, che di fatto cancella nel tempo le zone morte della rete cellulare. Sfrutta i più recenti satelliti V2 di Starlink, che trasportano carichi speciali per comunicare sulle bande cellulari standard. Non esiste un servizio analogo diretto al dispositivo per OneWeb (anche se altri come AST SpaceMobile ci stanno lavorando). Starlink si sta quindi posizionando non solo come un ISP ma come un extension of mobile networks. Come ha osservato un analista, “Starlink is likely to develop into an over-the-top service… moving up the value chain”, offrendo potenzialmente servizi di comunicazione integrati che competono con i tradizionali operatori di telecomunicazioni [185]. In effetti, l’incursione di Starlink nelle comunicazioni sicure per i governi (come l’accordo per fornire servizi satellitari criptati al governo italiano) ha rafforzato l’idea che SpaceX stia andando oltre la semplice connettività [186] [187]. Parallelamente, Starlink ha courting enterprise and government clients in modo più attivo. Entro il 2025 aveva fatto “deep inroads with corporate customers,” secondo Reuters [188], incluso la firma di accordi con compagnie aeree (dalle Hawaiian Airlines alle flotte di jet privati) per installare il Wi-Fi Starlink, e la vittoria di contratti per servire cruise lines (Royal Caribbean e altre ora usano Starlink per offrire la banda larga ai passeggeri in mare). SpaceX riferisce che, a partire dal 2025, “most major cruise lines and several commercial airlines” stanno fornendo internet Starlink ai loro passeggeri [189] – un risultato notevole in poco tempo. Starlink è stata anche in prima linea nella disaster response: ha fornito connettività di emergenza nell’Ucraina in guerra, a Maui e in Canada colpite da incendi, dopo gli uragani negli Stati Uniti, e altro ancora [190]. Questo ha aumentato il profilo di Starlink (e anche alcune controversie politiche, come si è visto quando il controllo di Musk sui terminali ucraini è stato oggetto di attenzione). Tuttavia, la rete ha dimostrato il suo valore nelle crisi grazie alla rapidità di dispiegamento dove le infrastrutture sono fuori uso <a href=”httstarlink.com. Sul fronte tecnico, Starlink ha trascorso il 2024 a perfezionare le prestazioni della sua rete. Entro la metà del 2025 l’azienda ha annunciato di aver raggiunto la sua latenza più bassa e le velocità più alte di sempre, toccando una latenza mediana di circa 25 ms negli Stati Uniti. [191] e aggiornando le infrastrutture di terra (oltre 100 gateway solo negli Stati Uniti) per ridurre al minimo i tempi di ping [192]. L’uso di collegamenti laser ottici sui satelliti più recenti ha permesso a Starlink di instradare i dati nello spazio per evitare percorsi terrestri lenti o distanti [193]. In sostanza, i satelliti Gen2 di Starlink (ognuno con una massa circa 3 volte superiore a quelli precedenti e 4 volte la capacità [194]) hanno trasformato la costellazione in un sistema molto più robusto e a rete mesh. SpaceX sta persino testando collegamenti laser satellite-satellite per coprire regioni senza stazioni di terra (ad es. aree polari). Tutti questi progressi hanno aiutato Starlink a migliorare affidabilità e costanza per gli utenti verso la fine del 2025.
      • I progressi di OneWeb: Per OneWeb, il periodo 2023–2025 è stato all’insegna di ripresa, completamento e integrazione. Dopo essere uscita dalla bancarotta nel 2020 grazie al sostegno del governo britannico e di Bharti, OneWeb ha completato la sua costellazione di prima generazione a marzo 2023 – raggiungendo i circa 618 satelliti necessari per la copertura globale [195] [196]. A causa della geopolitica (la guerra in Ucraina), OneWeb ha dovuto cambiare fornitore di lanci – ha infatti ricevuto un aiuto da SpaceX, che ha lanciato satelliti OneWeb su Falcon 9 nel 2022–23, nonostante Starlink fosse un concorrente. All’inizio del 2023, OneWeb aveva abbastanza satelliti in orbita da fornire un servizio continuo sopra ~50° di latitudine N/S, e l’ultimo lotto di satelliti, più tardi nello stesso anno, ha colmato le restanti lacune di copertura [197]. L’azienda si è poi concentrata sulla distribuzione di stazioni di terra in tutto il mondo – un’impresa costosa e complessa, poiché OneWeb necessita di numerosi gateway terrestri per scaricare il traffico in banda Ku e reindirizzarlo su internet o sulle reti dei clienti. Alcuni ritardi nelle infrastrutture di terra hanno posticipato la piena disponibilità commerciale a inizio 2024, poi alla primavera 2025 per alcune regioni [198]. Ma a metà 2025, OneWeb (ora con il marchio “Eutelsat OneWeb”) ha annunciato che la sua rete era pienamente operativa a livello globale, con circa 50 stazioni gateway che collegano la costellazione LEO a internet terrestre [199]. Questo traguardo ha significato che OneWeb poteva finalmente iniziare a servire clienti ovunque (in precedenza alcune regioni, come parti dell’Africa e del Medio Oriente, erano in attesa dell’attivazione dei gateway). Vale la pena notare che il servizio globale di OneWeb esclude ancora alcuni luoghi per motivi normativi – ad esempio, come Starlink, non è attivo in Russia/Cina, e in alcuni paesi si affida ad accordi con partner locali (OneWeb ora ha un