20 Giugno 2025
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La rivoluzione dell’accesso a Internet in Sudafrica: la scioccante verità sulla connettività nel 2025

South Africa’s Internet Access Revolution: The Shocking Truth About Connectivity in 2025
  • Nel 2024 i DSL su rame sono drasticamente diminuiti: Telkom/Openserve hanno visto gli abbonati ADSL scendere da oltre 1 milione nel 2015 a meno di 36.000 entro dicembre 2024, segnando una perdita del 96%.
  • Gli abbonamenti FTTH sono passati da 1,49 milioni nel 2023 a 2,47 milioni nel 2024, trainati dagli investimenti di Openserve, Vumatel e altri operatori.
  • All’inizio del 2024 la penetrazione di Internet ha raggiunto circa il 75% della popolazione.
  • Il divario urbano-rurale resta marcato: nel 2024 circa il 57% della popolazione cittadina era online contro il 23% in aree rurali, con Gauteng che ospita circa il 25% della popolazione e la migliore copertura.
  • Oltre il 69% degli utenti sudafricani accede a Internet tramite dispositivi mobili, mentre solo circa il 13% delle famiglie dispone di una connessione fissa a casa.
  • SA Connect Fase 2 (2023–2026) punta a collegare oltre 5,5 milioni di famiglie rurali entro il 2026, includendo 32.000 hotspot Wi-Fi e 18.000 scuole.
  • ICASA ha concluso nel marzo 2022 un’asta di spettro per le bande 700 MHz, 2,6 GHz e 3,5 GHz, facilitando l’espansione di 4G e 5G.
  • Starlink non ha ottenuto una licenza in Sudafrica entro la metà del 2025 a causa delle norme di empowerment, ma nel maggio 2025 il governo ha proposto una politica che permetterebbe agli operatori internazionali di rispettare l’empowerment tramite investimenti locali.
  • Starlink offre dati illimitati e una tariffa mensile intorno a 90–100 dollari con hardware one-off di circa 600 dollari.
  • All’inizio del 2025 Vodacom copriva circa il 52% della popolazione con 5G e MTN circa il 45%, mentre Cell C prevede di lanciare il 5G entro metà 2025 sfruttando le reti dei partner.

Dalla lenta connessione dial-up al boom di fibra e 5G

L’infrastruttura internet del Sudafrica si è trasformata radicalmente nell’ultimo decennio, passando dalle linee telefoniche in rame alla fibra ottica ultraveloce e al wireless 5G. La banda larga fissa è ora dominata dalla fibra, poiché le vecchie connessioni ADSL (DSL su rame) stanno scomparendo. Telkom – il vecchio monopolista – aveva oltre 1 milione di abbonati ADSL al suo apice intorno al 2015, ma entro la fine del 2024 meno di 36.000 sono rimasti sulle linee in rame [1] [2]. Questo crollo del 96% dell’uso del DSL riflette la migrazione dei clienti verso la fibra e la banda larga wireless. Gli abbonamenti Fiber-to-the-home (FTTH) sono saliti da 1,49 milioni nel 2023 a 2,47 milioni nel 2024 [3]: un salto trainato dai massicci investimenti di Openserve (Telkom), Vumatel e altri operatori di rete in fibra. Le grandi città ora godono di una copertura in fibra estesa, offrendo internet ultraveloce senza limiti a case e aziende.

Nel frattempo, internet mobile domina tra la maggior parte dei sudafricani. Oltre il 69% degli utenti accede a internet tramite dispositivi mobili, mentre solo circa il 13% delle famiglie dispone di una connessione fissa a casa [4]. Tutti e quattro gli operatori mobili (Vodacom, MTN, Telkom Mobile e Cell C) garantiscono ampia copertura 3G/4G – raggiungendo il 99% della popolazione sia per il 3G sia per il 4G LTE [5]. La banda larga mobile è spesso l’unica opzione nei township e nelle zone rurali, dove la posa della fibra è molto costosa. Anche iniziative pubbliche di Wi-Fi aiutano a colmare i divari: programmi governativi come SA Connect hanno installato migliaia di hotspot Wi-Fi comunitari in scuole, biblioteche, cliniche e aree pubbliche per offrire internet a basso costo alle comunità meno servite [6] [7]. Nelle principali metropoli, le amministrazioni cittadine hanno avviato progetti di Wi-Fi gratuito (es. “Project Isizwe” a Tshwane e la Wi-Fi pubblica di Cape Town) consentendo agli utenti una quota giornaliera di dati gratuita. Questi sforzi testimoniano un ampio spostamento verso la connettività wireless, rendendo l’accesso a internet più diffuso che mai – la penetrazione di internet in Sudafrica ha raggiunto circa il 75% della popolazione all’inizio del 2024 [8] [9].

Il digital divide città-campagna: due mondi online

Nonostante i progressi complessivi, la zona in cui vivi in Sudafrica determina in gran parte la tua esperienza internet. Le aree urbane godono di una connettività molto migliore rispetto alle zone rurali. In città come Johannesburg, Cape Town e Durban, le opzioni ad alta velocità abbondano – la fibra raggiunge molti quartieri, il 4G è universale e il segnale 5G è sempre più frequente. Al contrario, molti paesi e villaggi rurali si affidano ancora al 3G o addirittura al 2G, e alcune zone remote sono completamente scoperte [10]. Questo ha creato un divario netto tra città e aree rurali nell’accesso a internet. In tutta l’Africa, circa il 57% degli abitanti delle città era online nel 2024, contro appena il 23% dei residenti rurali [11] [12]. Il Sudafrica riflette questa tendenza: sebbene quasi il 75% delle famiglie a livello nazionale abbia un qualche accesso a internet [13] [14], l’accesso nelle famiglie rurali è molto inferiore rispetto ai centri urbani. Gli utenti rurali, inoltre, sperimentano velocità inferiori – spesso fermi al 3G o al satellite – rispetto agli utenti urbani che hanno fibra o 4G/5G.

La diffusione delle infrastrutture premia nettamente le città. Le compagnie telefoniche private concentrano gli investimenti in fibra e 5G dove densità e redditi sono alti (la sola provincia del Gauteng, che comprende Johannesburg e Pretoria, ospita ~25% della popolazione e vanta la copertura internet migliore). Il dispiegamento rurale è stato molto più lento per via degli elevati costi e dei ritorni economici inferiori. Per colmare questo divario, il programma governativo SA Connect (Fase 2 avviata a fine 2023) punta a collegare oltre 5,5 milioni di famiglie rurali entro il 2026 tramite backhaul in fibra sovvenzionata e hotspot Wi-Fi [15] [16]. Allo stesso modo, gli operatori mobili sfruttano frequenze a bassa banda (come 700 MHz 4G/5G) per coprire meglio le aree rurali; ad esempio, Rain e Vodacom hanno iniziato a distribuire 4G/5G sui 700 MHz per raggiungere fattorie e piccoli centri [17] [18]. Il digital divide si sta lentamente riducendo: secondo il censimento, la quota di famiglie sudafricane senza alcun accesso a internet è passata dal 64,8% del 2011 al 21,1% nel 2022 [19] [20] – ma nel 2025 resta ancora un significativo divario di connettività tra città e campagne.

Convenienza e velocità: Quanto è veloce e quanto costa internet in Sudafrica?

Le velocità internet in Sudafrica sono aumentate costantemente e i costi (per unità di dati o di velocità) sono generalmente diminuiti, ma per molti la convenienza economica resta una sfida. All’inizio del 2024, la velocità mediana su rete mobile era di ~50 Mbps in download (in crescita del 35% su base annua) e la velocità mediana della banda larga fissa ~46 Mbps (aumentata di circa il 14%) [21] [22]. Su connessioni 5G, gli utenti possono raggiungere centinaia di Mbps – un test su un nuovo router 5G di Rain ha toccato i 401 Mbps in download [23]. I pacchetti fibra per uso domestico offrono comunemente 25–100 Mbps, con offerte premium fino a 1 Gbps nelle grandi città. Queste velocità sono ben lontane da quelle di dieci anni fa, quando la norma era l’ADSL a 4 Mbps.

I prezzi dei dati internet, tuttavia, sono elevati rispetto ai redditi delle fasce più povere. I dati mobili in Sudafrica sono meno costosi rispetto a molti altri paesi africani, ma sono comunque (in valore assoluto) più cari che nei paesi sviluppati. Nel 2024, un pacchetto mobile base voce+dati costava circa lo 0,7–0,9% del reddito nazionale lordo pro capite mensile (rispettando gli standard di convenienza globali), mentre un abbonamento fisso base (5 GB di traffico) era intorno al 3,3% del RNL pro capite [24]. In concreto, 1 GB di dati mobili può costare circa R85 (∼$5) in modalità prepagata, anche se bundle più grandi fanno calare il prezzo per GB. Ad esempio, pacchetti da 20 GB sono venduti a circa R299 ($16) sui principali operatori. L’internet fisso in fibra e il 5G “illimitati” per la casa offrono in confronto un miglior rapporto qualità-prezzo: molti ISP propongono fibra senza limiti a 10 Mbps per ~R400 ($22) e 50–100 Mbps per R600–R800 ($33–44) al mese. I piani 5G fixed-wireless di Rain hanno prezzi aggressivi: il loro piano illimitato base 5G costa circa R649 al mese (con velocità fino a 30 Mbps), mentre il piano Rain 5G premium a R1.095 offre velocità massime senza limiti e include anche chiamate e dati mobili gratuiti per due telefoni [25] [26]. Queste offerte risultano molto più economiche della fibra tradizionale nelle zone coperte dalla rete Rain.