accordo di distribuzione esclusiva con Nelco (Tata) in India, ad esempio [200]). Un evento trasformativo per OneWeb è stata la sua fusione con Eutelsat, completata a fine 2023 [201] [202]. L’operatore francese di satelliti GEO Eutelsat ha acquisito OneWebin un accordo azionario, creando la prima azienda combinata GEO-LEO al mondo. A partire dal 2024, l’azienda fusa si chiama semplicemente Eutelsat (hanno abbandonato il marchio aziendale separato OneWeb) [203], anche se il servizio LEO stesso continua sotto il nome “OneWeb” come linea di prodotto [204]. Questa fusione ha portato a OneWeb la forza finanziaria di cui aveva bisogno e una forza vendita globale già esistente. Ha inoltre dato a Eutelsat una rete ibrida unica: 36 satelliti geostazionari e oltre 600 satelliti in orbita bassa che lavorano insieme [205]. La strategia è offrire soluzioni integrate – ad esempio, un operatore mobile potrebbe usare i satelliti GEO di Eutelsat per una copertura ampia e la diffusione, mentre utilizza OneWeb LEO per collegamenti a bassa latenza, tutto in un unico pacchetto. Eutelsat si è posizionata come un campione europeo per contrastare Starlink: l’azienda combinata si rivolge a governi e fornitori di telecomunicazioni che “molti paesi non allineati stanno cercando soluzioni alternative, non americane” per una connettività sicura [206]. Infatti, dopo la fusione, OneWeb ha acquisito nuovi clienti governativi in Europa, Medio Oriente e Asia che vedono una rete sostenuta dall’Europa come politicamente vantaggiosa [207] [208]. L’amministratore delegato di Eutelsat ha osservato nel 2025 che “con la geopolitica attuale c’è interesse da parte di molti paesi… soluzioni non americane, non cinesi” [209] – un chiaro riferimento al fatto che OneWeb è un’opzione interessante per chi diffida di Starlink (USA) o delle costellazioni LEO pianificate dalla Cina. Sul fronte commerciale, OneWeb nel 2024–2025 ha avviato il servizio live in settori chiave: nell’aviazione, come già detto, partner come Intelsat utilizzeranno OneWeb per soddisfare le esigenze Wi-Fi di diverse grandi compagnie aeree (pacchetti multi-orbita che combinano GEO+LEO) [210], e il servizio business aviation di OneWeb dovrebbe essere attivato all’inizio del 2025 tramite Gogo [211][212], indicando una forte domanda in quel settore. OneWeb ha inoltre avviato prove con governi e aziende: nel 2024 ha effettuato una dimostrazione di successo con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per le comunicazioni artiche, e ha fornito collegamenti a comunità remote dell’Alaska e avamposti scientifici che in precedenza non avevano banda larga affidabile. In termini di ricavi, OneWeb rimane più piccola di Starlink, ma Eutelsat ha riportato una solida crescita dei ricavi LEO nel 2024–25, con i servizi governativi tramite OneWeb in aumento del 10% in un trimestre [213]. La capacità di OneWeb di fornire reti sicure e private (nessun dato che transita su internet pubblico) è stata un punto di forza per alcuni governi e aziende preoccupati per la cybersicurezza [214]. Guardando al futuro, OneWeb si sta ora preparando per la sua costellazione di seconda generazione. Nel 2024, Eutelsat ha deciso di ridimensionare inizialmente la Gen2 completa e invece perseguire un aggiornamento graduale [215] [216]. Prevedono di lanciare prima circa 💯 nuovi satelliti intorno al 2026 come “estensione” della rete attuale [217] [218]. Airbus si è aggiudicata il contratto nel dicembre 2024 per costruire questi satelliti di nuova generazione a Tolosa, con consegne dalla fine del 2026 [219] [220]. Questi nuovi satelliti potenzieranno le capacità di OneWeb – aggiungendo, secondo quanto riferito, funzionalità come beam-hopping, integrazione 5G e persino servizi di Posizionamento, Navigazione e Timing (PNT) per fornire funzionalità simili al GPS <a href=”https://www.newspace.im/constellations/oneweb-gen2#:~:text=,start%20deployments%20as%20soon%20as” target=”_blank” rnewspace.im [221]. La visione Gen2 di OneWeb (prima della riduzione) era potenzialmente di crescere fino a diverse migliaia di satelliti, ma per ora Eutelsat sta dando priorità a “compatibilità e continuità” – assicurando che i nuovi satelliti funzionino senza problemi con la Gen1 e che la qualità del servizio migliori soltanto [222] [223]. L’obiettivo finale è allinearsi con la prevista costellazione sicura multi-orbita IRIS² dell’Europa entro il 2030, dove OneWeb costituirebbe la componente LEO [224] [225]. Dal punto di vista finanziario, per finanziare questa crescita, l’azienda è alla ricerca di nuovi capitali. A metà 2025, il nuovo CEO di Eutelsat Jean-François Fallacher si è affrettato a raccogliere circa €1,3–1,5 miliardi per l’espansione di OneWeb [226] [227]. Investitori già presenti in OneWeb come Bharti (India) e SoftBank, e fondi europei, sono stati coinvolti per ulteriori investimenti per “tenere a galla il rivale di Starlink”, come ha scritto senza mezzi termini un articolo di Bloomberg. Questo sottolinea che, sebbene OneWeb abbia un forte sostegno, il costo per restare competitivi con Starlink (che beneficia delle grandi risorse finanziarie e delle capacità di lancio di SpaceX) rappresenta una sfida seria.