Nonostante queste opzioni, molti sudafricani a basso reddito trovano ancora l’accesso a Internet costoso. La grande maggioranza degli utenti si affida ai dati mobili prepagati e deve razionare attentamente il proprio utilizzo. Per affrontare questa situazione, nel 2020 la Competition Commission ha spinto gli operatori a ridurre i prezzi dei dati (“#DataMustFall”). Vodacom e MTN hanno risposto abbassando le tariffe e offrendo dati giornalieri gratuiti agli utenti più poveri. Entro il 2025, i prezzi dei dati mobili per GB sono diminuiti ulteriormente, e vengono offerti servizi zero-rated (accesso gratuito a determinati siti), ma il divario di accessibilità persiste – chi vive in povertà fatica a permettersi un bundle dati consistente ogni mese. Iniziative governative come il Wi-Fi pubblico di SA Connect mirano a fornire accesso a costi ultra-bassi (a partire da 5 rand per gigabyte e 249 rand al mese per servizio illimitato su reti sovvenzionate) [27]. Anche biblioteche e centri comunitari offrono Wi-Fi gratuito. Tuttavia, nelle famiglie rurali e dei township più povere, persino uno smartphone con dati può essere un lusso. La buona notizia è che il valore di Internet sta migliorando: i price basket ICT del Sudafrica sono migliori rispetto a molti paesi simili – ad esempio, i dati mobili sono più accessibili (in rapporto al reddito) in Sudafrica rispetto alla maggior parte degli altri paesi dell’Africa sub-sahariana [28] – e le velocità continuano ad aumentare grazie alle nuove infrastrutture.

Incontra i principali operatori: ISP e giganti delle telecomunicazioni che connettono il Sudafrica

Il mercato dell’accesso a Internet in Sudafrica è plasmato da una combinazione di vecchi incumbenti e nuovi attori di rottura. Ecco i principali fornitori e cosa offrono:

  • Telkom (Openserve)“Il gigante storico che si sta reinventando.” Telkom era il monopolio statale delle linee fisse e gestisce ancora una vasta rete nazionale backbone e centrali. Attraverso la divisione wholesale Openserve, Telkom fornisce infrastruttura in rame (ormai quasi completamente dismessa) e fibra, affittando capacità a decine di ISP. Il ramo retail di Telkom vende servizi DSL (praticamente estinti) e fibra fino a casa, oltre a banda larga wireless LTE fissa. Gestisce anche Telkom Mobile (marchio “Telkom Mobile” o ex “8ta”), con circa 16 milioni di abbonati e accordi di roaming per estendere la copertura. Telkom ha abbandonato il rame in modo aggressivo – a marzo 2024 solo circa il 10% delle sue linee di banda larga fissa erano ancora DSL, il resto in fibra [29] [30]. Con circa 667.000 abitazioni raggiunte dalla sua fibra e 1,34 milioni di case coperte [31], Telkom/Openserve è un importante fornitore FTTH insieme a Vumatel. Telkom offre anche pacchetti dati mobili convenienti e piani prepagati FreeMe per restare competitiva nel wireless. Nonostante le recenti difficoltà finanziarie, Telkom rimane un attore fondamentale per l’espansione della fibra nei township e nelle città più piccole.
  • Vodacom“Il leader del mercato mobile.” Sussidiaria della britannica Vodafone, Vodacom è il maggiore operatore di rete mobile del Sudafrica (oltre 45 milioni di clienti in SA, circa il 42% del mercato [32]). Offre 2G/3G/4G su tutto il territorio e ha lanciato per prima il 5G nel 2020 [33]. All’inizio del 2025, la rete 5G di Vodacom copre circa il 52% della popolazione [34], con attenzione alle aree urbane e periurbane. Vodacom ha investito moltissimo (oltre 12 miliardi di rand pianificati per l’anno fiscale 2026) per espandere il 5G e migliorare la copertura rurale [35]. In fatto di velocità e qualità, Vodacom occupa spesso le prime posizioni – offre le velocità 5G più alte in molti test in Sudafrica [36] [37]. Oltre al mobile, Vodacom è entrata nel broadband in fibra collaborando con operatori di reti in fibra per vendere pacchetti FTTH, e nei servizi finanziari (mobile money, assicurazioni) sfruttando la grande base di clienti. I suoi piani dati sono molto vari, da bundle orari e giornalieri a grandi offerte Night Owl (fuori orario). Vodacom spinge l’adozione del 5G e ha dichiarato obiettivi d’espansione anche nelle aree rurali con 4G/5G entro il 2030 [38]. Tuttavia, ha affrontato sfide recenti come la perdita di abbonati dovuta alle regole sulla registrazione delle SIM e la concorrenza [39].
  • MTN“La potenza panafricana e il secondo operatore mobile.” MTN Sudafrica conta circa 35 milioni di abbonati (circa 34% di quota di mercato) e compete direttamente con Vodacom. MTN ha lanciato il 5G subito dopo Vodacom e ha raggiunto una copertura pari al 45% della popolazione a metà 2025 [40] [41]. Sebbene il roll-out del 5G di MTN abbia rallentato nel 2024, continua a investire miliardi (oltre 3 miliardi di rand nel 2025) per modernizzare la rete [42]. La rete MTN è nota per la vasta copertura e l’alta qualità – spesso vince sul fronte disponibilità del 5G (tempo che gli utenti trascorrono su rete 5G) e le statistiche mostrano che un utente MTN ha segnale 5G circa l’8,7% del tempo (un po’ di più rispetto a Vodacom) [43]. Come Vodacom, anche MTN offre servizi FTTH tramite partnership (in alcuni casi come MTN Supersonic) e soluzioni LTE fisse per Internet domestico. I prezzi dati di MTN sono simili a quelli di Vodacom, e i due giganti si equiparano spesso nelle offerte promozionali. MTN si differenzia con vantaggi come “MTN Mobile Money” (MoMo) e pacchetti streaming musica. A livello regionale, la presenza di MTN in tutta l’Africa gli offre una scala importante, ma in Sudafrica resta il secondo ISP mobile, lavorando per colmare il divario con Vodacom sia in abbonati che in copertura 5G.
  • Rain“La rete disruptive solo-dati.” Rain è un operatore relativamente nuovo (lanciato nel 2018) che ha costruito una rete 4G/5G wireless fissa invece delle tradizionali reti mobili voce. Rain si è inizialmente concentrata su piani dati 4G illimitati a prezzi bassi, ritagliandosi una nicchia tra i grandi consumatori di dati. Successivamente ha lanciato il 5G nelle principali aree metropolitane, diventando uno dei primi al mondo a offrire Internet domestico 5G stand-alone. Entro il 2025, la rete 4G/5G di Rain copre tutte le principali città e molte cittadine, anche se non è ancora nazionale. Rain non vende 2G/3G o piani voce – invece propone una formula convergente chiamata rainOne che abbina WiFi domestico illimitato 5G con chiamate VoIP e SIM dati mobili [44]. I prezzi battono quelli dei grandi operatori mobili: ad esempio, 649 rand/mese per 5G illimitato (limite 30 Mbps), oppure 849 rand per 5G a 60 Mbps [45]. Un piano “Rain Home Unlimited” top di gamma a 1.095 rand offre 5G a piena velocità (spesso oltre 200 Mbps) più chiamate gratuite e dati su due SIM mobili [46]. Questi piani aggressivi hanno spinto i concorrenti a proporre proprie offerte 5G wireless fisse. Rain si rivolge a famiglie urbane e suburbane che non hanno fibra o cercano una soluzione alternativa plug-and-play. L’azienda sta ampliando la copertura e investendo nel nuovo spettro a bassa frequenza (700 MHz) nel 2025 per raggiungere più aree rurali [47], ed è anche in programma il lancio di veri servizi mobili per l’utilizzo delle SIM Rain ovunque. Pur essendo più piccola rispetto ai Big Two, Rain ha scosso il mercato con innovative offerte dati illimitate.
  • Cell C“Il ritorno (terzo operatore mobile in Sudafrica).” Cell C è stato in passato un forte contendente nel mobile ma ha vissuto difficoltà finanziarie e una riduzione della base attiva di clienti (attualmente circa 12–13 milioni). Negli ultimi anni, Cell C è passata a un modello di accordo di roaming – ha spento gran parte della sua rete e ora utilizza le torri di MTN e Vodacom per veicolare il traffico dei clienti. Questo ha ridotto i costi ma anche ritardato il lancio di nuove tecnologie. Di conseguenza, Cell C è rimasta indietro sul 5G – non aveva ancora una rete 5G attiva fino al 2025. L’azienda afferma di puntare al lancio del 5G entro metà 2025, probabilmente sfruttando le reti dei partner [48]. Cell C si focalizza su offerte orientate al valore, come bundle prepagati economici, e ospita numerosi MVNO (operatori mobili virtuali) in Sudafrica. La sua ricapitalizzazione “Blue Label Telecoms” e la nuova strategia mirano a stabilizzare l’azienda. Pur non essendo più un innovatore di punta, Cell C mantiene un suo spazio, specialmente tra i consumatori più attenti ai prezzi, e il suo eventuale ingresso nel 5G potrebbe aggiungere concorrenza nel segmento ad alta velocità.