      • Stato normativo e di licenza: Gestire un servizio globale di internet satellitare richiede di navigare regimi normativi complessi in ogni paese e il coordinamento delle frequenze a livello internazionale. Starlink e OneWeb hanno entrambi ottenuto vittorie e incontrato ostacoli su questo fronte: Frequenze e coordinamento: Entrambi i sistemi hanno presentato domanda tramite l’ITU e le autorità nazionali per l’uso su larga scala dello spettro LEO (principalmente nelle bande Ku/Ka). Le richieste di Starlink (sotto la FCC statunitense) coprono un totale previsto di 42.000 satelliti su molteplici orbite shell [228], e la FCC ha concesso licenze per circa 12.000 finora (inclusi circa 7.500 satelliti Gen2 approvati a fine 2022). Le richieste di OneWeb (tramite il regolatore del Regno Unito e ora della Francia dopo la fusione) hanno ottenuto i diritti per un’iniziale costellazione di 648 satelliti e avevano piani su carta per espansioni fino a circa 6.000. Il coordinamento internazionale ha generalmente permesso a entrambe le costellazioni di coesistere distanziando le orbite shell e le frequenze – anche se ci sono stati alcuni scontri (ad es. Kuiper di Amazon, Guanwang della Cina, OneWeb e Starlink che si contendono slot LEO simili). Ad oggi, nessuna grande disputa per interferenze ha bloccato le operazioni, ma la FCC e l’ITU stanno monitorando attentamente il potenziale affollamento dello spettro. Un attrito normativo degno di nota è stato tra OneWeb e Starlink riguardo allo spettro V-band: l’uso della V-band da parte di OneWeb per futuri collegamenti inter-satellitari potrebbe sovrapporsi ai piani di Starlink per i downlink in E-band, richiedendo un attento coordinamento [229]. Tali questioni tecniche vengono discusse nei forum regolatori. Accesso al mercato e licenze: A terra, ogni paese spesso richiede una licenza per i terminali utente (spesso sotto una categoria come GMPCS – Global Mobile Personal Communications by Satellite). OneWeb, grazie all’avvio anticipato e ai legami governativi, ha ottenuto alcune licenze prima di Starlink – ad esempio, OneWeb ha ottenuto la licenza GMPCS in India nel 2021 [230], mentre quella di Starlink è stata approvata solo nel 2025 [231]. Allo stesso modo, OneWeb (con partner locali) ha ottenuto l’accesso in mercati come Canada, Scandinavia e alcuni paesi africani in modo relativamente agevole. Starlink inizialmente ha adottato un approccio “move fast”, talvolta accettando preordini anche prima dell’approvazione formale, il che ha portato a qualche richiamo (ad es. l’India nel 2021 ha chiesto a Starlink di smettere di vendere preordini senza licenza). Ora, Starlink ha imparato a giocare secondo le regole: si sta attivamente confrontando con i regolatori di tutto il mondo e persino collaborando con operatori storici per facilitare l’ingresso. Ad esempio, in Giappone, Starlink ha collaborato con il provider mobile KDDI per la copertura rurale; in Canada ha lavorato con il governo su progetti pilota rurali; e come già detto, in India sia Jio che Airtel (rivali nelle telecomunicazioni!) hanno manifestato la volontà di distribuire Starlink una volta ottenuta la licenza <a href=”https://www.rcrwireless.com/20250609/5g/starlink-satellite-in-india#:~:text=significantly%20expand%20internet%20access%20across,and%20remote%20areas%20in%20India” target=”_blank” rel=”norefercrwireless.com. Tali partnership indicano che i regolatori vedono Starlink come complementare alla chiusura del divario digitale, piuttosto che puramente come concorrenza. Entrambe le aziende hanno affrontato condizioni nazionali uniche. Nell’UE, i regolatori sono stati generalmente favorevoli ma hanno richiesto il rispetto delle leggi locali. L’ARCEP francese ha concesso la licenza a Starlink nel 2021, poi l’ha sospesa brevemente dopo una contestazione legale da parte di un rivale, prima di ripristinarla con alcune condizioni (come il monitoraggio e una revisione annuale) – segnalando che anche gli operatori dirompenti devono seguire le regole. In Africa, molte nazioni hanno accelerato le licenze Starlink nel 2023–25 per aumentare la connettività, mentre il Sudafrica ha resistito a causa delle leggi sull’ownership di empowerment (che richiedono il 30% di capitale locale, cosa a cui Starlink/SpaceX non ha acconsentito) [232] [233]. Russia e Cina hanno esplicitamente respinto le operazioni di Starlink/OneWeb (la Russia ha persino approvato leggi contro internet da “satelliti stranieri”), principalmente per ragioni politiche e di sicurezza – preferiscono sviluppare le proprie costellazioni ed evitare reti occidentali. OneWeb aveva effettivamente stazioni di terra in Russia in base a un accordo del 2019, ma sono state chiuse dopo l’invasione del 2022; ora OneWeb e Starlink di fatto non possono servire la Russia (anche se terminali Starlink sono stati contrabbandati in alcuni paesi da utenti in cerca di internet non censurato). La tensione geopolitica gioca infatti un ruolo: Valour Consultancy ha osservato che le reti LEO sono “particolarmente suscettibili alle tensioni geopolitiche”, con l’accesso spesso bloccato nei regimi autoritari [234]. In termini di tendenze politiche, i regolatori si concentrano sempre più su sicurezza spaziale e condivisione dello spettro per le megacostellazioni. Enti come la FCC statunitense hanno introdotto regole che richiedono il rapido deorbiting dei satelliti LEO dopo la missione (SpaceX si conforma deorbitando rapidamente i Starlink guasti; i satelliti OneWeb, a 1200 km, hanno propulsione a bordo per deorbitare a fine vita ed evitare decenni di decadimento). Sono in corso discussioni presso l’ONU e l’ITU sull’aggiornamento delle linee guida per la mitigazione dei detriti dato il numero di Starlink. Inoltre, la governance dei dati è una questione emergente: l’India, ad esempio, ha imposto che Starlink (e OneWeb) debbano instradare i dati degli utenti localmente e avere capacità di intercettazione legale per motivi di sicurezza [235]. Tali requisiti significano che gli operatori satellitari spesso necessitano di gateway locali o partnership per rispettare la localizzazione dei dati (la strategia di OneWeb di gateway locali si adatta bene; Starlink è più decentralizzato ma ha iniziato a creare nodi di interconnessione locali per soddisfare le normative). In sintesi, sia Starlink che OneWeb stanno navigando in un mosaico di regole nazionali – Starlink con una reputazione un po’ da ribelle che sta ammorbidendo tramite partnership, e OneWeb con un approccio più tradizionale da telecomunicazioni sfruttando la sua parziale proprietà governativa per guadagnare fiducia. Entro la fine del 2025, entrambe avranno licenze in molte decine di paesi, ma ciascuna dovrà ancora affrontare resistenze e continuare l’attività di lobbying. La competizione tra loro ha persino stimolato nuove regolamentazioni (ad es. allocazione dello spettroi quadri normativi in India sono stati in parte influenzati dalla corsa tra Starlink, OneWeb e altri [236]).
      • Strategie aziendali e partnership: Il diverso DNA di Starlink e OneWeb è evidente nelle loro strategie aziendali. La strategia di Starlink è stata fin dal primo giorno integrata verticalmente e diretta all’utente finale. SpaceX possiede e gestisce i satelliti, costruisce internamente i terminali utente, vende il servizio online e fino a poco tempo fa non si affidava a distributori terzi. Questo ha permesso una rapida scalabilità e il controllo dei costi – come afferma SpaceX, tenere tutto internamente consente di trasferire i risparmi ai consumatori [237]. Tuttavia, riconoscendo i diversi segmenti di mercato, Starlink ha iniziato a stringere partnership dove ha senso. Ad esempio, SpaceX ha autorizzato una rete di rivenditori Starlink come Speedcast e Clarus che confezionano Starlink per settori specifici (marittimo, minerario, imprese rurali) [238] [239]. Questi partner aggiungono valore integrando Starlink con altre connettività (ad esempio Speedcast combina Starlink con collegamenti satellitari GEO e LTE in un servizio gestito [240]). Starlink ha inoltre concluso partnership di rilievo: l’alleanza con T-Mobile per il direct-to-cell non solo espande la portata di Starlink a miliardi di dispositivi mobili nei prossimi anni, ma le consente anche di ottenere una quota del mercato terrestre tramite il marketing di un grande operatore. Nell’aviazione, SpaceX ha negoziato direttamente con le compagnie aeree – ottenendo accordi per dotare gli aerei di Wi-Fi gratuito (ad esempio Delta ha testato Starlink e Hawaiian Airlines lo offrirà a tutti i passeggeri). Nel settore pubblico e aziendale, Starlink sta perseguendo contratti dal Pentagono (la versione criptata “Starshield” di Starlink è proposta per uso militare) fino agli ISP locali (alcuni ISP rurali in Brasile e altrove rivendono Starlink a villaggi remoti). Anche la spettacolarità di Elon Musk gioca un ruolo: l’elevato profilo pubblico di Starlink crea una domanda dei consumatori che talvolta spinge le compagnie di telecomunicazioni a collaborare invece che a combatterla. La strategia di OneWeb è stata fin dall’inizio fortemente collaborativa. OneWeb ha sempre previsto di collaborare con gli operatori di telecomunicazioni esistenti – “connettere i non connessi” in cooperazione con i fornitori locali. Non vende un kit accattivante agli utenti finali; piuttosto, può vendere capacità a un operatore mobile che poi estende la propria rete tramite OneWeb. Un esempio emblematico è l’accordo con AT&T: AT&T utilizza OneWeb per fornire banda larga ai clienti business in aree remote degli Stati Uniti (il gigante delle telecomunicazioni “colma le lacune” nella sua rete in fibra/ wireless usando i satelliti di OneWeb) [241]. Allo stesso modo, BT nel Regno Unito ha collaborato con OneWeb per testare il backhaul per siti difficili da raggiungere, e Orange in Francia ha lavorato con OneWeb per territori remoti del Pacifico. OneWeb ha inoltre intelligentemente stretto partnership con Hughes Network Systems e Intelsat fin dall’inizio per la distribuzione; questi sono attori satcom affermati thche ha portato canali di vendita e competenze nell’installazione. Un altro aspetto delle partnership è l’alleanza di OneWeb con Iridium (annunciata nel 2023) – il veterano delle comunicazioni LEO per telefoni satellitari portatili. I due prevedono di offrire un servizio combinato che unisce la rete L-band a bassa larghezza di banda di Iridium con la banda larga di OneWeb, offrendo ai clienti “il meglio di entrambi” (la copertura e mobilità veramente globale di Iridium, più i dati ad alta velocità di OneWeb) – un pacchetto rivolto direttamente agli utenti marittimi e governativi che desiderano ridondanza e versatilità [242] [243]. E naturalmente, la più grande “partnership” di OneWeb è stata la sua fusione con Eutelsat, che di fatto unisce LEO e GEO sotto lo stesso tetto [244]. Questo ha un’importanza strategica: Eutelsat può includere i servizi LEO di OneWeb nelle sue offerte GEO consolidate (ad esempio, un’azienda remota potrebbe ottenere una soluzione con uptime garantito al 99,999% dove OneWeb è il servizio primario e un collegamento GEO è il backup in caso di maltempo o interruzione, tutto su un’unica fattura). L’azienda combinata sta anche sfruttando le relazioni di Eutelsat con emittenti TV, governi e operatori marittimi per promuovere la capacità OneWeb. In business strategy, Starlink è spesso vista come dirompente – va direttamente al cliente, taglia i prezzi e aggiorna rapidamente la tecnologia. OneWeb è considerata più tradizionale – si concentra sulle relazioni B2B, soddisfa i requisiti carrier-grade e ottiene il supporto strategico dei governi. Gli esperti hanno osservato che Starlink mira a essere un ISP globale unico, mentre OneWeb si inserisce nell’ecosistema delle telecomunicazioni esistente. Un’analisi dell’industria satellitare del 2025 lo ha descritto così: Starlink è simile a un gigante tecnologico aggressivo che costruisce un nuovo mercato (con analogie secondo cui “Musk gestisce un McDonald’s interstellare” — alto volume, ovunque — mentre altri sono boutique di hamburger [245]). OneWeb, con molti meno satelliti e un modello all’ingrosso, in effetti non può inseguire ogni singolo cliente, ma può concentrarsi su mercati redditizi (come aviazione, governo, marittimo) dove può essere profondamente integrata. Un aspetto interessante è come ciascuno affronta innovazione vs. legacy. Starlink notoriamente fa quasi tutto internamente (progetta i suoi chip, scrive il suo software, lancia con i propri razzi). OneWeb ha esternalizzato molto – ha fatto costruire i suoi satelliti ad Airbus (in una joint venture), li ha fatti lanciare da Arianespace e altri, e si affida a operatori partner di teleporto a terra. Questo significa che Starlink può muoversi più velocemente nel distribuire nuove funzionalità (ad esempio, rilasciando aggiornamenti software settimanali su tutta la costellazione, o progettando un nuovo terminale utente come la parabola piatta ad alte prestazioni e producendo in massa). I cambiamenti di OneWeb arrivano più lentamente e tramite collaborazione (ad esempio, il suo satellite dimostrativo beam-hopping “Joey-Sat” lanciato nel 2023 è stato un progetto congiunto con l’Agenzia Spaziale Europea per testare tecnologie per usi futuri [246]). OneWeb ora sta lavorando a stretto contatto con i governi europei (tramite IRIS²), il che potrebbe portare finanziamenti e supporto istituzionale, ma potrebbe anche comportare una tempistica burocratica. SpaceX, guidata dalla visione di Musk (e dagli incentivi di valutazione), sta correndo avanti per lanciare decine di migliaia di satelliti ed esplorare persino nuovi mercati (come IoT, direct-to-device, ecc.) alle proprie condizioni.