In aggiunta, centinaia di Internet Service Provider (ISP) operano sul mercato, soprattutto nel fisso. Aziende come Afrihost, MWEB, Cool Ideas e Vox forniscono fibra e servizi wireless fissi (affittando spesso linee Openserve o Vumatel). Esistono anche ISP rurali specializzati e reti comunitarie che usano TV white space o mesh Wi-Fi per connettere aree remote. In generale, i sudafricani hanno una scelta sempre più ampia per l’accesso a Internet – dai grandi operatori di telecomunicazioni ai fornitori in fibra di nicchia – favorendo prezzi competitivi e innovazioni di servizio.

Internet dal cielo: la connettività satellitare decolla

Per chi si trova ben oltre la portata della fibra o delle torri cellulari, Internet satellitare sta diventando un vero punto di svolta. Tradizionalmente, la banda larga satellitare in Sudafrica significava connessioni VSAT costose e lente, utilizzate da fattorie, lodge o aziende in zone remote. Fornitori come YahClick (tramite satelliti geostazionari) offrono Internet satellitare rurale da anni, ma con velocità modeste (spesso 2–20 Mbps) e alta latenza. Tuttavia, l’arrivo delle costellazioni in orbita bassa (LEO) – la più nota è Starlink di SpaceX – promette di migliorare radicalmente Internet satellitare, con velocità e latenza simili alla fibra. Il servizio Starlink può offrire 50–150 Mbps in download e ~20 Mbps in upload, con latenza sotto i 50 ms, praticamente ovunque ci sia cielo libero. Ha già avuto successo in altri Paesi africani: in Zimbabwe, Starlink è stato lanciato a fine 2024 e in un trimestre ha raggiunto quasi 20.000 abbonati, incrementando il totale degli abbonamenti a Internet satellitare di oltre il 500% in tre mesi [49] [50]. Questo record di crescita in Zimbabwe (dove Starlink costa tra $30–$50 al mese) rivela una domanda arretrata enorme per una connessione Internet rurale migliore [51].