      • Sfide e Limitazioni: Nonostante i loro successi, sia Starlink che OneWeb affrontano sfide significative mentre ci avviciniamo al 2026 e oltre: Le sfide di Starlink: La scala di Starlink è sia la sua forza che il suo tallone d’Achille. Gestire una costellazione in continua crescita (potenzialmente 42.000 satelliti) presenta una complessità operativa senza precedenti. Gli esperti di sicurezza spaziale avvertono che i satelliti Starlink ora costituiscono la “prima fonte di rischio di collisione nell’orbita terrestre” [247] – più della metà di tutti i satelliti attivi sono Starlink. Ci sono già stati migliaia di avvicinamenti ravvicinati; il sistema autonomo di evitamento delle collisioni di SpaceX deve costantemente manovrare i satelliti per prevenire incidenti con altri veicoli spaziali o detriti. Un errore potrebbe innescare una reazione a catena (il temuto Sindrome di Kessler). Nel frattempo, gli astronomi denunciano la “minaccia astronomica” delle megacostellazioni: i satelliti Starlink sono luminosi e rovinano le osservazioni dei telescopi, e le loro emissioni radio minacciano la radioastronomia [248]. Il team di Musk ha lavorato su misure di mitigazione (rivestimenti più scuri, parasole, orari di osservazione coordinati [249]), ma con migliaia di satelliti, l’impatto sui cieli notturni e sulla scienza resta una preoccupazione costante. Un’altra sfida è rappresentata da resistenze normative e politiche. Poiché Starlink diventa parte integrante delle comunicazioni (utilizzato anche da militari e manifestanti nei conflitti), i governi temono che un’entità privata abbia così tanto controllo. L’incidente in Ucraina – in cui Musk avrebbe rifiutato di estendere la copertura Starlink per un’operazione militare – ha sollevato interrogativi sulla dipendenza dalla buona volontà di Starlink. Questo ha stimolato discussioni nell’UE su alternative sovrane (da qui IRIS²) e negli Stati Uniti sulla necessità che il Pentagono contratti servizi garantiti invece di affidarsi a condizioni commerciali. Inoltre, alcuni paesi impongono restrizioni (ad es. richiedendo l’installazione di gateway locali, capacità di intercettazione dei dati) a cui Starlink deve adeguarsi, complicando potenzialmente la sua visione di copertura globale senza soluzione di continuità [250]. La sostenibilità finanziaria è anch’essa una questione: Starlink ha investito miliardi nella produzione e nel lancio dei satelliti. Musk ha rivelato alla fine del 2022 che Starlink era ancora lontano dall’essere positivo in termini di flusso di cassa e ha persino avuto un “crisi di liquidità” quando i ritardi del razzo Starship hanno minacciato la distribuzione. Sebbene il business dei razzi di SpaceX e i finanziamenti degli investitori abbiano finora sostenuto Starlink, la domanda è se i ricavi degli abbonati (e nuove fonti di reddito come il direct-to-cell) copriranno alla fine gli enormi costi di rimpiazzare i satelliti ogni ~5 anni. Per raggiungere la redditività, Starlink potrebbe aver bisogno di circa 10+ milioni di abbonati, o di contratti governativi redditizi – nessuno dei due è garantito, data la concorrenza e le sfide tecnologiche. Infine, il modello di Starlink di internet aperta per i consumatori incontra opposizione nei regimi autoritari (che preferiscono reti controllate e gestite dallo Stato) e dagli operatori tradizionali (gli ISP terrestri in alcuni paesi vedono Starlink come una minaccia competitiva).L’azienda deve destreggiarsi tra una rete frammentata di regole sullo spettro, leggi sull’importazione (ad esempio, le parabole Starlink vietate in alcuni paesi) e persino controlli sulle esportazioni (gli Stati Uniti limitano le spedizioni di Starlink verso alcuni paesi sanzionati). Le sfide di OneWeb: OneWeb può avere meno satelliti, ma affronta la sfida di essere l’outsider contro un rivale molto più grande. Capacità e scalabilità: Con solo 600 satelliti (contro le migliaia di Starlink), la capacità totale della rete di OneWeb è naturalmente limitata. Può servire bene i clienti aziendali, ma non può facilmente scalare a milioni di utenti individuali o ad applicazioni ad alta larghezza di banda per il mercato di massa. Questo significa che OneWeb deve rimanere concentrata su nicchie ad alto valore e non disperdere troppo le proprie risorse. Se un gran numero di utenti in una zona cercasse di usare OneWeb come si usa Starlink, il servizio potrebbe diventare sovraccarico. I satelliti Gen2 pianificati aggiungeranno capacità, ma il loro dispiegamento inizierà solo nel 2026–2027 [251]. Fino ad allora, OneWeb deve gestire attentamente le proprie risorse (ad esempio, forse limitando il numero di clienti aeronautici o marittimi serviti in una regione per non sovraccaricare i fasci). Pressione finanziaria è un altro grande problema: OneWeb è già fallita una volta e, sebbene l’acquisizione da parte di Eutelsat l’abbia salvata, la società combinata ora ha un debito significativo e deve raccogliere capitali per l’espansione [252] [253]. A differenza di SpaceX, che gode di molto entusiasmo e appetito degli investitori (e ricavi dai lanci), Eutelsat-OneWeb deve convincere gli investitori che finanziare una costellazione LEO europea possa essere redditizio, in un momento in cui Starlink domina la conversazione. Nel maggio 2025 il CFO di Eutelsat ha dichiarato apertamente che stavano “cercando investitori di capitale” per la prossima fase di OneWeb [254] [255], e poco dopo, il CEO è stato sostituito – segno di una certa urgenza nel migliorare il piano finanziario. Se OneWeb non riuscisse a ottenere tutti i finanziamenti per Gen2, rischia di rimanere ulteriormente indietro dal punto di vista tecnologico. Scenario competitivo: OneWeb non compete solo con Starlink, ma presto dovrà affrontare anche il Project Kuiper di Amazon (che ha iniziato a lanciare satelliti LEO prototipo alla fine del 2023 e prevede di dispiegarne oltre 3.000 entro il 2026 circa). Amazon ha grandi risorse finanziarie e mira a servire sia i consumatori che le aziende – potenzialmente invadendo sia il territorio di Starlink che quello di OneWeb. Infatti, Amazon ha già firmato un accordo per il Wi-Fi in volo con una grande compagnia aerea (JetBlue), scegliendo esplicitamente Kuiper invece di Starlink per il futuro [256]. Se Kuiper e altri (Telesat Lightspeed, costellazioni LEO cinesi, ecc.) entreranno in funzione, OneWeb potrebbe trovarsi in un campo affollato di opzioni LEO. Alcuni analisti sono scetticitical se il mercato può supportare molti attori – “Kuiper e OneWeb non hanno la forza per sfidare Starlink… SpaceX e Starlink sono anni luce avanti rispetto ai loro concorrenti,” ha affermato la società di consulenza Strand Consult [257]. Sebbene forse eccessivamente ottimista su Starlink, ciò sottolinea che OneWeb deve differenziarsi fortemente (probabilmente tramite servizi specializzati, contratti governativi e integrazione multi-orbita) per sopravvivere alla prossima selezione del mercato. Ostacoli operativi e tecnici: La dipendenza di OneWeb dai gateway terrestri può essere una limitazione nel servire alcune aree (ad es. in mezzo all’oceano o nelle regioni polari) dove costruire un gateway è impraticabile. Fino a quando OneWeb non aggiungerà collegamenti inter-satellitari in una futura iterazione, non potrà fornire servizio a località veramente remote che non dispongono di una stazione di terra vicina – a differenza di Starlink, che ora può trasmettere tra satelliti sopra oceani o poli. Ecco perché la copertura completa Artica di OneWeb è stata raggiunta posizionando gateway in luoghi come Svalbard, Alaska e Canada settentrionale; qualsiasi interruzione in questi potrebbe influenzare gli utenti ad alta latitudine. Anche i vincoli normativi possono pesare: OneWeb, essendo in parte di proprietà governativa, potrebbe affrontare vincoli geopolitici (ad es. la difesa USA si fiderebbe di una rete in parte di proprietà di stati esteri? Al contrario, i paesi sospettosi dell’Occidente si fideranno di OneWeb dato il coinvolgimento di UK/Francia? Serve un posizionamento delicato). Sul lato prodotto, OneWeb attualmente non dispone nemmeno di un terminale consumer a basso costo – le sue antenne utente sono pannelli piatti a puntamento elettronico più complessi (prodotti da Intellian e altri) destinati alle imprese, che costano molto più del piatto Starlink da 600 dollari. Questo significa che se OneWeb volesse mai entrare nel mercato consumer diretto, avrebbe bisogno di hardware più economico – una sfida ingegneristica non banale. Sfide comuni: Entrambe le reti condividono anche alcune grandi sfide generali. Una è la sostenibilità dello spazio: il numero enorme di satelliti previsti (decine di migliaia in totale) intensifica le preoccupazioni sui detriti orbitali. SpaceX e OneWeb si sono entrambe impegnate a pratiche responsabili – ad es. deorbitare i satelliti fuori uso. Gli Starlink di SpaceX a 550 km di altitudine decadono naturalmente in circa 5 anni se falliscono, il che è una salvezza, mentre l’orbita più alta di OneWeb significa che i satelliti guasti potrebbero rimanere per decenni (anche se OneWeb afferma di avere un sistema di propulsione robusto e di aver già deorbitato con successo diversi satelliti malfunzionanti). Tuttavia, la comunità astronomica sollecita ulteriori sforzi per oscurare i satelliti e condividere gli efemeridi orbitali per evitare incidenti. Un’altra sfida comune è il meteo e le interferenze: i segnali in banda Ku possono essere influenzati da forti piogge (rain fade). Sia Starlink che OneWeb mitigano questo con l’adattività del collegamento (cambiando modulazione) e avendo satelliti da direzioni diverse, ma in caso di piogge monsoniche o tempeste, i terminali utente possono comunque subire rallentamenti. Inoltre, le infrastrutture di terra per entrambe possono essere vulnerabili – i gateway necessitano di backhaul in fibra ad alta capacità e alimentazione; un taglio della fibra o un’interruzione di corrente in un gateway può degradare il servizio in quella regione (Starlink mitiga con molti gateway e instradamento laser; OneWeb mitiga con ridondanza e handover multi-gateway per i terminali quando possibile). Scalabilità del servizio clienti è un altro problema: man mano che Starlink cresce fino a milioni di utenti, mantenere un supporto di qualità (attualmente principalmente tramite self-help ed email) può essere difficile – questo è spesso citato dagli utenti come punto dolente. I clienti enterprise di OneWeb richiederanno un supporto di alto livello, che è costoso ma necessario. Infine, entrambe affrontano la sfida della gestione delle aspettative – hype contro realtà. Starlink, essendo molto visibile, spesso si trova di fronte a utenti che presumono che sarà affidabile quanto la fibra; ci sono state segnalazioni di interruzioni occasionali o rallentamenti che attirano critiche. OneWeb, essendo sostenuta dal governo, subisce la pressione di mantenere le promesse politiche di colmare il divario digitale in luoghi come le zone rurali del Regno Unito o le aree remote dell’India. In sintesi, mentre la tecnologia ha fatto passi da gigante, l’esecuzione e la gestione su scala globale in condizioni reali continueranno a mettere alla prova queste aziende.