Eppure, in Sudafrica, il lancio di Starlink è stato bloccato da ostacoli normativi. L’Independent Communications Authority of SA (ICASA) richiede che i titolari di licenze di telecomunicazione siano almeno per il 30% di proprietà di sudafricani storicamente svantaggiati (di origine nera). Starlink (SpaceX), non volendo cedere equity, non aveva ottenuto una licenza a metà 2025 [52] [53]. Utilizzare Starlink in Sudafrica è stato tecnicamente illegale – ICASA ha persino avvertito il pubblico alla fine del 2023 contro “l’importazione e la vendita illegali” dei kit Starlink [54]. Nonostante ciò, alcuni appassionati sarebbero riusciti ad ottenere unità Starlink (forse registrate nei vicini Mozambico o Namibia), portando ICASA a intervenire, nel maggio 2025, contro l’uso non autorizzato [55] [56]. Tuttavia, qualcosa potrebbe cambiare. Nel maggio 2025, il governo sudafricano ha proposto una nuova politica che consentirebbe agli operatori internazionali come Starlink di rispettare le regole di empowerment tramite programmi di investimento locali invece che tramite equity. Secondo i funzionari, non si tratta di un “accordo speciale” per la società di Elon Musk, ma se adottata, questa modifica aprirebbe finalmente la porta all’arrivo di Starlink [57] [58]. Sono in corso consultazioni pubbliche su questa bozza di politica e sul sito di Starlink il Sudafrica risulta ancora come “disponibilità sconosciuta” in attesa dell’approvazione regolatoria [59].

Nell’attesa, altre opzioni satellitari soddisfano le esigenze dei sudafricani che necessitano di connettività. Viasat (che ha acquisito il fornitore storico Inmarsat) e Hughes Network hanno partner in Sudafrica che propongono piani VSAT, spesso indirizzati ad applicazioni aziendali o mission-critical. L’ISP locale Vox, ad esempio, rivende la banda larga satellitare YahClick Ka-band, mentre aziende come MorClick e GlobalTT forniscono collegamenti satellitari in tutta l’Africa. Questi servizi satellitari tradizionali solitamente impongono severi limiti di traffico e costi elevati (centinaia di dollari per qualche decina di GB). Starlink, invece, offre dati illimitati e prezzi semplici (circa $90–$100/mese a livello internazionale, con un costo hardware una tantum di circa $600). La sua relativa convenienza e prestazione potrebbe essere trasformativa per scuole, fattorie e comunità remote, dal Karoo alla Wild Coast, che non hanno mai avuto Internet veloce. Anche per il backup d’emergenza in città (durante guasti ai cavi o blackout elettrici), i collegamenti satellitari sono interessanti.

Guardando avanti, il Sudafrica potrebbe presto vedere nuovi attori satellitari: la costellazione Project Kuiper di Amazon è in arrivo e OneWeb (sostenuta da UK e dall’indiana Bharti) ha stretto partnership con Airtel Africa e altri per offrire banda larga LEO in Africa. Se Starlink risolverà le questioni di licenza, il Sudafrica probabilmente si unirà agli ~19 Paesi africani già online con Starlink [60]. I casi d’uso sono tanti: dal collegamento di riserve naturali e cliniche rurali, all’offerta di aule mobili e supporto nella risposta ai disastri. Internet satellitare non sarà la soluzione più economica, ma offre qualcosa di inestimabile: copertura letteralmente ovunque. In un Paese esteso e variegato come il Sudafrica, questa universalità potrebbe finalmente colmare le ultime lacune nella connettività.

Iniziative governative e regolamentazione: verso l’accesso universale

Il governo sudafricano riconosce che l’accesso a Internet è fondamentale per la crescita economica e l’inclusione sociale, e ha lanciato diverse iniziative per ampliare la copertura e l’accessibilità economica. Il programma di punta è SA Connect, un progetto nazionale a più fasi per la banda larga lanciato nel 2013 e ora nella Fase 2 (2023–2026). SA Connect Fase 1 ha collegato quasi 1.000 strutture governative (scuole, cliniche, ecc.) e avviato hotspot Wi-Fi comunitari pilota. Su questa base, la Fase 2 punta a collegare oltre 5,5 milioni di famiglie, 32.000 hotspot Wi-Fi, 18.000 scuole, 5.700 cliniche e persino 8.200 centri delle autorità tribali tradizionali entro il 2026 [61] [62]. L’approccio prevede la collaborazione pubblico-privato: il governo finanzia le infrastrutture nelle aree sottoservite e lavora con gli operatori per le soluzioni di connessione finale. Un momento significativo è stato il lancio nel novembre 2023, nell’Eastern Cape, dove quattro villaggi rurali hanno ottenuto Internet ad alta velocità per la prima volta: oltre 500 famiglie connesse e i giovani locali formati in competenze IT per mantenere la rete [63] [64]. SA Connect punta anche alla sostenibilità economica, sfruttando banda larga aggregata e reti condivise per ridurre i costi. Nell’ambito di questo programma, alcune comunità possono accedere a Internet illimitato per 249 rand al mese o a partire da soli 5 rand per GB [65], molto meno dei tipici prezzi di mercato.