      • Commento e prospettive degli esperti: La competizione tra Starlink e OneWeb viene spesso descritta come Davide contro Golia, ma gli esperti del settore vedono spazio (e ruoli) per entrambi – se sapranno valorizzare i propri punti di forza. Tim Farrar, analista del settore satellitare, ha osservato che il modello consumer di Starlink potrebbe alla fine renderla “il più grande provider internet al mondo per copertura, ma non necessariamente per ricavi” – poiché l’ARPU (ricavo medio per utente) potrebbe essere più basso, puntando alle famiglie, mentre OneWeb potrebbe ottenere ricavi superiori da una base più piccola di clienti governativi e aziendali. Questa dicotomia è ripresa anche da Roslyn Layton di Strand Consult, che ha previsto che Starlink andrà presto oltre la connettività per offrire servizi a valore aggiunto (VPN, comunicazioni sicure, content delivery) per aumentare l’ARPU [258] [259]. Tali servizi potrebbero portare Starlink in una competizione più diretta con gli operatori di telecomunicazioni, ma anche differenziarla dal semplice “vendere tubi stupidi”. Ha citato l’accordo di Starlink con il governo italiano – che a quanto pare non riguarda solo internet, ma anche reti criptate per uso militare – come segno che Starlink “si sta diversificando… non è solo una connessione di base” [260] [261]. Se Starlink dovesse davvero evolversi in una piattaforma di comunicazione completa (immagina Starlink che offre connettività IoT globale, o servizi cloud ottimizzati per la latenza Starlink), potrebbe diventare una forza ancora maggiore nelle telecomunicazioni. Per quanto riguarda OneWeb, gli esperti sottolineano spesso il suo sostegno istituzionale come punto di forza. Con Eutelsat, e per estensione l’UE (tramite Iris²) e partner come l’indiana Bharti, OneWeb si posiziona come “l’alternativa internazionale” all’approccio incentrato su Musk di Starlink. “Molti paesi non vogliono dipendere esclusivamente da un sistema americano”, ha sottolineato il CFO di Eutelsat Christophe Caudrelier [262]. Questo suggerisce che OneWeb può sfruttare la neutralità geopolitica per aggiudicarsi contratti governativi (ad esempio negli stati del Golfo, in Asia centrale, in Africa, ecc., dove avere un partner non statunitense è preferibile). Abbiamo già visto delle prove: nel 2024, il Canada ha scelto OneWeb per connettere le comunità indigene rurali (invece di Starlink) grazie alle garanzie di servizio e alla partnership locale; e l’Arabia Saudita ha investito in OneWeb e potrebbe utilizzarla per i propri progetti di smart city. Sunil Mittal, il maggiore investitore di OneWeb, sostiene spesso che la combinazione di satelliti e reti terrestri sia la chiave per colmare il divario digitale: al MWC 2025 ha invitato le telco a “collaborare con i fornitori satellitari… per connettere gli ultimi 400 milioni” di persone non servite <a href=”https://www.rcrwireless.com/20250609/5g/starlink-satellite-in-india#:~:text=Bharti%20Airtel%E2%80%99s%20chairman%20Sunil%20Mittal,consolidation%20and%20lowrcrwireless.com. Questa filosofia è in linea con il modello cooperativo di OneWeb, che potrebbe far sì che OneWeb si ingrati con le industrie delle telecomunicazioni invece di sconvolgerle. Detto ciò, alcuni prevedono una futura consolidazione nel settore della banda larga LEO. Se la domanda non cresce velocemente quanto l’offerta, non tutte le costellazioni sopravviveranno. Starlink ha il vantaggio del primo arrivato e un enorme vantaggio in termini di scala; OneWeb ha pedigree e una differenziazione mirata. Matthew Desch, CEO di Iridium, ha commentato nel 2023 che non tutte queste reti LEO prospereranno – suggerendo che le partnership (come la sua con OneWeb) potrebbero essere la strada da seguire invece di scontri diretti. Anche le politiche governative potrebbero determinare l’esito: ad esempio, l’Iris² europea probabilmente affiderà a OneWeb il compito di fornire servizi per l’uso governativo europeo, garantendo di fatto una base di clienti (e finanziamenti) per OneWeb 2.0. Nel frattempo, il governo degli Stati Uniti potrebbe affidarsi a Starlink o persino considerare di sovvenzionare servizi per le aree rurali tramite Starlink o altri (c’è stato dibattito sull’idoneità di Starlink ai fondi FCC per la banda larga rurale, inizialmente negata nel 2022 ma che potrebbe essere riesaminata con il miglioramento delle prestazioni). Se il servizio direct-to-cell di Starlink funzionerà brillantemente, potrebbe stringere partnership con più operatori globali, rafforzando ulteriormente la sua posizione. Se dovesse incontrare ostacoli (ad esempio, problemi di capacità o difficoltà tecniche nella comunicazione cellulare bidirezionale), ciò potrebbe offrire a OneWeb (o ad altri) l’opportunità di fornire backhaul per altre soluzioni direct-to-device. Anche le considerazioni astronomiche e ambientali influenzeranno la percezione pubblica e le politiche. L’astronoma Meredith Rawls ha osservato che gli sforzi di SpaceX per ridurre la luminosità dei satelliti, sebbene utili, non hanno risolto completamente il problema – “Se un astronomo scatta 100 immagini, le scie di Starlink potrebbero rovinarne una o due”, ha detto, indicando un impatto operativo