Sul fronte regolatorio, ICASA (Independent Communications Authority of SA) è attiva per permettere nuovi servizi. Nel marzo 2022, dopo anni di ritardi, ICASA ha tenuto con successo un’asta di spettro ad alta richiesta (bande 700 MHz, 2,6 GHz, 3,5 GHz) fondamentale per l’espansione di 4G e 5G. Questo rilascio di spettro ha sbloccato i rapidi lanci del 5G visti nel 2023–2024 da parte di Vodacom e MTN, e ha persino consentito a un nuovo operatore (Rain) di acquisire frequenze a banda bassa per una copertura più ampia [66]. ICASA monitora anche la concorrenza e la qualità del servizio. Nel 2023, ha ordinato agli operatori di migliorare la resilienza delle reti dopo che gravi casi di load shedding (blackout programmati) hanno causato interruzioni cellulari: gli operatori hanno investito in alimentazione di backup e, con il calo dei blackout verso la fine del 2024, le telco hanno potuto ridurre del 90% la spesa per generatori e batterie [67] [68]. Il regolatore pubblica ogni anno il report “State of ICT” con dati preziosi: l’ultimo mostra che i ricavi del settore Internet sono aumentati di circa il 12% nel 2024, raggiungendo 232,7 miliardi di rand [69] [70], segno del boom nell’uso dei dati. Ha inoltre evidenziato le lacune di copertura ancora presenti e la necessità di investimenti continui, specie nelle aree non servite [71] [72].

Fondamentalmente, il governo sta aggiornando le politiche per accogliere nuove tecnologie e investitori. Un esempio è la proposta di politica del maggio 2025 per consentire investimenti “equivalenti a equity” per la conformità alle licenze (considerata da molti come un’apertura per Starlink) [73] [74]. Un altro esempio è la Commissione Presidenziale sulla Quarta Rivoluzione Industriale, che ha promosso la banda larga universale come base per l’innovazione digitale. Anche i regolatori sudafricani stanno lavorando per ridurre il costo della diffusione delle infrastrutture – per esempio, semplificando le autorizzazioni per la posa di cavi in fibra ottica o la costruzione di torri di telefonia cellulare su terreni comunali. Inoltre, la Universal Service and Access Agency of SA (USAASA) gestisce fondi per sovvenzionare i servizi di telecomunicazione nelle aree meno servite, anche se l’efficacia dell’agenzia è stata messa in discussione in passato.

In sintesi, gli sforzi del governo e di ICASA tra il 2023 e il 2025 sono stati orientati a un unico obiettivo: colmare il divario digitale. Investendo nella connettività nelle aree rurali, allentando le regolamentazioni restrittive (senza però abbandonare gli ideali di trasformazione) e rendendo gli operatori responsabili per qualità e copertura, stanno spingendo il Paese verso l’accesso universale a Internet. La tendenza è positiva – l’indice di penetrazione di Internet e quello delle infrastrutture digitali in Sudafrica sono entrambi in crescita – ma sarà necessaria una volontà politica continua e politiche intelligenti per raggiungere le comunità più isolate e svantaggiate.

Tendenze 2023–2025: La nuova normalità di Internet in Sudafrica

Il periodo tra il 2023 e il 2025 è stato fondamentale per l’accesso a Internet in Sudafrica, caratterizzato da una crescita rapida e cambiamenti significativi:

  • Esplosione dell’adozione della fibra: La banda larga in fibra è diventata mainstream. Gli abbonamenti annuali in fibra fino a casa sono cresciuti del 65% solo tra il 2023 e il 2024 [75]. I diversi operatori di rete in fibra (Openserve, Vumatel, Frogfoot, ecc.) hanno effettuato rollout aggressivi nei sobborghi, nelle piccole città e persino in alcuni township. Questa frenesia della fibra sta gradualmente erodendo il dominio della banda larga mobile nelle aree urbane: molte famiglie stanno passando da dati mobili limitati a fibra illimitata. Anche il numero totale degli abbonati alla banda larga fissa (fibra + DSL) è finalmente salito nel 2024 dopo anni di stagnazione [76] [77]. La tendenza è chiara: la fibra è il futuro di Internet fisso e il DSL sarà presto storia (Telkom mira a chiudere tutte le centrali di rame entro il 2025).
  • Le reti mobili passano al 5G – e raggiungono più persone: Nel 2023 il 5G è passato da una nicchia a coprire quasi metà della popolazione. Dopo l’attesa asta per le frequenze, Vodacom e MTN hanno rapidamente ampliato la copertura 5G da meno del 10% della popolazione nel 2020 a circa il 50% entro la fine del 2024 [78] [79]. Hanno puntato sulle metropoli e le grandi città, ma hanno acceso siti 5G anche in alcuni township e poli rurali. Nel 2025, oltre la metà dei sudafricani vivrà in aree coperte da segnale 5G [80] [81], abilitando così la banda larga domestica ultra-veloce via wireless. Tuttavia, il ritmo del rollout ha rallentato all’inizio del 2025, poiché i benefici più immediati sono stati raggiunti; gli operatori ora sono più mirati, implementando il 5G dove esiste una forte domanda o dove occorra alleviare la congestione [82] [83]. Parallelamente al 5G, la copertura della rete 4G LTE ha raggiunto una copertura della popolazione quasi universale (~99%) [84]. Da notare che MTN e Vodacom hanno anche iniziato a riconvertire le frequenze 3G verso il 4G in alcune aree, mentre le utenze 3G calano. Un altro cambiamento rilevante: Cell C, bloccata da anni solo sul 4G, è finalmente pronta a lanciare il 5G nel 2025 [85], e Rain passerà dal 5G fisso a un servizio mobile 5G, aumentando la competizione.
  • Chiudere il gap di accesso (lentamente): La fase finale della pandemia e gli anni successivi hanno rinvigorito gli sforzi per connettere gli “scollegati”. I censimenti e le indagini hanno confermato notevoli miglioramenti: nel 2022 circa il 79% dei sudafricani aveva una qualche forma di accesso a Internet, rispetto al 66% nel 2018 [86] [87]. Questo incremento è dovuto in gran parte all’espansione della copertura 4G e ai telefoni smartphone più a buon mercato. Tuttavia, significa che circa 15 milioni di persone restano offline (principalmente in comunità rurali e povere) [88] [89]. Dal 2023 in avanti, sia il governo (col programma SA Connect Fase 2) che il settore privato hanno mostrato una nuova urgenza nel coprire le zone rurali. Per esempio, Vodacom ha annunciato investimenti specificamente destinati a stazioni base rurali e utilizza torri alimentate a energia solare per estendere la copertura in modo sostenibile. MTN ha dichiarato di aver raddoppiato il suo traffico 5G in un solo anno, man mano che più utenti ottengono dispositivi 5G, indice di una crescente adozione anche fuori dai circuiti elitari [90]. La tendenza è che il divario digitale si sta progressivamente riducendo, con l’uso di Internet mobile nelle aree rurali in aumento e più reti comunitarie online; tuttavia, il problema resterà una sfida nel 2025 e oltre.
  • L’internet diventa (lievemente) più accessibile: I prezzi medi per GB di dati sono diminuiti grazie alla concorrenza e alla pressione normativa. Nel 2023, i piani illimitati 4G/5G di Rain e le offerte LTE fisse di Telkom hanno spinto i grandi operatori a introdurre propri pacchetti wireless “illimitati”. Vodacom e MTN ora propongono piani internet domestici 5G con grandi o illimitate soglie di dati per competere, mentre cinque anni fa i dati mobili illimitati erano praticamente inesistenti. Il costo della banda larga di fascia base (in rapporto al reddito) è migliorato a sufficienza affinché il Sudafrica abbia raggiunto l’obiettivo di accessibilità stabilito dalla UN Broadband Commission (≤2% del reddito mensile per 1,5 GB di dati mobili) nelle valutazioni recenti [91]. Tuttavia, le disuguaglianze di reddito fanno sì che molte famiglie trovino ancora alti anche i prezzi ridotti. Una tendenza positiva è la proliferazione di opzioni di accesso gratuite o sovvenzionate: entro il 2025 ci sono migliaia di hotspot Wi-Fi gratuiti sponsorizzati dal governo, e le reti mobili azzerano i costi di navigazione per più contenuti (come siti educativi e portali di lavoro), consentendo agli utenti di accedervi senza consumare dati. Il risultato netto è graduale: l’accesso a Internet si avvicina sempre più a essere un servizio di base per la media dei sudafricani, e non più un lusso.
  • Sfide: blackout elettrici e vandalismo: Una tendenza unica del Sudafrica è l’impatto di problemi infrastrutturali più ampi sull’accesso a Internet. I cronici blackout elettrici tra il 2022–2023 hanno inciso notevolmente sulla connettività – le torri dei cellulari si spegnevano una volta esaurite le batterie di backup, e i router domestici morivano senza alimentazione. Verso la fine del 2024 la situazione è migliorata con l’accorciarsi degli intervalli di blackout, offrendo respiro al settore delle telecomunicazioni [92] [93]. Gli operatori hanno investito in batterie più grandi, generatori e persino backup energetici da fonti rinnovabili per mantenere attive le reti. Secondo ICASA, le compagnie telefoniche hanno speso oltre 3,5 miliardi di rand per il backup energetico nel 2023; nel 2024, con la riduzione dei blackout, la cifra è crollata a soli 385 milioni [94] [95]. Un’altra sfida è rappresentata dal furto di cavi e vandalismo sulle infrastrutture delle telecomunicazioni, che hanno causato alle compagnie almeno 283 milioni di rand di perdite nel 2024 [96]. Il furto di cavi in rame è in calo vista la dismissione delle reti in rame, ma ora il bersaglio sono cavi in fibra ottica e apparecchiature alle torri. Questi problemi hanno rallentato in parte l’espansione della rete e aumentato i costi operativi. La tendenza, però, punta alle soluzioni: maggiore sicurezza, presidio delle infrastrutture da parte delle comunità e il passaggio dal rame (che è appetibile per il furto) verso fibra e wireless (minor valore di recupero), stanno gradualmente arginando il problema.

In conclusione, il periodo 2023–2025 è stato di grande crescita e miglioramento per l’accesso a Internet in Sudafrica. Il Paese sta vivendo una vera e propria rivoluzione di Internet: la banda larga in fibra raggiunge quartieri mai serviti prima, il 5G porta velocità di nuova generazione e persino i satelliti sono pronti a irradiare connettività nelle zone più remote. La “verità sconvolgente”, se esiste, è che la connettività in Sudafrica è tutt’altro che stagnante – sta accelerando rapidamente. Sfide come l’accessibilità economica e la copertura nelle aree rurali sono affrontate con innovazione e politiche mirate. Con governo, industria e nuove tecnologie che si incontrano, il Sudafrica è sulla buona strada per colmare drasticamente il suo divario digitale e garantire che, sia a Sandton che in un piccolo villaggio del Limpopo, chiunque possa connettersi e partecipare all’era digitale. La rivoluzione è reale ed è trasformativa: per molti, Internet nel 2025 non sarà solo più veloce, ma finalmente davvero alla portata di tutti.

Fonti:

  1. Rapporto ICASA “State of ICT Sector” (dati 2024) – aumento degli abbonamenti alla fibra a 2,7 milioni, DSL in calo a 241.000, 116 milioni di SIM mobili, copertura 5G ~46% [97] [98].
  2. MyBroadband sul phase-out del DSL di Telkom – abbonati DSL Telkom scesi sotto le 36.000 unità a dicembre 2024 (erano 77.000 l’anno precedente), mentre le connessioni in fibra sono cresciute a 667.000 (1,34 milioni di case raggiunte) [99] [100].
  3. DataReportal Digital 2024 Sudafrica – penetrazione internet ~74,7% (45,3 milioni di utenti), 118,6 milioni di connessioni mobili (195% della popolazione), velocità media mobile ~49,7 Mbps [101] [102].
  4. Freedom House “Freedom on the Net 2024: South Africa” – il 75% delle famiglie ha accesso a internet (anche via mobile), il 69,6% degli utenti usa il mobile, solo il 13% ha internet fisso, velocità medie tra mobile e fisso [103] [104].
  5. Ecofin Agency (giugno 2025) suo digital divide africano – cita l’uso di Internet in ambito urbano vs rurale (57% vs 23% online nel 2024), evidenziando il gap urbano-rurale del Sudafrica [105] [106].
  6. Briefing SA Connect del governo (marzo 2024) – piano per connettere l’80% delle famiglie entro 3 anni, obiettivi per la Fase 2 (5,5 milioni di famiglie, 32 mila hotspot Wi-Fi, migliaia di scuole e cliniche entro il 2026), risultati ottenuti (79% del paese con accesso a internet nel 2022) [107] [108].
  7. MyBroadband (giugno 2025) “Rallentamento 5G in Sudafrica” – copertura pop 5G Vodacom 51,7% (marzo 2025), MTN 45%, dati su ritmo di roll-out e investimenti, approcci 5G di Rain e Telkom [109] [110].
  8. Cleantechnica (maggio 2025) su Starlink in Africa – esempio Zimbabwe: Starlink ha portato a un aumento del 514% negli abbonati a internet satellitare nel Q4 2024, circa 20.000 utenti in 3 mesi, prezzo Starlink $30–$50 contro oltre $100 della fibra locale [111] [112].
  9. Ecofin Agency (maggio 2025) – la politica proposta dal Sudafrica per consentire l’ingresso di Starlink tramite alternative di investimento al 30% BEE equity, dichiarazioni del ministro Solly Malatsi, status di Starlink “sconosciuto” in SA finché non sarà concessa la licenza [113] [114].
  10. Connecting Africa (maggio 2025) – posizione ICASA sull’uso illegale di Starlink, indagine sul servizio Starlink senza licenza, elenco dei paesi africani dove Starlink è attivo, conferma che in Sudafrica serve una licenza [115] [116].
  11. Dati ITU/ONU sull’accessibilità economica – ICT price baskets Sudafrica (2022–24): banda larga fissa ~3,3% del RNL pro capite, dati mobili ~1,6% per 1,5 GB, indica migliore accessibilità rispetto alla media africana [117].
  12. Informazioni prodotto Rain 5G – pacchetti unlimited 5G di Rain e prezzi (R649 per 30 Mbps, R1095 per velocità illimitata + SIM telefono) [118] [119].
https://youtube.com/watch?v=GlxN2VIH1Ug

References

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Esperto di tecnologia e finanza che scrive per TS2.tech. Analizza gli sviluppi nei settori satelliti, telecomunicazioni e intelligenza artificiale, con particolare attenzione al loro impatto sui mercati globali. Autore di rapporti di settore e commenti di mercato, spesso citato nei media tecnologici e finanziari. Appassionato di innovazione ed economia digitale.

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