ma non una catastrofe [263]. La comunità scientifica sta spingendo per regolamentazioni sulla luminosità e trasmissione dei satelliti per proteggere le osservazioni celesti. Se tali regole verranno introdotte, Starlink potrebbe dover adeguare le proprie operazioni (magari limitando i flare o condividendo i dati orbitali affinché gli astronomi possano evitare i “photobomb” dei satelliti). OneWeb, con meno satelliti, è passata più inosservata su questo tema, ma i suoi satelliti ad altitudine maggiore possono essere visibili di notte più a lungo. Il modo in cui entrambe le aziende risponderanno a queste responsabilità di tutela potrebbe influenzare il loro marchio e il loro sostegno. Già ora, la collaborazione di SpaceX con gli astronomi per mitigare i problemi è vista come un passo positivo [264] [265]. In conclusione, la fine del 2025 vede Starlink e OneWeb in fasi molto diverse del gioco dell’internet satellitare. Starlink è in una fase di espansione frenetica, spingendo i limiti tecnologici e operativi per consolidare un servizio quasi ubiquo – sta sfruttando innovazione e pura scala per mantenere il vantaggio. OneWeb, dopo aver completato la sua prima fase di dispiegamento, si sta consolidando sotto l’ala di Eutelsat, puntando a nicchie redditizie e pianificando metodicamente il suo sistema di nuova generazione. È un po’ una dinamica da lepre e tartaruga. La lepre (Starlink) corre molto avanti, conquistando l’attenzione globale e milioni di utenti – un vantaggio invidiabile, ma con l’onere di mantenere le prestazioni e soddisfare i regolatori man mano che la costellazione cresce esponenzialmente. La tartaruga (OneWeb) può essere più lenta e piccola, ma sta tracciando un percorso inei mercati aziendali/governativi dove l’affidabilità e le relazioni contano più della velocità, ed è sostenuta da attori che ragionano in decenni, non in trimestri. In definitiva, entrambe potrebbero prosperare se rimangono fedeli a ciò che sanno fare meglio: Starlink che offre internet ad alta velocità e a prezzi accessibili alle masse – dagli insediamenti in Alaska alle scuole africane fino ai proprietari di yacht – e OneWeb che fornisce collegamenti sicuri e garantiti per operazioni critiche – dalle compagnie aeree a 35.000 piedi alle miniere remote, dalle stazioni di ricerca artiche alle reti di difesa nazionale. Come ha osservato l’esperto del settore Chris Quilty, stiamo probabilmente entrando in un’era in cui “la connettività sarà un mix di fibra, 5G, LEO, GEO – qualunque cosa serva” – Starlink e OneWeb sono entrambi elementi chiave di questo puzzle. Gli utenti comuni potrebbero non sentire mai parlare molto di OneWeb, poiché lavora dietro le quinte tramite il loro operatore mobile o il Wi-Fi dell’aereo, mentre Starlink continuerà a far notizia ogni volta che un nuovo paese si collega o emerge un nuovo caso d’uso (come connettere direttamente il prossimo miliardo di smartphone). Nello scontro del 2025 tra Starlink e OneWeb, non c’è ancora un vero “vincitore” – piuttosto, ciascuno sta plasmando la rivoluzione della banda larga satellitare a modo suo. Mentre SpaceX continua a lanciare flotte di satelliti (a volte due lanci Falcon 9 in un solo giorno) e OneWeb passa metodicamente alla sua prossima fase con satelliti costruiti da Airbus, una cosa è chiara: la corsa a connettere il globo dallo spazio è iniziata, ed entrambi i contendenti stanno spingendo i limiti della tecnologia e del business per rendere internet orbitale una parte permanente del nostro futuro connesso.

      Fonti:

      • Speedcast, “OneWeb vs Starlink – Come si confrontano?” (gen 2024) [266] [267] [268]
      • Clarus Networks, “Starlink vs OneWeb – Un confronto completo” (ott 2023) [269] [270]
      • Geekabit Wi-Fi, “Come si confronta Starlink con OneWeb?” (11 giugno 2024) [271] [272]
      • Space.com, “Satelliti Starlink: fatti, tracciamento e impatto sull’astronomia” (1 ago 2025) [273] [274]
      • Reuters, “I ricavi di Eutelsat in linea mentre il rivale di Starlink attira clienti governativi” (15 mag 2025) [275] [276]
      • RCR Wireless News, “Starlink ottiene la licenza per lanciare servizi satellitari in India” (9 giugno 2025) [277] [278]
      • RunwayGirl Network, “Approccio graduale di Eutelsat OneWeb Gen 2” – Mary Kirby (set 2024) [279] [280]
      • Broadband Breakfast, “Analista: Starlink ‘anni luce’ avanti alla concorrenza” – Blake Ledbetter (9 gen 2025) [281] [282]
      • Comunicato stampa Airbus, “Airbus costruirà l’estensione della costellazione OneWeb” (17 dic 2024) [283] [284]
      • Extensia Tech, “Starlink in Africa – 46 paesi entro il 2026” (gen 2025) [285] [286]
      • SpaceNews (tramite NewSpace Index), “Piani OneWeb Gen2 e fusione con Eutelsat” (2023) [287] [288]
      • Comunicato stampa Speedcast, “Partnership esclusiva Speedcast-OneWeb per le crociere” (mar 2024) [289]
      • T-Mobile News, “T-Mobile e SpaceX lanciano SMS satellitari (T-Satellite)” (lug 2025) [290]
      • SpazioX (Starlink.com), “Aggiornamento della rete Starlink – Velocità e Latenza” (luglio 2025) [291] [292]
    Starlink vs OneWeb: The Ultimate Comparison for 2025!

    References

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